Il 12 giugno la Federal Aviation Administration ha ufficialmente concluso le indagini relative all’ottavo volo di Starship, avvenuto il 7 marzo 2025. L’agenzia federale, come già comunicato il 22 maggio, ha stabilito che l’esplosione della Ship 34 non ha causato danni a persone o infrastrutture pubbliche. In quell’occasione, la FAA aveva quindi potuto concedere a SpaceX i permessi per procedere con il nono volo di Starship, avvenuto poi il 28 maggio.
SpaceX ha guidato l’indagine tecnica, supervisionata e approvata dalla FAA, identificando come causa principale un guasto a un motore Raptor della Ship 34. Questo ha causato una fuoriuscita di propellente e, a seguito della loro miscelazione involontaria, l’esplosione che ha comportato la perdita del veicolo.
SpaceX ha effettuato otto azioni correttive sulla Ship 35, utilizzata per il nono volo, per risolvere il problema emerso con il prototipo precedente. Ciò non è bastato perché la Ship 35 portasse a termine tutti gli obiettivi previsti.
Chiusa un’indagine, ma un’altra è ancora aperta
La FAA ha portato a termine l’indagine relativa al volo numero 8, ma ora sta lavorando su quanto accaduto durante il nono lancio. Secondo quanto dichiarato dall’agenzia, l’elemento sotto indagine è solamente la Ship 35, che ha perso il controllo dopo la separazione dal Booster 14.
L’esplosione del Super Heavy, infatti, rientrava nelle eccezioni per danni indotti dai test approvate dalla FAA. SpaceX ha volontariamente portato al limite la struttura del Booster 14, in modo da studiarne il comportamento per sviluppare il profilo di rientro migliore. Era quindi stato preventivato che il Super Heavy non sopravvivesse all’ultima fase di volo.
Il comportamento anomalo della Ship 35, invece, non era stato previsto e il suo rientro incontrollato ha portato la FAA ad aprire un’indagine. Secondo quanto dichiarato da Elon Musk, in quell’occasione è emerso un problema diverso rispetto ai precedenti lanci.
Durante il volo di gennaio, una risposta armonica elevata aveva portato alla rottura di diversi componenti. A marzo si è verificato un problema con un motore Raptor, mentre durante l’ultimo lancio una fuoriuscita di gas ha causato una perdita di pressione in uno dei serbatoi principali.
Su tre voli con la Starship Block 2, quindi, si sono presentati tre differenti problemi, che hanno costretto SpaceX a rivedere i piani per il futuro. Il primo tentativo di trasferimento di propellenti tra due Starship è stato quindi rinviato al 2026, mentre era inizialmente previsto per quest’estate.
SpaceX si sta comunque preparando per effettuare il decimo volo, cercando di mantenere un’elevata cadenza per continuare a effettuare test. Il 6 giugno il Booster 16 ha condotto con successo una prova statica con i suoi 33 motori Raptor e ora il prototipo si trova al sito di costruzione per gli ultimi preparativi. Presto anche la Ship 36 eseguirà lo static fire test.