Nonostante la Federal Aviation Administration abbia rinviato nuovamente la data di pubblicazione dell’analisi d’impatto ambientale, finalmente si intravede la fine di questa storia. Ora il termine è fissato per il 13 giugno, ma la FAA potrebbe esprimersi anche prima.
Nel frattempo SpaceX ha ultimato la costruzione di un nuovo prototipo Starship, dando il via a una nuova campagna di test. Nei piani dell’azienda c’è la volontà di effettuare il primo lancio orbitale di Starship con questo nuovo prototipo, il numero 24. Il 4 giugno la Ship 24 ha raggiunto il Pad A, dove verranno installati i motori Raptor 2 per procedere poi con le varie prove di accensione a terra. Il compito di portare questa Starship in orbita è affidato al Booster 7, che abbiamo già visto sul pad il mese scorso.
Nelle puntate precedenti della rubrica “I Progreessi di Starship” abbiamo analizzato quali siano le novità apportate da SpaceX con il Booster 7 e la Ship 24. Presto potremmo vedere questi due razzi uniti per formare un’unica grande macchina alta circa 120 metri. Musk ha rilasciato anche una nuova intervista a Tim Dodd, creatore del canale YouTube Everyday Astronaut, durante la quale ha fornito nuovi dettagli sull’intero progetto.
Ship 24 e Booster 7, la coppia scelta per l’orbita
Il 6 maggio gli operai di SpaceX hanno posizionato nuovamente il Booster 7 sul pad orbitale utilizzando una delle gru dell’azienda. Non è noto il motivo per il quale Mechazilla non abbia ancora utilizzato i suoi bracci per sollevare un Super Heavy. Attualmente hanno sfruttato la torre solamente con una Starship, in particolare la Ship 20.
Effettuati tutti i controlli, l’11 maggio SpaceX ha eseguito un nuovo test di pressurizzazione dei serbatoi del Booster 7, riempiendoli completamente con azoto. Dopo questa prova, il Super Heavy ha lasciato nuovamente il pad per poi trovare una nuova collocazione all’interno della Mega Bay.
Secondo quanto dichiarato da Musk, all’interno di questo nuovo edificio ci saranno dieci postazioni di lavoro per la costruzione di prototipi. Nel momento dell’intervista gli operai stavano installando sia i 33 motori Raptor 2 che le grid fins, le griglie utilizzate per il controllo del booster durante il rientro.
Durante l’intervista Musk ha affermato che non hanno ancora stabilito quale sarà il design definitivo del Super Heavy. Nell’ultimo periodo stanno discutendo proprio sul numero di griglie di cui disporrà il booster. C’è la possibilità che in futuro vedremo prototipi con sole due grid fins anziché quattro.
Mentre alcuni operai lavoravano sul Booster 7, altri erano impegnati nell’High Bay per terminare la costruzione della nuova Starship. La Ship 24 ha raggiunto il sito di test il 27 maggio, collocata su un apposito pad per effettuare i primi collaudi. Durante la prima prova di pressurizzazione a temperature criogeniche una tubazione esterna ha dato qualche problema, piegandosi. In contemporanea a questo evento, sono saltate anche delle mattonelle dello scudo termico. Dopo alcuni lavori di manutenzione, il 3 giugno SpaceX ha eseguito nuovamente il test, riempiendo completamente i serbatoi con azoto liquido. Lo stesso Musk ha subito confermato l’ottimo risultato di questa prova.
Il legame tra Starship e Starlink
Musk si è soffermato a lungo con Tim Dodd riguardo la seconda versione dei satelliti Starlink. Il fondatore di SpaceX ha paragonato il sistema di rilascio dei satelliti alle caramelle PEZ e ai loro contenitori. Gli Starlink infatti saranno impilati uno sopra l’altro e inseriti nel vano di carico della Starship tramite una piccola feritoia. È da qui che poi la Starship li rilascerà uno per volta in orbita.
Gli Starlink che attualmente SpaceX sta portando nello spazio sono larghi circa 3 metri e con un peso compreso tra i 290 e i 310 kg. Gli Starlink 2 invece saranno molto più grandi. Larghi 7 metri e con un peso di 1.25 tonnellate l’uno, potranno essere trasportati in orbita solamente utilizzando Starship, per via delle loro dimensioni. Starship e Starlink quindi sono due diversi progetti strettamente collegati tra loro.
SpaceX ha rilasciato anche un nuovo render ufficiale che mostra il metodo di rilascio dei satelliti, oltre alle nuove fabbriche in costruzione.
