Tre giorni fa ha fatto piuttosto scalpore la notizia che lo scudo termico della capsula Dragon usata durante la missione Ax-1 si sarebbe danneggiato. A riportarlo è stato il sito Space Explored, che citava come fonte un memo interno alla stessa SpaceX. La notizia è stata però smentita un giorno dopo dalla NASA, mentre l’azienda di Musk non ha commentato la questione ufficialmente. Dei problemi sono però emersi lo stesso, di natura diversa, e ad un’altra capsula Dragon.
Space Explored riportava che un rilascio imprevisto di idrazina avrebbe danneggiato lo scudo termico della capsula il diciassettesimo giorno della missione di Axiom. Questo avrebbe causato un rischio alla sicurezza eccessivo, anche se poi nulla è andato storto durante il rientro. L’idrazina è usata a bordo della Dragon per far funzionare i propulsori SuperDraco del sistema di aborto, ma anche i Draco usati per muovere la capsula nello spazio.
La smentita e l’aggiunta della NASA
Il 24 maggio la NASA ha fornito una smentita ufficiale di questa storia direttamente a Space Explored. Ha affermato prima di tutto che nessuna perdita di propellente è stata rilevata e che non c’è stato nessun danno allo scudo termico della Dragon della missione Ax-1. L’articolo aggiungeva anche alcune notizie sul riutilizzo dello scudo termico di alcune Dragon. Anche questo è stato precisato dalla NASA.
Secondo l’Agenzia americana SpaceX utilizza uno scudo termico completamente nuovo a ogni missione della Dragon, e questo è stato fatto anche con Crew-4 che si trova ora sulla ISS. Ciò è fatto ovviamente per ragioni di sicurezza. L’azienda ha però testato il riutilizzo di alcune parti di uno scudo termico già utilizzato, ma è stato fatto con una capsula Dragon Cargo. In particolare sono state recuperate delle piastrelle di PICA (Phenolic-Impregnated Carbon Ablator), il materiale dello strato protettivo inferiore della Dragon.
Per approfondire il funzionamento di uno scudo termico –> La guida completa al TPS di un mezzo spaziale: i sistemi passivi e semi-passivi.

L’unico vero difetto
Nel comunicato della NASA viene infine ammesso che un difetto a uno scudo termico è stato effettivamente trovato. Si tratta di uno scudo che doveva essere montato sulla capsula Crew-5, in partenza dopo l’estate. In questo caso un test ha rilevato un difetto di fabbricazione, e il componente in questione non sarà quindi usato. Un altro test sarà eseguito sul prossimo scudo termico.
La notizia sembra quindi una non notizia, ma sono in molti ad avere ancora qualche dubbio. In primo luogo, Space Explored è un portale che già in passato ha dimostrato di avere delle “soffiate” affidabili su SpaceX. NASA e la stessa SpaceX non hanno poi commentato immediatamente lo scoop, ma solamente il giorno dopo è arrivato il comunicato.
Nonostante il PICA-X di SpaceX, col quale è costruito lo scudo termico della Dragon, sia un materiale che Musk in passato ha definito come “eccellente” e che si potrebbe usare per “centinaia di rientri”, già con la prima missione Demo-2 furono rilevate usure maggiori del previsto. La conclusione, per ora, sembra comunque essere che nessuna perdita d’idrazina è veramente avvenuta. E questa è la cosa più importante. La NASA sembra inoltre completamente soddisfatta delle prestazioni dello scudo termico della capsula.
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