Quando il razzo SLS si alzerà da terra dal Kennedy Space Center, insieme alla capsula Orion per la missione Artemis I, verremo indubbiamente colpiti dalla sua imponenza. Ciononostante, la mole del razzo sarà forse meno sorprendete della quantità di dati da elaborare tra computer di bordo e quelli a terra. Verranno infatti generati scambi di dati per circa 100 megabytes al secondo. E’ chiaro che di fronte ad una quantità simile di informazioni vada schierato un comparto software ed hardware adeguato: il nuovo Launch Control System approvato dalla NASA.
Perchè proprio l’SCCS
La certificazione del nuovo spacecraft command and control system (SCCS) arriva direttamente da Shawn Quinn, direttore del “NASA Engineering” presso il Kennedy Space Center, in accordo con il “KSC Engineering Design Certification Review Board”. Il sistema, infatti, è reduce da una revisione completa e solo a conclusione di questo procedimento è stato approvato. Si tratta di un complesso hub elettronico, in grado di accogliere e smistare informazioni in tempo reale. Questa serie di dati fluirà da e verso il core stage del razzo SLS, l’Interim Cryogenic Propulsion Stage (ICPS) e dalla capsula Orion ed i sistemi di terra. Durante la preparazione ed il lancio, il software processerà più di 575.000 variabili per secondo.
Per lanciare simultaneamente ben tre veicoli spaziali come l’SLS, l’ICPS e la capsula Orion, c’è bisogno di sistemi che comunichino con tutti e tre contemporaneamente. Mentre gli ingegneri “dialogheranno” con i veicoli spaziali e la capsula, riceveranno dati dai sistemi di terra del Kennedy Space Center in tempo reale. Volete un’idea della complessità? Bene, immaginate di dover gestire in modo efficiente i movimenti in tempo reale di centinaia di migliaia di persone all’interno di una vasta area metropolitana. Probabilmente niente di più difficile da immaginare ma, d’altra parte, non fosse così non richiederebbe l’utilizzo del SCCS. Tutte le informazioni verranno mostrate sui display nelle “Firing Room 1” e “Firing Room 2” all’interno del Kennedy Launch Control Center. In questo modo, gli ingnegneri preposti potranno prendere decisioni immediate sui vari processi in atto.
Certificazione si, ma non senza simulazioni
La certificazione marca decisamente la fine del processo di sviluppo di un nuovo sistema da utilizzare in vista della missione Artemis I. Contemporaneamente, essa dà inizio alla fase di test e simulazioni che da qui a breve si susseguiranno fino alla missione stessa. Infatti, il conto alla rovescia e le simulazioni di lancio eseguite in collaborazione tra i team NASA “Exploration Ground System” (EGS) e “Jacobs” aiuteranno il team di lancio nella formazione e nella messa a punto completa del SCCS. Durante tali simulazioni, ingegneri e tecnici prenderanno confidenza con le “checklists” pre-lancio e con le procedure di “liftoff” e fase di ascesa del razzo. Altre simulazioni, invece, andranno minuziosamente ad analizzare parti molto critiche del processo di countdown, fase sempre molto delicata.
Artemis 1 prima di tutto
La missione Artemis I, senza equipaggio, servirà da lezione per le spedizioni future ed aiuterà gli sviluppatori del SCCS ad implementare eventuali correzioni nella performance così come nelle funzioni più puramente tecniche del sistema. Gli stessi sviluppatori, intanto, attraverso i test comprenderanno al meglio i requisiti che serviranno per portare a termine nel miglior modo possibile la missione. In base a questa lista, verranno designati il direttore di volo della missione Artemis I, gli operatori delle “firing rooms” ed il team di supporto da terra. Non solo, anche il team che si occuperà del software terra-volo, fino a quelli di simulazione e addestramento al lancio. Le informazioni ottenute, aiuteranno il team di SCCS ad effettuare aggiornamenti per il futuro test di volo di Artemis II, con equipaggio a bordo.
Con il programma Artemis, la NASA sta conducendo un ambizioso progetto di esplorazione spaziale partendo non dalle sue profondità ma da ciò che c’è di più vicino alla Terra: la Luna. La riuscita delle 3 missioni Artemis è di fondamentale importanza per la creazione di infrastrutture e tencologia necessarie ad una permanzenza prolungata sulla superficie. La messa a punto del nuovo Launch Control System è il primo passo nella scalata che condurrà nuovamente l’uomo sulla Luna.
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