Il 14 ottobre la NASA ha selezionato 15 aziende a cui finanziare nuovi progetti innovativi, utili per la prossima esplorazione lunare ma non solo. Questi studi riguardavano l’utilizzo di fluidi criogenica in microgravità e sulla Luna, o l’uso di risorse sulla superficie del nostro satellite. A queste si aggiungono ora, con un contratto separato, altre 17 aziende con nuovi obbiettivi.
Fra questi risulta ancora il controllo dei fluidi criogenici, la stampa 3D, la produzione di energia e materiali sulla Luna, il rientro atmosferico e nuove tecnologie per piccoli vettori e piccoli rover. Le aziende selezionate collaboreranno con vari centri dell’Agenzia americana per queste ricerche e non lavoreranno da sole.
Le aziende selezionate dalla NASA sono le seguenti:
- Aerojet Rocketdyne Inc. di Redmond, Washington
- Ahmic Aerospace LLC di Oakwood, Ohio
- AI SpaceFactory Inc. di Secaucus, New Jersey
- Blue Origin LLC del Kent, Washington
- Box Elder Innovations LLC di Corinne, Utah
- Cornerstone Research Group Inc. di Miamisburg, Ohio
- Elementum 3D Inc. di Erie, Colorado
- Gloyer-Taylor Laboratories LLC di Tullahoma, Tennessee
- IN Space LLC di West Lafayette, Indiana
- Orbital Sciences Corporation (Northrop Grumman Space Systems Inc.) di Dulles, Virginia
- pH Matter LLC di Columbus, Ohio
- Phase Four Inc. di El Segundo, California
- Rocket Lab USA Inc. di Long Beach, California
- Sensuron LLC di Austin, Texas
- Space Exploration Technologies Corp. (SpaceX) di Hawthorne, California
- Space Systems Loral Inc. (Maxar Technologies) di Palo Alto, California (three selections)
- Stellar Exploration Inc. di San Luis Obispo, California

I progetti più interessanti
SpaceX collaborerà con il Langley Research Center, fornendo immagini e misurazioni termiche della Starship durante i rientri atmosferici dei prossimi prototipi. Questi dati serviranno sia a SpaceX che al Langley Research Center per sviluppare assieme un nuovo scudo termico in grado di essere altamente riutilizzabile.
AI SpaceFactory svilupperà un nuovo materiale che imita il comportamento della regolite lunare. Lavorando con il Kennedy Space Center svilupperà anche una nuova stampante 3D in grado di lavorare nel vuoto e in condizioni simili a quelle presenti sulla Luna. In questo modo verranno testate nuove procedure e nuovi materiali con cui lavorare direttamente sulla superficie lunare. Questi contratti non prevedono finanziamenti veri e propri alle aziende selezionate ma collaborazioni scientifiche. NASA ha comunque stimato che le risorse impiegate dall’agenzia per portare a termine tutte le collaborazioni saranno di circa 15.5 milioni di dollari.
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