Blue Origin ha finalmente annunciato la data del suo primo volo con astronauti. Questo lancio sarà sub-orbitale ed effettuato con il vettore New Shepard. Con questi voli l’azienda di Bezos si inserisce nel mercato del turismo spaziale, mercato per il quale il vettore stesso è nato. I voli del New Shepard non permetteranno ai passeggeri di raggiungere l’orbita, ma sfioreranno il limite dello spazio per pochi secondi, effettuando un volo suborbitale. Il primo volo con passeggeri sarà effettuato il 20 luglio.
Oggi, 5 maggio, Blue Origin ha affermato che un singolo posto di questo primo volo sarà disponibile ad un privato. Per ottenerlo bisognerà effettuare un acquisto ad asta. Fino al 19 maggio, sul sito di Blue Origin si potrà presentare un’asta silenziosa, offrendo una determinata cifra per quel primo volo. Dal 19 maggio si potranno poi fare delle offerte libere online, il che lascia poca utilità all’asta silenziosa che sarà appena stata conclusa. Dal 12 giugno seguirà poi un’asta dal vivo. La cifra ricavata dalla vendita di questo primo volo privato sarà interamente devoluta all’associazione benefica Club for the Future di Blue Origin. Questa si occupa di ispirare i giovani americani ad intraprendere carriere in ambito STEM.
In questo video, pubblicato da Blue Origin circa una settimana fa, veniva presentato per la prima volta l’annuncio appena fatto oggi.
Dalle note di servizio del comunicato stampa di Blue Origin è inoltre emerso che per questo primo volo, il passeggero dovrà essere in grado di sopportare circa 3g di accelerazione durante la salita e 5.5g per pochi secondi durante la discesa.
Un volo suborbitale. Quanto costerà?
Il New Shepard è un vettore completamente riutilizzabile. E’ infatti formato da un singolo stadio, che porta la capsula ad una quota di circa 100km. Esso rientra poi in modo controllato, con un atterraggio propulsivo, in una Landing zone diversa dal punto di partenza. La capsula, dopo aver permesso ai suoi ospiti di godere della incredibile vista dell’alta quota, fornisce anche qualche minuto in microgravità, prima di rientrare a Terra. Per rallentare usa solamente dei paracadute. Non è quindi dotata di uno scudo termico (non necessario) o di retrorazzi.
L’annuncio di oggi è stato fatto il 5 maggio non a caso. Proprio oggi ricade infatti l’anniversario del primo volo di Alan Shepard, primo americano ad aver raggiunto lo spazio. Il vettore New Shepard di Blue Origin è stato nominato in questo modo proprio in onore dell’astronauta, che come fa ora il piccolo lanciatore, eseguì un volo suborbitale.
Purtroppo oggi Blue Origin non ha comunicato quanto costeranno i futuri voli commerciali. Una fonte interna, intercettata dal giornalista Eric Berger, gli ha comunicato che il prezzo potrebbe aggirarsi intorno ai 500 mila dollari. Non è una cifra ufficiale, ma potrebbe indicarci l’ordine di grandezza. Per il prezzo ufficiale dei primi voli dovremmo quindi aspettare ancora.
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