L’azienda giapponese ispace è pronta all’allunaggio del proprio lander, l’Hakuro R M1, in viaggio verso la Luna dall’11 dicembre 2022. Il lander si trova in un’orbita circolare da alcuni mesi, ed è pronta all’ultima manovra di allunaggio, prevista alle 17:40 italiane del 25 aprile. L’intera sequenza durerà un’ora, e alle 18:40 dovrebbe avvenire l’allunaggio. Si tratta della prima discesa controllata di un lander privato su un corpo celeste mai tentata finora.
Seguiremo le varie fasi dell’allunaggio di ispace sul canale Telegram di Astrospace.it.
L’allunaggio di Hakuto-R M1 rappresenta il nono punto, su 10 previsti, che caratterizzano l’intera missione, e ovviamente il più difficile. Finora ispace è riuscita a rimanere in contatto con il lander nello spazio profondo, e a comandare diverse manovre di controllo dell’orbita. Queste fasi rappresentavano i punti dal terzo all’ottavo nella missione di ispace, che si concluderà con l’allunaggio e la connessione del rover con la terra.
L’allunaggio è previsto all’esterno del cratere Atlas nel Mare Frigoris nell’Emisfero settentrionale della Luna. Se ci dovessero essere problemi, ispace potrebbe interrompere la manovra solo prima delle 17:40, cioè prima che inizi la sequenza di allunaggio. Sono previste delle opzioni di backup nel caso di annullamento, che spostano l’allunaggio al 26 aprile, il 1 maggio o il 3 maggio. Se anche questi tentativi dovessero fallire, si dovrà aspettare 28 giorni.
Hakuto-R M1 avrà una missione operativa di circa 12 giorni, in quanto non è previsto che sopravviva alla notte lunare. Le sue batterie si ghiacceranno, e 14 giorni dopo, al ritorno della luce solare, il rover non sarà più raggiungibile dai comandi mandati dalla Terra. Uno degli obbiettivi principali di questo lander, oltre a dimostrare la tecnologia e la capacità di allunare di ispace, sarà il deployment del rover Rashid degli Emirati Arabi Uniti, contenuto all’interno di Hakuto R M1. Non è stata comunicata una data per quando avverrà il rilascio, ma ispace ha affermato che non ci vorranno molti giorni.
L’allunaggio
La manovra di allunaggio inizierà un’ora prima del contatto con la superficie, in un’orbita quasi circolare a 100 km di quota. Qui il lander accenderà il suo sistema di propulsione principale, composto da un motore da 400 N di spinta, e da sei propulsori con 200 N di spinta. Questa accensione durerà alcune decine di secondi e abbasserà la quota del lander, portandolo su un’orbita con perilunio a 25 km di altezza.
Per quaranta minuti il lander continuerà a muoversi su questa orbita ellittica, fino al raggiungimento di questo perielio. Qui accenderà nuovamente il suo sistema principale, diminuendo sempre di più la sua velocità orizzontale. Hakuto R M1 sarà completamente verticale rispetto alla superficie a 2 km di altezza.
Una volta che sarà verticale, il propulsore da 400 N verrà spento, e rimarranno accesi quelli da 200 N, posti in cerchio attorno al motore centrale. Questo verrà fatto per evitare che il lander possegga troppa spinta e “rimbalzi” sulla superficie. Per concludere l’allunaggio, il lander dovrebbe impattare con la superficie con una velocità di pochi m/s, assorbita dalle gambe di atterraggio.
Tutta questa manovra sarà eseguita in modo automatico, e senza il supporto di un sistema di riconoscimento della superficie. La precisione della discesa sarà di alcuni km, ma nella zona scelta non sono presenti grandi ostacoli, ed è completamente pianeggiante per tutta l’area prevista di allunaggio.
Nonostante non ci sia un sistema di riconoscimento della superficie in tempo reale, montato ad esempio sui rover marziani della NASA, il lander di ispace scatterà delle foto durante la sua discesa, che saranno restituite a Terra appena saranno stabilite le comunicazioni.
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