| On 3 anni ago

La NASA ha scelto tre nuovi carichi scientifici da portare sulla Luna nel 2024

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La NASA sta affiancando l’esplorazione lunare di Artemis con un altro programma, chiamato CLPS. Attraverso di esso vengono finanziati dei lander e dei rover privati per trasportare sulla Luna carichi scientifici. Prima di assegnare i lander c’è però bisogno di trovare esperimenti scientifici da trasportare sul nostro satellite. Per questo l’Agenzia Spaziale Americana effettua delle richieste ad Università e centri di ricerca attraverso una Call chiamata Payloads and Research Investigations on the Surface of the Moon (PRISM).

Per ora sono stati confermati 6 voli verso la Luna, due all’anno a partire dal 2021 fino al 2023 ma ieri la NASA ha confermato la scelta di altre tre suite di ricerche scientifiche, che saranno lanciate nel 2024. Non sono ancora stati scelti i lander e i rover che le trasporteranno. Per la prima volta però, è stata scelta una ricerca scientifica che verrà effettuata sulla faccia a noi nascosta della Luna, un luogo che gli americani non hanno mai raggiunto con una missione robotica o umana.

Attualmente, i lander selezionati dal programma CLPS sono i seguenti. La NASA prevede di lanciare due missioni all’anno almeno fino al 2028.

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Lunar Vertex

Lunar Vertex è il nome dato alla prima suite di strumenti. Essi raggiungeranno la Reiner Gamma, una delle zone più interessanti ed enigmatiche della superficie lunare. Questa è una zona, del diametro di circa 70 km, caratterizzata da un’alta albedo, quindi una luminosità sopra la media. E’ situata nel Oceanus Procellarum e non è ancora chiaro cosa produca questo fenomeno. Esso è presente in altri punti della superficie lunare, anche non vicini fra loro. L’ipotesi più attendibile è legata a fenomeni di magnetismo legati al campo magnetico della Luna.

Lunar Vertex comprenderà b che eseguiranno misurazioni dettagliate del campo magnetico utilizzando un magnetometro. L’obbiettivo è comprendere meglio il campo magnetico della Luna, esiguo ma presente, e tentare di risolvere una volta per tutte il mistero di Reiner Gamma.

La Reiner Gamma fotografata dalla camera del Lunar Reconnaissance Orbiter. Credits: NASA

FSS e LITMS

Le altre due suite di strumenti sono invece dedicate alla faccia a noi nascosta della Luna. Non è stato confermato esplicitamente ma dovrebbero essere a bordo di un singolo rover. Atterreranno nel bacino di Schrödinger, un grande cratere da impatto vicino al Polo Sud lunare. Il primo gruppo di strumenti si chiama Farside Seismic Suite (FSS) e trasporterà due sismometri. Questi restituiranno i primi dati sismologici dalla faccia nascosta mai rilevati dalla NASA, per comprendere meglio l’attività tettonica del nostro satellite. I dati verranno inoltre usati per capire quanto il lato opposto della Luna viene colpito da micrometeoriti. Per questa missione c’è bisogno di una lunga raccolta dati, e quindi FSS dovrà essere autosufficiente per quanto riguarda alimentazione, comunicazioni e controllo termico.

Il secondo gruppo è il Lunar Interior Temperature and Materials Suite (LITMS). E’ composto dal Lunar Instrumentation for Thermal Exploration ( un trapano pneumatico) e il Lunar Magnetotelluric Sounder. Questi strumenti studieranno il flusso di calore e la conduttività elettrica dell’interno della Luna. I dati di LITMS si integreranno con quelli di FSS per dare una visione più ampia e coerente dell’interno della Luna, soprattutto della zona sottostante il bacino di Schrödinger.

Il primo lancio del programma CLPS è quasi sicuramente rimandato ad inizio 2022, principalmente per ritardi al vettore di lancio Vulcan. Il secondo lander, che userà invece un vettore Falcon 9, è già stato rinviato ad inizio 2022. Nonostante questo il CLPS si preannuncia come un programma sempre più strutturato e che darà una svolta decisiva nei prossimi anni, alla nostra comprensione della Luna.

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