La Russia ha dichiarato ufficialmente che darà priorità alla costruzione della nuova stazione spaziale russa a partire dal 2025. Fino a questa data il Paese adempirà a tutti gli obblighi nei confronti dei partner della ISS, ma non è stato ancora esplicitamente dichiarato un abbandono del progetto dopo il 2024 o 2025. L’annuncio è stato fatto da Yury Borisov, nuovo direttore dell’Agenzia Spaziale Russa, Roscosmos, che ha consigliato di operare in questo modo in un incontro formale con il Presidente Putin.
Borisov ha confermato che l’intenzione della Russia è concentrarsi nella costruzione della nuova Stazione Spaziale Russa (ROS). In particolare, già a partire dal bilancio del 2025 si dovrà dare priorità alla costruzione della stazione ROS. Questo non vuol dire quindi che già dal 2025 la Russia disporrà di un avamposto spaziale alternativo alla ISS, né che abbandonerà il progetto.
Una “non” conferma
“We will continue the piloted program in compliance with the plans approved. The main focus will be on creating a Russian orbital station”. Questo è quello che Borisov ha dichiarato alla TASS. I comunicati ufficiali dell’agenzia di stampa statale non affermano quindi l’abbandono alla collaborazione internazionale. Questo però avverrà quasi sicuramente, dato che sembra poco plausibile che la Russia abbia budget sufficiente per gestire due diverse stazioni spaziali contemporaneamente.
Nonostante alcuni pezzi di ROS siano già in fase di assemblaggio, derivanti in particolare da moduli aggiuntivi per la ISS poi dismessi, è inoltre quasi impossibile che il Paese riesca a produrre una stazione fra due o tre anni. Uno dei problemi principali sarà l’assenza di componenti hardware (per via delle sanzioni internazionali) provenienti dalle industrie occidentali. Più plausibile è che la Russia tenterà di lavorare ad entrambi i progetti per alcuni anni, diminuendo però il più possibile le spese della ISS.
Come riportato dal giornalista Jeff Foust, presente al ISSRDC (la ISS R&D conference), diversi astronauti e dirigenti NASA impegnati nella ISS hanno affermato di non essere a conoscenza di un abbandono della Russia dalla ISS a partire dal 2024.
NASA astronaut Kjell Lindgren, currently on the ISS, says in a live link to the #ISSRDC that he has not heard anything officially about Russian plans to end ISS participation after 2024. Says “everyone working together” on the station.
— Jeff Foust (@jeff_foust) July 26, 2022
Che ne sarà della ISS?
L’annuncio dell’abbandono della Russia al progetto della ISS è stato paventato per molti mesi, come arma di propaganda, dall’ex direttore Rogozin. Ora, la dichiarazione al Presidente Putin di Borisov rappresenta una conferma dell’intenzione di costruire la ROS, ma nulla di più.
Per via dell’accordo internazionale su cui è stata costruita la ISS, ogni partner deve annunciare un eventuale ritiro dal progetto almeno un anno prima. Entro il 2024 la Russia potrà inoltre concludere le missioni organizzate attualmente con gli USA (gli scambi di astronauti e cosmonauti sono attualmente confermati per quattro missioni, fino ad inizio 2024), e quelle con i turisti commerciali. Queste ultime sono state annunciate nel 2021, e almeno due di esse dovrebbero svolgersi fra il 2023 e il 2024. Questo lascia intendere che la Russia lascerà il progetto ISS sicuramente non prima del 2024.
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