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| On 2 mesi ago

Blue Origin ha licenziato il 10% dei propri dipendenti, preparandosi ad un 2025 “impegnativo”

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Blue Origin ha annunciato il 15 febbraio di voler licenziare circa il 10% dei propri dipendenti, cioè circa 1000 persone. Il taglio è stato annunciato esattamente un mese dopo il lancio inaugurale del New Glenn, il primo razzo orbitale di Blue Origin. Allo stesso tempo l’annuncio è stato fatto un giorno dopo che l’amministratore delegato Dave Limp ha parlato alla 27essima Commercial Space Conference, facendo alcuni annunci e discutendo delle prossime missioni. 

Limp ha dichiarato che il prossimo lancio del New Glenn è atteso per la fine della primavera, e che non hanno ancora scelto il payload che sarà a bordo. In merito a questo ha anche aggiunto di aspettarsi tre lanci che fungano da test per il New Glenn. Limp, in merito all’esito del primo volo, ha dichiarato che un problema ai motori, non meglio specificato, ha causato il fallimento del rientro del primo stadio.

In merito alla sorte dello stadio, non ha fatto ulteriori commenti, dicendo che le indagini sono ancora in corso. Non sappiamo infatti se questo stadio è ammarato intero, danneggiato e quanto vicino alla chiatta che avrebbe dovuto recuperarlo.

I piani per Blue Moon

Limp ha parlato anche della missione lunare di Blue Moon mk 1, confermando che prevedono di lanciare questo lander entro la fine dell’anno. Uno dei lanci del New Glenn per quest’anno sarà quindi il lancio di questo lander, secondo i piani. Potrebbe essere il quarto o quinto lancio del nuovo razzo. Questo lander, con una capacità di trasportare 3 tonnellate sulla superficie della Luna, servirà come dimostratore del successivo Blue Moon mk 2, che l’azienda sta costruendo per il Programma Artemis.

In merito a questo Limp ha anche dichiarato che l’infrastruttura che stanno costruendo potrà essere scalata anche per Marte, nel caso fosse necessario. Blue Origin è già stata selezionata dalla NASA per fornire proposte alternative per il programma Mars Sample Return.

Il lander Blue Moon Mk 1. Credits: Blue Origin

Un taglio alla forza lavoro

Il giorno dopo queste dichiarazioni, Blue Origin ha annunciato un taglio di circa il 10% della propria forza lavoro. Secondo quanto annunciato dall’azienda e da Dave Limp, il taglio serve a snellire la società, e coinvolgerà principalmente i settori amministrativi e di managment. “Non ci servono altri scienziati spaziali” ha dichiarato Jeff Bezos, proprietario di Blue Origin “ma altri costruttori”.

L’obbiettivo di Limp infatti, da quando ha preso la guida di Blue Origin a inizio 2024, è quello di trasformare l’azienda da una focalizzata sulla ricerca e sviluppo a una incentrata sulla produzione. Limp è stato per tanti anni un dirigente di Amazon, dove si occupava dei prodotti consumer, prima di passare a Blue Origin.

In un’email ai dipendenti, nella quale annunciava i tagli, Limp ha dichiarato che i licenziamenti sono stati decisi dopo la stesura del piano operativo del 2025. In questo piano ““Il nostro obiettivo principale nel 2025 e oltre è scalare la nostra produzione e la cadenza di lancio con velocità, decisione ed efficienza per i nostri clienti”, ha scritto.

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