SpaceX fa volare nuovamente un proprio Falcon 9 per 7 volte, questa volta per portare in orbita un satellite per conto di un’altra azienda. Nell’ultimo periodo ha stabilito nuovi record di riutilizzabilità dei Falcon 9 ma è avvenuto con le missioni Starlink, i satelliti per la copertura internet globale realizzati dalla stessa SpaceX. Oggi per la prima volta, un’azienda decide di dare fiducia ai Falcon 9 con ben sei voli alle spalle. Il booster utilizzato per questa missione è il B1051, e ha portato con successo in orbita il satellite SXM-7 per conto della SiriusXM. Nel seguente video è ripreso il lancio di oggi.
Liftoff! pic.twitter.com/z8EvuHWLA3
— SpaceX (@SpaceX) December 13, 2020
Questa azienda americana offre servizi radio satellitari e web radio, e per farlo sfrutta satelliti collocati in orbita geostazionari. SiriusXM ha commissionato la costruzione di SXM-7 a Maxar Technologies, che si è basata proprio sul bus SSL-1300, per poi adattarlo e soddisfare le richieste del committente.
Il Falcon 9 ed il satellite SXM-7 sono partiti dal complesso di lancio numero 40 di Cape Canaveral il 13 dicembre alle 18:30, ed il satellite ha raggiunto l’orbita dopo circa 30 minuti dopo. SXM-7 utilizzerà i propri motori per raggiungere la posizione finale dove rimarrà per i prossimi 15 anni.
Sette voli per il B1051 con SXM-7
Dopo il successo ottenuto con la missione Starlink-15 ed il settimo rientro del Falcon 9 B1049, SpaceX si ripete con il B1051. L’azienda aerospaziale californiana riesce a far volare questo booster per sette volte in soli 649 giorni. Anche questa volta, dopo essersi separato dal secondo stadio, ha fatto ritorno sulla chiatta Just Read The Instructions, situata a 643 km dal pad.
Il B1051 è stato il primo razzo di SpaceX a portare in orbita una Crew Dragon, per la missione senza equipaggio Demo-1, avvenuta il 2 marzo 2019. SpaceX ha successivamente riutilizzato questo Falcon 9 per lanciare i 3 satelliti della costellazione RADARSAT dalla base di Vandenberg, in California, il 12 giugno 2019. I successivi lanci hanno invece impegnato il booster nel trasporto dei satelliti Starlink, durante le missioni numero 3, 6, 9 e 13, avvenuta tra il 29 gennaio ed il 18 ottobre 2020.
Per la prima volta inoltre, un Falcon 9 al settimo volo porta un satellite in orbita geostazionaria di trasferimento. Si tratta di lanci che comportano il maggior dispendio energetico per un booster, anche considerando il peso del carico. SXM-7 infatti ha una massa di circa 7000 kg, di poco inferiore al carico più pesante mai lanciato in GTO da SpaceX, il satellite Telstar 18V dal peso di 7060kg. SpaceX si ripetè lanciando successivamente il satellite gemello Telstar 19V, sempre con un peso di 7060kg.
Oltre al Falcon 9, per la prima volta in un lancio per conto di un’azienda terza, viene riutilizzata anche una delle due coperture che proteggono il carico. Questo infatti era stato precedentemente usato per la missione ANASIS-2 e successivamente catturata al volo.
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