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AstroSpace

L’India ci riprova. Nel 2020 tornerà sulla Luna

Stefano Piccin by Stefano Piccin
Febbraio 6, 2020
in Agenzie Spaziali, Esplorazione spaziale, Luna, News
GSLV Mark3

Il razzo indiano GSLV Mark3 alla partenza della missione Chandrayaan-2

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L’india ha approvato proprio in questi giorni la sua terza missione sulla superficie della Luna. Sono passati solo 4 mesi dal fallimento dell’allunaggio della missione Chandrayaan-2 ma l’agenzia spaziale indiana (ISRO) conferma che Chandrayaan-3 partirà già quest’anno.

La precedente missione lunare lanciata dall’India non è stato un completo fallimento. Anzi, l’ISRO dopo lo schianto del Lander ha affermato di considerarla un successo al 95%. Questo perché la maggior parte della strumentazione scientifica e degli esperimenti erano stati posti nella sonda che ha accompagnato il lander. La sonda sarebbe anche servita come ponte radio per il lander (e il rover che c’era al suo interno) dato che questi avrebbero dovuto scendere sul polo sud della Luna.

Chandrayaan-2
I crateri di impatto del rover Chandrayaan-2 fotografati dalla sonda americana Lunar Reconnaissance Orbiter

Chandrayaan-3 al contrario non sarà fornita di un orbiter ma solo di un lander e molto probabilmente di un rover. Questo lascia intendere che il sito di allunaggio sarà più visibile da Terra anche se ancora non è stato reso pubblico.

Per ora solo gli Stati Uniti, la Russia e la Cina sono riusciti in un allunaggio con successo, con quest’ultimo paese che lo ha fatto proprio nel 2019 con la missione Chang’e 4. Questa nuova missione conferma l’interesse indiano e internazionale per il ritorno sulla Luna nei prossimi anni. L’ISRO ha anche confermato grandi progressi nell’addestramento dei loro primi quattro candidati astronauti. Il programma Indiano punta a portare in orbita il loro primo astronauta entro il 2021. Questo progetto, chiamato Gaganyaan, costerà all’incirca 1.4 miliardi di dollari.

Chandrayaan-2
La missione Chandrayaan-2 nel suo completo. Sulla sinistra il lander con all’interno il rover e sulla destra l’orbiter.

I grandi passi avanti compiuti negli ultimi anni dall’India non sono solo assoluti ma riflettono una strategia orientata al raggiungimento di grandi traguardi a prezzi bassissimi. Nel 2019 il Budget dell’ISRO si aggirava all’incirca su cifre poco più basse di quelle dell’agenzia spaziale italiana. Nel 2014 l’ISRO ha battuto molti record riuscendo a completare la Mars Orbiter Mission con solo 74 milioni di dollari di Budget. Una sonda su Marte con meno del budget disponibile al film Gravity.

Fonte.

Tags: Chandrayaan-2Chandrayaan-3IndiaISROLunaOrbiter

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