• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Astrospace Shop
  • ADV
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Nei campioni dell’asteroide Ryugu c’è una molecola di RNA uracile

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Marzo 21, 2023
in Astronomia e astrofisica, Esplorazione spaziale, News, Scienza, Sistema solare
Uracile su Ryugu

Immagine concettuale per il campionamento di materiali sull'asteroide Ryugu contenente uracile e niacina dal veicolo spaziale Hayabusa2 (NASA Goddard/JAXA/Dan Gallagher). Credits: NASA Goddard/JAXA/Dan Gallagher

Condividi su FacebookTweet

Analizzando i campioni dell’asteroide Ryugu raccolti dalla sonda Hayabusa 2, un team internazionale di ricercatori guidato dal professore Yasuhiro Oba dell’Università di Hokkaido, ha trovato l’uracile, una delle unità informative che compongono l’RNA, o basi azotate. Questa scoperta pone un importante indizio nel tentativo di confermare la Panspermia, la teoria secondo la quale le prime molecole organiche che hanno originato la vita sulla Terra siano arrivate dallo spazio.

Le basi azotate dell’RNA sono molecole contenenti le istruzioni su come costruire e far funzionare gli organismi viventi. Nei campioni di Ryugu è stato rilevato anche l’acido nicotinico, noto come vitamina B3 o niacina, un importante cofattore per il metabolismo negli organismi viventi.

L’analisi dei campioni raccolti da Hayabusa 2 è particolarmente importante sia per l’origine, sia per la tecnica utilizzata dalla sonda. Precedenti analisi hanno già dimostrato come il materiale riportato sulla Terra dalla sonda sia il più incontaminato mai raccolto da un asteroide, e questo pone delle solide basi anche su questo nuovo risultato.

RNA e vitamina B3 in un asteroide

In alcuni meteoriti ricchi di carbonio erano già stati trovate in precedenza basi azotate e vitamine, ma i campioni erano contaminati a causa dell’esposizione all’ambiente terrestre. I campioni dell’asteroide Ryugu, invece, si trovavano in capsule sigillate, quindi la contaminazione può per ora essere esclusa.

I ricercatori hanno immerso le particelle di Ryugu in acqua calda ed effettuato analisi mediante cromatografia liquida accoppiata, utilizzando spettrometri di massa ad alta risoluzione. Hanno così rivelato la presenza di uracile e acido nicotinico, nonché di altri composti organici contenenti azoto. Oba ha spiegato:

Abbiamo trovato uracile nei campioni in piccole quantità, nell’intervallo di 6-32 parti per miliardo, mentre la vitamina B3 era più abbondante. Nel campione sono state trovate anche altre molecole biologiche, tra cui una selezione di amminoacidi, ammine e acidi carbossilici, che si trovano rispettivamente nelle proteine ​​e nel metabolismo.

I due campioni raccolti da Hayabusa 2 in luoghi diversi di Ryugu, presentano concentrazioni differenti, probabilmente per le possibili differenze nel grado di alterazione indotto da particelle energetiche come fotoni ultravioletti e raggi cosmici.

Uracile nei campioni di Ryugu
Cromatogrammi di massa del primo (in alto) e del secondo (al centro) campioni dell’asteroide Ryugu, che mostrano la presenza di uracile (picco rosso). Sono stati confrontati con un campione di uracile puro (in basso). Credits: Yasuhiro Oba et al.

Hayabusa 2

I campioni dell’asteroide studiati dal team giapponese sono stati raccolti dalla missione Hayabusa 2. Per fare questo, la sonda ha utilizzato una tecnica alquanto interessante: prima ha abbassato la sua orbita fino a pochi metri di altitudine, poi ha sparato un vero e proprio proiettile di rame sulla superficie e ne ha raccolto i detriti convogliandoli direttamente in una camera a vuoto delle dimensioni di circa 25 centimetri cubici. La sfera di rame di due Kg ha colpito Ryugu a circa 7200 Km/h, producendo un cratere largo 14.5 metri e profondo 2.3 metri.

Hayabusa 2 ha effettuato questa raccolta nel 2019, e a novembre dello stesso anno ha lasciato l’asteroide per ritornare sulla Terra. I campioni sono stati raccolti dagli scienziati giapponese nel dicembre 2020, e da allora sono sotto indagine.

Campioni Ryugu
Fotografie dei campioni A0106 e C0107 raccolti dall’asteroide Ryugu, rispettivamente durante il primo e il secondo campionamento di Hayabusa2. Credits: Yasuhiro Oba et al.

L’ipotesi della panspermia

La panspermia è una ipotesi che propone che microrganismi o molecole organiche necessarie per l’evoluzione della vita siano stati trasportati attraverso lo spazio interstellare e depositati sulla Terra, dando così inizio al processo di sviluppo della vita sul nostro pianeta. La panspermia differisce dalle teorie tradizionali sull’origine della vita proprio per l’origine. 

