SpaceX ha ultimato la costruzione di un nuovo stabilimento a Bastrop, in Texas, che sarà adibito alla realizzazione dei kit di connessione per Starlink. In questa nuova fabbrica si concentrerà la produzione delle diverse parabole, da quelle Standard alle Performance, oltre che ai router e i diversi accessori. La Federal Communications Commission ha recentemente concesso a SpaceX anche i permessi per la realizzazione di due nuove parabole, di cui una più piccola rispetto a quelle presentate finora. Questa sarà probabilmente rivolta alla connettività in movimento, con dimensioni che la rendono più facile da trasportare.
Il Texas Department of Licensing and Regulation ha concesso a SpaceX l’utilizzo di un’area di circa 48 mila metri quadrati e la costruzione del nuovo edificio ha avuto inizio il 10 gennaio dello scorso anno. Secondo quanto riportato dal TDLR, il costo stimato per questa operazione è di circa 43 milioni di dollari.
La fabbrica di Starlink sorge in un’area vicino ad altre compagnie di Elon Musk, ovvero Tesla e The Boring Company. Quest’ultima si trova a circa 100 metri di distanza ed è collegata alla nuova fabbrica da un tunnel sotterraneo. La Gigafactory di Tesla invece, si trova ad Austin, a poco meno di 40 km.
SpaceX ha aperto diverse posizioni lavorative, che saranno valutate durante un evento che si terrà il 4 novembre. È possibile vedere le figure lavorative che SpaceX sta cercando sia sul sito dedicato, che su X, direttamente sul profilo di Starlink.
La necessità di una nuova fabbrica
I principali elementi che hanno rallentato la crescita di Starlink sono due: la velocità con cui i satelliti arrivano in orbita e la produzione dei kit. SpaceX sembrerebbe essere vicina alla risoluzione di entrambi questi problemi.
Nel corso del 2023 abbiamo assistito all’aumento del ritmo con cui vengono effettuati i lanci, permettendo così l’arrivo in orbita di un numero molto elevato di satelliti. Da inizio del 2023, completando 50 missioni, sono 1710 gli Starlink che l’azienda ha trasportato nello spazio, per un totale di 5374 satelliti lanciati da maggio 2019. SpaceX ora dispone di una costellazione in grado di coprire l’intero globo, garantendo alte velocità di connessione, garantite dal dispiegamento dei nuovi Starlink V2 Mini più performanti.
I satelliti sono necessari per fornire un’adeguata copertura territoriale, ma servono poi dei kit da fornire ai clienti affinché questi possano effettivamente accedere al servizio. SpaceX nel corso degli anni ha riscontrato diversi problemi nella loro produzione, vendendoli inizialmente molto al di sotto del costo di costruzione. A Settembre l’azienda ha dichiarato che i kit non vengono più venduti in perdita e il numero di utenti attivi aveva superato i due milioni.
La crescita di utilizzatori nel corso dei mesi è stata lineare anziché esponenziale, come ci si aspetta da un servizio di questo tipo. Il costo per l’acquisto non è ancora accessibile al grande pubblico, oltre al fatto che in alcune aree la il servizio aveva raggiunto la saturazione. I satelliti in orbita infatti non riuscivano a gestire il gran numero di parabole che si connettevano e ciò ha costretto SpaceX a limitare le vendite in queste aree.
L’aumento della produzione dei kit potrebbe permettere una crescita più veloce del servizio, ora che i problemi della rete sembrerebbero essere stati risolti.
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