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| On 5 anni ago

Starship SN7.1 esplode come previsto, ora SN8 mette le ali

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Sono giornate movimentate a Boca Chica, da dove in questi giorni arrivano parecchie novità riguardo Starship. Iniziamo dalla fine: da qualche ora si è concluso il test sul serbatoio di prova SN7.1. Questo prototipo è stato costruito in acciaio AISI 304L e portato a rottura per provare le caratteristiche della nuova lega con la quale saranno costruiti i futuri prototipi di Starship (fino ad ora è stato utilizzato l’acciaio AISI 301).

Al contrario del predecessore SN7 (anche questo un serbatoio di prova), SN7.1 ha avuto vita più lunga, con numerose giornate di prove alle spalle. Inizialmente il serbatoio è stato posto sopra il pad di test e messo sotto pressione dal “thrust simulator”, un sistema di cilindri che simula la spinta dei motori. Questo è stato fatto per testare la tenuta del vano motore costruito col nuovo acciaio. Ricordiamo che la configurazione finale di Starship avrà 6 motori Raptor e fino ad ora i prototipi sono stati testati con uno solo.

Da SN8 ne verranno installati 3, di conseguenza gli ingegneri vogliono controllare la tenuta dell’acciaio simulando la spinta di più motori. Dopodiché, per evitare danni al pad, SN7.1 è stato spostato sopra un semplice stand. La pressione generata quindi era dovuta ad un sistema di pompe e sfiati regolatori, senza alcun intervento meccanico.

Una volta chiusa la valvola di sfogo dell’azoto liquido a temperature criogeniche, la pressione all’interno del serbatoio è salita fino al cedimento strutturale. Non sono note le pressioni alla quale è stato sottoposto, solo Musk potrebbe rivelarcele con un tweet. E’ però ormai evidente che questo acciaio a bassa percentuale di carbonio sia più adatto alle esigenze di SpaceX.

Sequenza del cedimento di Starship SN7.1

Starship SN8?

Ma le novità da Boca Chica non finiscono qui. Nonostante Musk avesse detto qualche settimana fa che il prototipo SN8 sarebbe stato completato in tempi brevi, solo in queste ore sta avvenendo l’installazione delle ali sul dorso della Starship. Questo è il primo prototipo costruito interamente con il nuovo acciaio, e il primo con le appendici aerodinamiche. Il ritardo è stato causato dalle cattive condizioni meteorologiche che si sono presentate a Boca Chica.

SpaceX è stata infatti costretta a spostare i vari prototipi all’interno degli edifici per evitare danni alle strutture a causa delle forti raffiche di vento. Oltre a SN8 in fase di completamento, ricordiamo che ci sono anche SN5 e SN6 pronti a poter ripetere gli hop di 150 metri già effettuati. Una volta pronta, SN8 effettuerà il primo test di volo ad alta quota, raggiungendo 20 km circa. Data la complessità del volo, SpaceX già sta iniziando l’assemblaggio di SN9, che sarà pressoché identica a SN8, in maniera tale da non farsi trovare impreparata nel caso il test di SN8 non vada a buon fine.

Il prototipo di Starship SN8 con le ali per il controllo aerodinamico montate ieri. Credits: BocaChicaGal per NasaSpaceflight.

Nei prossimi giorni è previsto lo spostamento di SN8 sul pad di test. Poi dovrebbero iniziare i consueti test di pressione a temperatura ambiente e criogenica, seguiti dagli static fire test. In questo tipo di test i motori Raptor verranno accesi per pochi istanti, provando il corretto funzionamento di 3 motori contemporaneamente. SN8 verrà spostato al pad privo di nosecone, che verrà montato probabilmente dopo i primi static fire.

Super Heavy?

L’ultimo aggiornamento non meno importante arriva da alcuni scatti da osservatori presenti sul luogo. Sono stati avvistati infatti i primi anelli che andranno a comporre il Super Heavy, il primo stadio che porterà la Starship in orbita. Musk aveva annunciato in un tweet circa un mese fa che ad ottobre, durante la conferenza annuale di aggiornamento del progetto Starship, ci sarebbe potuto già essere il primo prototipo di Super Heavy pronto ad un volo di prova. Il Super Heavy, alto 72 metri, verrà assemblato all’interno del High Bay, una struttura alta 81 metri in fase di completamento. Infatti è stato da poco ultimato lo scheletro esterno, e ora si apprestano a completare la struttura internamente per poter assemblare il Super Heavy.

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