Uno dei principali meccanismi proposti da questa teoria è la trasmissione di microrganismi attraverso corpi celesti come meteoriti, comete o asteroidi. Secondo la panspermia, il trasferimento da un corpo all’altro avviene frequentemente, durante impatti, fusioni fra corpi rocciosi e schianti su pianeti o altri corpi. Proprio uno di questi impatti potrebbe aver portato le prime molecole organiche sulla superficie terrestre.

Foto asteroide Ryugu
Immagine dell’asteroide Ryugu catturata dall’Optical Navigation Camera – Telescopio di Hayabusa2. Crediti: JAXA

In passato è stato suggerito che alcune caratteristiche degli organismi viventi sulla Terra, come la resistenza alle radiazioni o la capacità di sopravvivere in estrema carenza d’acqua, possano essere interpretate come indizi a sostegno della panspermia. La scoperta del team giapponese sui campioni di Ryugu rappresenta uno degli indizi più importanti degli ultimi anni proprio verso la conferma della panspermia, ma probabilmente una conferma vera e propria non l’avremo mai.

La teoria della panspermia non risponde infatti alla domanda fondamentale sull’origine della vita, ma semplicemente sposta il problema dell’abiogenesi (la creazione della vita da materia inorganica) su un altro luogo nell’Universo.

Lo studio, pubblicato su Nature Communications, è reperibile qui.

Astrospace.it è un progetto di divulgazione scientifica portato avanti da un gruppo di giovani fisici e ingegneri con una passione comune per lo spazio. Se ti piace quello che stai leggendo, puoi contribuire alla crescita della piattaforma attraverso l’iscrizione ad Orbit. Ai nostri abbonati riserviamo contenuti esclusivi e sempre in aggiornamento.

Entra anche tu in Astrospace.it Orbit.

Continua a seguire Astrospace.it su Telegram e Instagram.

Tags: AsteroideastrobiologiaHayabusa2panspermiaRyugu

Potrebbe interessarti anche questo:

Lancio della missione cinese Tianwen-2 a bordo di un Lunga Marcia 3B il 28 maggio 2025.

Partita la missione cinese Tianwen-2, diretta verso l’asteroide Kamoʻoalewa

Maggio 28, 2025
Rappresentazione artistica dei due satelliti della missione Janus della NASA. Credits: Lockheed Martin

La comunità scientifica sollecita la NASA per una missione pre-flyby verso Apophis

Maggio 21, 2025
La missione cinese Tianwen-2 presso lo spazioporto di Xichang, pronta per essere integrata su un razzo Lunga Marcia 3B.

La Cina si prepara al lancio di Tianwen-2, la sua prima missione di recupero campioni da un asteroide

Maggio 19, 2025
L'asteroide Donaldjohanson visto dal Lucy Long-Range Reconnaissance Imager (L'LORRI), in una delle immagini più dettagliate restituite dalla sonda Lucy della NASA durante il sorvolo del 20 aprile 2025, da una distanza di circa 1100 km. Credits: NASA/Goddard/SwRI/Johns Hopkins APL/NOIRLab

La sonda Lucy ha sorvolato e fotografato l’asteroide Donaldjohanson

Aprile 22, 2025
Lucy

La sonda Lucy si prepara al suo secondo sorvolo di un asteroide

Aprile 15, 2025
Immagine composita dell'asteroide 2024 YR4 catturata con il telescopio Gemini South in Cile, parte dell'Osservatorio Internazionale Gemini, a febbraio 2025. Credits: International Gemini Observatory/NOIRLab/NSF/AURA/M. Zamani

Gemini South ha permesso di determinare forma e origine dell’asteroide 2024 YR4

Aprile 9, 2025
Attualmente in riproduzione

I più letti

  • Rappresentazione artistica di una rete neurale che collega le osservazioni (a sinistra) ai modelli (a destra). Credits: EHT Collaboration/Janssen et al.

    L’IA ha rivelato nuovi dettagli sui buchi neri supermassicci Sagittarius A* e M87*

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • L’azienda cinese Space Epoch ha testato uno stadio riutilizzabile in acciaio con rientro in mare

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • SpaceX propone 76 lanci annuali di Starship dalla rampa SLC-37 (ora il totale è 145)

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Redwire supera la revisione di Mason, un sistema per costruire infrastrutture su Luna e Marte

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

Eventi in programma

Non ci sono eventi previsti.

Gli ultimi approfondimenti

35 anni dal lancio di Hubble, che si avvicina alla fine della sua missione

Aprile 24, 2025
Eclissi parziale di Sole. Credits: Reuters

È in arrivo un’eclissi parziale di Sole, visibile anche dall’Italia. Ecco quando e come osservarla

Marzo 28, 2025

Present and future of space debris management. Interview with Tim Flohrer, head of the ESA Space Debris Office

Marzo 26, 2025


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Astrospace ADV
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter
  • Shop
Privacy Policy Cookie Policy

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2023 Astrospace

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Orbit
Shop

© 2024 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162