La NASA ha annunciato il 12 giugno che la missione Ax-4 diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale sarà rimandata a data da destinarsi in seguito a una indagine aperta dalla NASA e da Roscosmos su una perdita a bordo della ISS stessa.
La missione Ax-4 è la quarta organizzata da Axiom Space, azienda privata americana che gestisce queste missioni spaziali private. Con una capsula Dragon avrebbero dovuto partire per lo spazio quattro astronauti commerciali. Peggy Whitson, ex astronauta della NASA e direttrice dei voli spaziali umani in Axiom Space, è il comandante di missione, mentre l’astronauta dell’ISRO (l’Agenzia Spaziale Indiana) Shubhanshu Shukla è il pilota. I due specialisti di missione sono l’astronauta polacco dell’ESA Sławosz Uznański-Wiśniewski e l’astronauta ungherese Tibor Kapu.
La missione Ax-4 è già stata rinviata diverse volte, prima per problemi organizzativi della missione stessa, poi, per l’ultima volta il 10 giugno per un problema al Falcon 9. Si doveva trattare di un problema minore, da risolvere in pochi giorni. Ora però la NASA ha deciso che l’attracco alla ISS dovrà aspettare.
Un’altra perdita?
La perdita rilevata è situata nel modulo Zvezda russo, il terzo modulo lanciato inizialmente per la costruzione della ISS. Si trova in orbita dal 2000, ed è uno dei più soggetti a problemi e perdite. I cosmonauti a bordo della stazione spaziale hanno recentemente eseguito ispezioni delle superfici interne del modulo pressurizzato, sigillato alcune aree e misurato l’attuale tasso di perdite.
A seguito di questo intervento, stando a quanto dichiarato dalla NASA, il segmento mantiene la pressione. Il rinvio della Missione Axiom 4 offre però ulteriore tempo a NASA e Roscosmos per valutare la situazione e determinare se siano necessarie ulteriori riparazioni.
Il 13 giugno anche Elon Musk ha commentato la questione, affermando che nonostante SpaceX guadagni miliardi di dollari all’anno trasportando merci e persone alla ISS, essa dovrebbe andare dismessa entro due anni. Lo ha fatto commentando un post di un altro ricercatore, che affermava quanto le perdite e le crepe sulla ISS