Lunedì 25 ottobre è iniziato l’International Astronautical Congress (IAC) a Dubai. Durante la prima giornata, uno degli incontri più importanti è stato quello dedicato agli amministratori delle varie Agenzie Spaziali governative e non. Quest’anno erano presenti le agenzie di: India, Cina, Russia, Giappone, Canada e l’Agenzia Spaziale Europea. Poco prima della conferenza è stato inoltre proiettato un video messaggio dell’amministratore della NASA Bill Nelson. Durante le varie presentazioni sono stati mostrati i piani per diversi progetti di esplorazione spaziale.
India
L’amministratore dell’Agenzia Spaziale Indiana (ISRO), Kailasavadivoo Sivan, ha concentrato il suo intervento parlando del programma Gaganyaan. Questo è il nome del programma indiano per il trasporto di astronauti in orbita. Prevede l’utilizzo del vettore GSLV-MKIII modificato e di una capsula costruita in India. Attualmente i lavori al Gaganyaan sono divisi in tre parti diverse. La prima, definita Testing Phase, prevede la certificazione al trasporto di astronauti del vettore, oltre alla costruzione della capsula vera e propria. Secondo Sivan, i lavori al vettore sono all’80%, mentre quelli alla capsula al 60%.
La terza fase è quella di simulazione, dove vengono simulate le condizioni degli astronauti a bordo e dove si troverebbero le zone di rientro a Terra dall’orbita. Questa fase è al 50%, mentre l’ultima, quella di sviluppo delle tute e del supporto vitale per gli astronauti è completa al 50%. Sivan ha inoltre affermato che per la metà del 2022 è previsto un test di lancio in orbita della capsula senza equipaggio. Sivan ha inoltre affermato quanto il settore spaziale commerciali dell’India necessiti di una nuova e importante accelerazione.
Cina
Zhang Kejian, a capo della CNSA, ha presentato un escursus delle principali attività dell’Agenzia Spaziale Cinese nell’ultimo anno. Si è concentrato sui successi principali del programma cinese, uno fra tutto il successo della missione Chang’E 5, che ha riportato a Terra dei campioni di suolo lunare. Oltre a questo, il successo del rover Zhurong, che è atterrato su Marte a Maggio del 2021 ed è ancora pienamente operativo. Ha poi aggiunto qualche parola sul successo della Stazione Spaziale cinese e sulla missione Shnezhou-13, che ha portato nello spazio i tre taikonauti attualmente a bordo.
Zhang Kejian ha poi fornito un breve accenno al prossimo decennio del programma spaziale cinese. Il primo grande passo sarà la piena operabilità della Tiangong a partire dal 2022, quando è previsto l’arrivo del secondo e terzo modulo. Poi, sono state citate le prossime missioni Chang’E, la 6, 7 e 8, con date previste 2023-2030. Queste missioni lunare dovrebbero essere la base su cui si costruirà la stazione lunare internazionale in partnership con la Russia. Su questo progetto però, ne la Cina ne la Russia hanno fornito nuovi aggiornamenti. Zhang Kejian ha poi citato anche la missione di recupero di campioni da Marte, prevista per il 2028-2030. In conclusione, è stato annunciato il rilascio di un nuovo piano quinquennale di esplorazione spaziale più dettagliato, che sarà reso pubblico entro la fine dell’anno.
Russia
Dmitry Rogozin ha fatto una presentazione piuttosto lunga, (è stato detto che ha superato di tre volte il tempo a lui concesso). Ha fornito ulteriori dettagli sul sistema Сфера (Sfera in russo), un insieme di diverse costellazioni satellitari integrate fra di loro, per le comunicazioni, navigazione satellitare osservazione della Terra. Lo scopo sarà sia militare che civile, e per ora è previsto che il totale dei satelliti di Сфера sia superiore a 600.
Rogozin ha poi parlato dell’Amur, un vettore medio-leggero riutilizzabile attualmente in sviluppo. Sono state annunciate un po’ di caratteristiche tecniche, tra le quali il carico di 13.6 tonnellate in orbita terrestre bassa, che scende a 10.5 tonnellate nel caso il vettore sia riutilizzabile. Il tutto dovrebbe costare 22 milioni di dollari a lancio. Un prezzo decisamente competitivo per il mercato attuale, bisognerà vedere quanto lo sarà al momento della commercializzazione prevista per la seconda metà di questo decennio. Amur sarà dotato di 5 motori RD-0169A, anche questi di nuova concezione.
Per concludere la sua presentazione, l’amministratore di Roscosmos ha annunciato nuovi dettagli su Zeus, un trasportatore a propulsione nucleare per portare sonde verso il sistema solare esterno. La missione ipotetica presentata, prevedeva flyby con la Luna e con Venere, per poi raggiungere le lune di Giove, il tutto in 50 mesi. A questo si aggiunge il trasporto di spacecraft da rilasciare sia sulla Luna, che su Venere e sulle Lune di Giove. Una missione e un mezzo che se sarà mai sviluppato sarà completamente rivoluzionario.
Infine, anche durante la sessione di Q&A, Rogozin ha confermato che la sua Agenzia è pronta a contrattare con la NASA il volo di cosmonauti con la capsula Dragon. Per rispondere a una domanda sul tema, ha affermato che la Russia ritiene che SpaceX abbia acquisito sufficiente esperienza per far volare dei cittadini russi e che spera che questo possa avvenire come scambio di passaggi con la capsula Soyuz. Già nei prossimi giorni dovrebbero esserci nuovi aggiornamenti.
Giappone
Hiroshi Yamakawa, il presidente della JAXA, l’Agenzia Spaziale Giapponese, ha fornito una interessante panoramica sull’impegno del Paese nell’esplorazione lunare. In questa si conferma lo sviluppo di un rover pressurizzato da utilizzare per le missioni Artemis dopo la tre, oltre che allo sviluppo di lander, orbiter e dell’impegno giapponese al Lunar Gateway. L’annuncio più interessante è stato senza dubbio quello che dal prossimo anno il Giappone aprirà la candidatura a una nuova classe di astronauti, proprio per partecipare al programma Artemis con maggiore impegno.
ESA
Josef Aschbacher, a capo dell’Agenzia Spaziale Europea ha effettuato una presentazione basata sui progetti principali a breve termine, con un accenno ad alcune missioni di esplorazione spaziale fino al 2024. Ovviamente è stato dato spazio a missioni importanti come il James Webb Space Telescope, il lancio del telescopio spaziale Euclid nel 2023 e quello di ExoMars nel 2022. Oggi, Martedì 26 ottobre, durante un tavolo di lavoro dedicato alle esplorazioni spaziali è stato invece presentato un nuovo piano di lungo periodo, chiamato Terra Novae 2030+.
In questa slide è sicuramente degno di nota l’impegno per il prossimo decennio, che finalmente prevede un accesso europeo indipendente all’orbita terrestre bassa.
Lo IAC a Dubai è appena iniziato e nonostante il panel delle Agenzie sia uno dei più importanti molti annunci sono già stati fatti, e altri potrebbero arrivare dei prossimi giorni. Fra questi per esempio, è stata annunciata la stazione spaziale commerciale di Blue Origin, e la firma da parte della Polonia degli Accordi Artemis. Per seguire le principali notizie e aggiornamenti in modo costante, consigliamo l’iscrizione al nostro canale Telegram.
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