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La cometa Tsuchinshan-ATLAS si prepara a dare spettacolo

Federico Palaia di Federico Palaia
Aprile 14, 2023
in Astronomia e astrofisica, News, Scienza, Sistema solare
cometa Neowise

La cometa Neowise sopra il Monte Washington, vista dall'Osservatorio Dee Wright sul McKenzie Pass a est di Springfield, martedì 14 luglio 2020. Credits: Chris Pietsch, AP

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Ogni anno vengono scoperte alcune dozzine di nuove comete. Si tratta di corpi celesti relativamente piccoli, con dimensioni simili a quelle di un asteroide. Sono composte da acqua, metano, ammoniaca, anidride carbonica, frammenti di rocce e metalli. Le loro orbite si estendono oltre quella di Plutone, e sono molto spesso ellittiche.

La stragrande maggioranza delle comete scoperte è troppo debole per essere osservata. In media una cometa all’anno raggiunge la magnitudine limite ad occhio nudo, ovvero la luminosità minima necessaria ad essere vista nel cielo senza l’ausilio di strumenti. Occasionalmente, tuttavia, si scoprono comete che possiedono gli ingredienti necessari per diventare molto luminose e dare spettacolo.

La cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) sembra possedere le caratteristiche necessarie per diventare visibile ad occhio nudo. È stata scoperta indipendentemente dagli astronomi del Purple Mountain Observatory in Cina e dall’Asteroid Terrestrical-impact Last Alert System. Tsuchinshan-ATLAS si trova attualmente tra le orbite di Giove e Saturno, a un miliardo di chilometri dalla Terra. Si sta muovendo verso l’interno del Sistema Solare, su un’orbita che la porterà a settembre 2024 a una distanza inferiore a 59 milioni di chilometri dal Sole.

Le caratteristiche che deve avere una cometa per dare spettacolo

Il fatto che la cometa sia stata trovata mentre era così lontana è un evento straordinario per gli astronomi. Sebbene attualmente sia circa 60.000 volte troppo debole per essere vista ad occhio nudo, la cometa è più luminosa del normale in rapporto alla sua distanza dal Sole. Le osservazioni suggeriscono che stia seguendo un’orbita che potrebbe consentirgli di diventare molto luminosa rispetto alla media delle comete.

Posizione della cometa Tsuchinshan-ATLAS il 12 aprile 2023. Credits: TheSkyLive.com
Posizione della cometa Tsuchinshan-ATLAS il 12 aprile 2023. Credits: TheSkyLive.com

Tutto dipende da una combinazione dell’orbita della cometa attraverso il Sistema Solare e della dimensione del suo nucleo. Man mano che le comete si avvicinano al Sole, la loro superficie ghiacciata inizia a sublimare, passando dallo stato solido a quello gassoso. Mentre il gas viene “eruttato” dalla superficie della cometa, trasporta con se gli elementi solidi sotto forma di polveri.

Questa gigantesca nuvola, chiamata chioma, avvolge interamente il nucleo. Le code della cometa (coda di polveri e coda di ioni) iniziano a formarsi quando il vento solare allontana le polveri e ionizza parte del gas presente nella chioma.

Più una cometa si avvicina al Sole, più la sua superficie sublima e più diventa attiva. Storicamente, la stragrande maggioranza delle comete visibili ad occhio nudo, ha seguito orbite che le hanno avvicinate al Sole piuttosto che all’orbita terrestre. In poche parole, più è vicina e meglio è, e Tsuchinshan-ATLAS sicuramente possiede questa caratteristica.

L’imprevedibilità delle comete

Le comete sono note per la loro imprevedibilità. Si frammentano, si disgregano e si disintegrano sorprendentemente spesso. In particolare, quelle che si addentrano per la prima volta nel Sistema Solare interno sono piuttosto fragili.

Un esempio recente è dato dalla cometa C/2020 F8 (SWAN). Quando è stata scoperta sembrava molto promettente, si stimava infatti che potesse diventare visibile ad occhio nudo nel maggio 2020. Quando si è avvicinata al Sole, improvvisamente, ha subito un notevole aumento di luminosità. Il suo nucleo si è poi frammentato, per poi diventare sempre meno luminoso ed infine svanire senza regalarci lo spettacolo promesso.

Il nucleo frammentato della cometa 73P/Schwassmann-Wachmann 3. Credits: NASA, ESA, H. Weaver (APL/JHU), M. Mutchler and Z. Levay (STScI)
Il nucleo frammentato della cometa 73P/Schwassmann-Wachmann 3. Credits: NASA, ESA, H. Weaver (APL/JHU), M. Mutchler and Z. Levay (STScI)

Quando il nucleo di una cometa si frammenta, tuttavia, si può ottenere l’effetto opposto a quello di C/2020 F8 (SWAN). Nel caso della cometa C/1975 V1 (West), dopo la rottura del suo nucleo in quattro pezzi è stata rilasciata un’enorme quantità di gas e polvere. A seguito di questo evento, la magnitudine è salita a tal punto da renderla visibile in pieno giorno.

Fino al suo arrivo non sapremo con certezza se la cometa Tsuchinshan-ATLAS sarà in grado di soddisfare le aspettative, ma le premesse sono sicuramente buone. La cometa potrebbe iniziare ad essere visibile ad occhio nudo tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre 2024, il massimo della luminosità è previsto a metà ottobre 2024.

I dati aggiornati in tempo reale sono disponibili a questo link.

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Tags: astronomiaCometaSistema solare

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