Il 15 gennaio, alle ore 05:00 italiane, è eruttato il vulcano dell’isola Hunga Tonga-Hunga Haʻapai. Questa si è originata solamente nel 2009 da una precedente eruzione dello stesso vulcano. L’isola è sorta al centro delle isole Hunga Tonga e Hunga Ha’apai che si sono unite in seguito a un’altra eruzione avvenuta nel 2014. L’eruzione avvenuta quest’anno consoliderà probabilmente questa conformazione dell’isola. Secondo il servizio geologico di Tonga, il vulcano ha eruttato per circa 8 minuti, proiettando polveri e detriti fino a 20 km di altitudine e il rumore è stato sentito fino alle isole Fiji, a 700 km di distanza.
L’eruzione del vulcano ha causato un conseguente tsunami, con onde fino a 1.2 metri arrivate fino al Giappone. L’allerta tsunami è stata però già ritirata nella notte del 15 gennaio. In questo articolo è spiegata più nel dettaglio l’origine dell’isola e la forma del vulcano sottomarino. Di seguito sono raccolte le immagini più incredibili e significative di questa eruzione vista dallo spazio, un’osservazione privilegiata che ha mostrato la violenza di questo fenomeno naturale esplosivo.
Le foto di GOES-17
Il satellite GOES-17 è situato in orbita geostazionaria e si occupa di fornire immagini multispettrali per le previsioni meteorologiche. È un satellite gestito dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) e lanciato nel 2018. GOES-17 è diventato operativo nel 2019, ma in seguito a un problema tecnico a uno degli strumenti principali, verrà sostituito con il satellite GEOS-T, il cui lancio è previsto a marzo del 2022.
In questa altra animazione, sempre ripresa dal satellite GEOS-17, è possibile vedere la diffusione dell’onda d’urto originata dal vulcano. Queste foto mostrano anche la diversa temperatura locale. Più il colore si avvicina al blu più è alta la temperatura. Si può quindi osservare come anche le nuvole vicine si scaldino in conseguenza all’eruzione.
La situazione prima dell’eruzione del 15 gennaio
Il vulcano dell’isola Hunga Tonga-Hunga Haʻapai era attivo da parecchi giorni prima dell’eruzione del 15 gennaio. Planet, azienda che gestisce una delle più grandi costellazioni di satelliti per osservazione della terra, ha scattato questa foto circa due ore prima che il vulcano eruttasse. Si può vedere come l’isola fosse già in una fase “agitata”.
È importante infatti ricordare che Hunga Tonga-Hunga Haʻapai è semplicemente la sommità del vulcano, che risiede invece sotto la superficie del mare. In questo post sul sito di Planet è spiegata più nel dettaglio l’origine di questa immagine, e altre osservazioni dell’isola scattate fra novembre e dicembre del 2021.
Le foto del satellite Himawari-8
Il satellite Himawari-8 è anch’esso posizionato in orbita geostazionaria come il Geos-17. È stato lanciato dal Giappone nel 2014 ed è diventato operativo a luglio del 2015. Il satellite si occupa principalmente di osservare fenomeni meteorologici estremi, come tempeste, tifoni ed esplosioni vulcaniche come in questo caso. Himawari-8, trovandosi in orbita geostazionaria, è focalizzato sul Giappone, l’Asia orientale e l’Oceano Pacifico. I dati di questo satellite sono usati dal Giappone per monitorare la sicurezza del trasporto aereo e navale. Nella seguente gif, uno zoom delle foto ottenute dal satellite, è possibile notare l’eruzione del vulcano.
Le foto del satellite Sentinel 1
I satelliti Sentinel fanno parte del programma della Commissione Europea Copernicus, la più grande rete attualmente in servizio di osservazione della Terra. I Sentinel 1, 1A e 1B, sono in orbita rispettivamente dal 2014 e dal 2016, si trovano in un’orbita polare a 695 km di quota. Grazie ai sensori SAR (Radar ad apertura sintetica) riescono a osservare la Terra a prescindere dalle condizioni meteo, permettendo un’osservazione diversa dai satelliti con sensori ottici.
Nel confronto seguente è mostrata l’evoluzione dell’isola Hunga Tonga e Hunga Ha’apai, prima e dopo l’eruzione. Si può facilmente notare come sia quasi completamente scomparsa la parte centrale. Per capire nel dettaglio come evolverà la sua forma dovremmo però aspettare diversi giorni, per capire almeno se il vulcano continuerà a eruttare.
Essendo l’eruzione vulcanica in questione un evento decisamente esplosivo, è stato possibile osservarla solamente con satelliti che coprono la zona in modo costante, quindi in orbite che permettono passaggi frequenti, come i satelliti Sentinel, o in orbite molto alte come i satelliti geostazionari. Nei prossimi giorni, una maggiore attenzione mediatica sull’isola e l’eruzione, potrebbe però portare diversi operatori satellitari a muovere i loro satelliti per sorvolare la zona, producendo diverse immagini dell’isola. Eventuali nuove immagini saranno presenti di seguito, nei successivi aggiornamenti di questo articolo.
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