Deck from SpaceX all-hands update talk I gave last week pic.twitter.com/ApsdPjjukh
— Elon Musk (@elonmusk) June 5, 2022
Stando alle parole di Musk, il traffico gestito dai nuovi Starlink sarà addirittura un ordine di grandezza maggiore rispetto alle recenti versioni. I nuovi satelliti quindi saranno fondamentali per evitare di saturare la connessione in determinate aree. Già ora SpaceX si trova nella condizione di non poter inviare kit di connessione in alcune zone poiché gli utenti sono già troppi. Ciò porterebbe a rallentamenti e disservizi.
Gli Starlink 2 serviranno quindi a dare supporto all’attuale costellazione, migliorando poi le prestazioni. Rallentamenti nella messa in orbita di Starship comporteranno anche ritardi allo sviluppo del servizio di connessione satellitare.
SpaceX ha richiesto alla Federal Communications Commission l’approvazione di una costellazione di Starlink 2 composta da circa 30 mila satelliti. Ottenuta l’approvazione, affinché i permessi non vengano revocati l’azienda in sei anni dovrà avere in orbita la metà dei satelliti previsti. Sarà quindi fondamentale che Starship sia in grado di volare molte volte e che il tempo tra una missione e l’altra sia molto ridotto.
Le fasi delle analisi della Federal Aviation Administration
Il processo di analisi dell’area di Boca Chica e dell’impatto che le infrastrutture e i lanci di SpaceX hanno sull’ambiente è stato lungo e sta volgendo al termine. Il processo di revisione ha avuto inizio un anno fa, il 6 giugno 2021, e ha dovuto superare diverse fasi.
Uno dei fattori che ha causato ritardi alla Federal Aviation Administration è proprio il metodo di lavoro di SpaceX. Abbiamo visto in questi anni quanto l’azienda cambi i propri piani molto velocemente. Effettuare modifiche alle diverse infrastrutture di terra implica il doverle comunicare anche all’agenzia americana, dovendo quindi fare anche nuove analisi.
A settembre la FAA ha anche avviato una raccolta di commenti provenienti dai cittadini, riguardo il progetto di SpaceX. L’agenzia americana ha catalogato più di 19 mila commenti, suddivisi in 25 volumi. Tra queste vi è anche un comunicato della NASA. Per meglio studiare l’impatto del progetto Starship sull’intera area, la FAA ha collaborato anche con altre due diverse agenzie americane. Si tratta del Department of Commerce, National Oceanic and Atmospheric Administration e del Department of the Interior, Fish and Wildlife Service. Anche la collaborazione tra diverse agenzie ha portato ad alcuni ritardi.
Un ulteriore elemento che ha richiesto molto tempo è stato l’analisi della Sezione 4(f). Questa fornisce le linee guida per disciplinare l’utilizzo di suolo pubblico da parte di enti privati. Lo studio di questa sezione ha avuto inizio a settembre 2021 e si è concluso il 2 giugno.
Sembrerebbe mancare poco quindi al giorno in cui la FAA rilascerà la valutazione d’impatto ambientale. SpaceX potrebbe ottenere subito i permessi di volo ma è anche probabile che l’agenzia richieda di apportare alcune modifiche alle infrastrutture. Ciò potrebbe quindi prolungare le operazioni prima di un nuovo volo di Starship.
I lavori a terra
In un prossimo futuro l’area di Starbase potrebbe essere molto diversa da come ci appare ora. Musk ha infatti dichiarato che è in fase di costruzione un nuovo edificio nell’area in cui vengono realizzati i prototipi. Si tratta di una vera e proprio fabbrica che andrà a sostituire i capannoni temporanei utilizzati fino ad adesso. Dalla realizzazione dei diversi anelli in acciaio inossidabile all’ispezione dei Raptor, le nuove operazioni verranno eseguite in questo nuovo edificio.
SpaceX Starbase, Tx production site progress.
(July 2018 to May 2022) pic.twitter.com/UHH5vlBJex
— RGV Aerial Photography (@RGVaerialphotos) May 29, 2022
Nel mese di maggio inoltre, gli operai hanno iniziato a utilizzare anche la Mega Bay. Gli operai hanno trasportato al suo interno la Starship numero 16, che SpaceX non ha mai utilizzato, per smantellarla. Probabilmente questa operazione è servita anche per testare i diversi strumenti all’interno dell’edificio.
Anche i lavori in Florida procedono velocemente. Al pad 39A infatti SpaceX ha già realizzato le fondamenta del pad e della torre. Inoltre è iniziata anche la costruzione delle colonne che andranno a formare il pad di lancio.
I progressi di Starship è una rubrica di aggiornamento sul progetto Starship di SpaceX, progettata e scritta da Andrea D’Urso e viene pubblicata il giorno cinque di ogni mese.
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