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| On 2 anni ago

Traffico di Dragon verso la ISS. Partita un’altra capsula

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Negli ultimi giorni c’è stato molto traffico sulla Stazione Spaziale Internazionale, dovuto alle partenze e arrivi delle capsule Dragon. Il 2 marzo è iniziata la missione Crew-6 con la capsula Dragon Endeavour alla sua quarta spedizione nello spazio. L’attracco alla ISS è avvenuto alle 7:40 del giorno successivo, facendo salire così il numero degli occupanti della stazione a 11.

L’11 marzo invece, è iniziato il viaggio di ritorno sulla Terra degli astronauti della missione Crew-5, iniziata il 5 ottobre dello scorso hanno. La Dragon Endurance ha così lasciato la ISS, liberando in questo modo il posto per l’arrivo di una nuova capsula.

Alle 01:30 del 15 marzo infatti, è decollata dal complesso di lancio 39A del Kennedy Space Center un’altra Dragon, questa volta in versione cargo. Niente astronauti a bordo quindi, ma solamente rifornimenti, esperimenti e nuova strumentazione, che verrà utilizzata nei prossimi mesi. La missione fa parte del programma Commercial Resupply Services (CRS) e per SpaceX è la numero 27. Si tratta però solamente della settima per la nuova versione della Dragon. L’attracco è attualmente previsto per il 16 marzo, verso le 12:52.

Gli studi sull’essere umano e sui microorganismi

A bordo della capsula si trova un carico di 2852 kg, suddiviso in alimenti per gli astronauti, nuova strumentazione e diversi esperimenti. Molti degli studi che vengono portati avanti a bordo della ISS servono a comprendere il comportamento del corpo umano. Ciò sarà essenziale non solo per le future esplorazioni spaziali, ma permetterà di sviluppare nuove cure anche qui sulla Terra.

Un problema ormai noto è la perdita di massa ossea e muscolare quando un essere umano si trova in condizioni di microgravità per lunghi periodo di tempo. Uno studio condotto dall’Università del Michigan, indagherà proprio il comportamento degli osteoblasti, le cellule che formano le ossa. Comprenderne le ragioni per cui si ha la perdita di massa ossea potrebbe aiutare a sviluppare cure contro l’osteoporosi sia nello spazio che sulla Terra. Con l’esperimento Cardinal Heart 2.0 invece, gli astronauti testeranno su una coltura alcuni farmaci sviluppati per prevenire gli effetti della microgravità sul cuore.

Una ricerca dell’Agenzia Spaziale Europea, chiamata BioFilms, servirà a studiare l’efficacia di trattamenti antibatterici su diverse superfici metalliche. I microorganismi infatti, riproducendosi e creando quello che viene definito biofilm, potrebbero andare a corrodere diversi materiali, compromettendone le prestazioni.

Tanpopo-5 della JAXA avrà l’obbiettivo di studiare diversi microorganismi, che verranno esposti all’ambiente spaziale. In questo modo sarà possibile comprendere ulteriormente i meccanismi che regolano la crescita e la sopravvivenza di questi piccoli organismi in ambienti ostili come quello spaziel. Ciò inoltre permetterebbe anche di studiare la nascita o lo sviluppo della vita su altri pianeti.

A bordo della Dragon inoltre vi erano anche diversi piccoli satelliti, che poi verranno rilasciati direttamente dalla ISS. Dalla stazione è infatti possibile immettere in orbita diversi CubeSat, anche grazie a moduli come Bishop di Nanoracks.

Una Dragon su un Falcon 9 usato già sei volte

Anche per la missione CRS-27 SpaceX si è avvalsa non solo di un Falcon 9 riutilizzato, ma anche della Dragon. Questa infatti, con numero di serie C209, è al suo terzo viaggio di rifornimento verso la ISS. L’azienda di Musk l’aveva utilizzata la prima volta a giugno 2021, con la missione CRS-22 per poi volare nuovamente durante CRS-24 a dicembre 2021.

Il booster che ha permesso a questa capsula di arrivare per la terza volta nello spazio è il B1073, un Falcon 9 che in precedenza aveva già supportato 6 lanci. Per questo particolare primo stadio quindi si tratta del settimo decollo e atterraggio, avvenuto sulla chiatta A Shortfall Of Gravitas, che si trovava a circa 300 km dal pad. SpaceX ha utilizzato la prima volta il B1073 a maggio 2022, con una missione Starlink. Ha concluso poi quell’anno lanciando verso la Luna il lander dell’azienda giapponese ispace, partito a dicembre.

Su 17 missioni completate in questo 2023, il B1073 è il quarto booster che vola per più di una volta dall’inizio dell’anno. Questo a testimonianza di come ormai SpaceX riesca a riutilizzare velocemente questi vettori.

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