Il nuovo prototipo di Starship ovvero SN 8, ha da poco effettuato la prima accensione di prova dei 3 Raptor. SpaceX fino ad ora si era limitata ad utilizzare solamente un motore per effettuare i piccoli voli di 150 m con SN 5 e 6. Per il prossimo volo, quello durante il quale SN 8 dovrà raggiungere i 15 km di altezza, sarà necessaria la spinta generata dai 3 Raptor.
Dopo questa prima accensione, durata solamente pochi secondi, con il razzo tenuto ancorato a terra, il giorno del prossimo volo si avvicina. Gli static fire test servono per verificare il corretto funzionamento di gran parte dei sistemi dei razzi, soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione. Per la prima volta i serbatoi di una Starship hanno dovuto alimentare 3 Raptor e tutto sembra aver funzionato alla perfezione. SpaceX d’altronde è esperta nella gestione di un gran numero di motori su un unico razzo. Il Falcon 9 ad ogni partenza gestisce 9 motori Merlin, mentre il Falcon Heavy ben 27. Nel seguente video sono riprese, accelerate, tutte le fasi del primo test di pressurizzazione.
Probabilmente l’azienda di Musk effettuerà più di uno static fire test. Questo perché i tecnici dovranno effettuare diversi controlli. Una ulteriore prova sarà riuscire ad alimentare i motori grazie all’uso dell’header tank, il serbatoio sferico contenente ossigeno situato in cima al nose cone. Questo significa che vedremo per la prima volta una Starship completa effettuare un test statico di accensione. Il Nose Cone di Starship SN8 è completo questa settimana dovrebbero iniziare le operazioni per portarlo verso il pad di test.
Starship SN 8 ghiacciata per 3 volte
Come di consueto, la prima prova che deve superare ogni nuovo prototipo è quella di pressurizzazione a temperature criogeniche. SpaceX ha effettuato questa prima prova il 7 ottobre, riempiendo i serbatoi della Starship SN 8 con azoto a temperature criogeniche. Durante questa prova, la pressione ha raggiunto un valore di 7 bar, ma si è aperta una piccola falla nella zona dei motori. Gli operai hanno lavorato velocemente per riparare la perdita e SpaceX è riuscita ad eseguire nuovamente il test a meno di 24 ore dal primo.

Il 9 ottobre è stato effettuato il terzo test di pressurizzazione, per verificare la corretta tenuta dei serbatoi. Subito dopo, Musk ha dichiarato che SN 8 ha superato questo tipo di prova, dando il via ai lavori per installare i motori. Gli operai hanno quindi portato al pad i Raptor con numeri di serie: 30, 32 e 39. Tali motori non sono alla loro prima accensione, perché SpaceX testa ogni motore nella base di McGregor, in Texas, prima di poterli utilizzare.
Durante il caricamento dei combustibili utilizzati per alimentare i 3 Raptor, abbiamo potuto osservare il venting proveniente da 3 punti differenti alla base del razzo. Con i precedenti prototipi ciò veniva fatto solamente in un punto. È probabile quindi che ogni condotto di alimentazione dei motori abbia una propria valvola di sfogo. Il venting infatti, è una procedura per evitare l’aumento di pressione nei serbatoi. Siccome ossigeno e metano si trovano allo stato liquido, scaldandosi tornano allo stato gassoso, facendo aumentare la pressione all’interno del razzo. Per evitare che tale pressione aumenti troppo quindi, il gas viene fatto sfogare.
Lo Static Fire Test
Prima dello static fire test vero e proprio il giorno 19 ottobre è stato infine eseguito un preburn. Sono state cioè “accese” le camere di combustione primarie, quelle che generano i gas necessari al funzionamento delle turbopompe. Infine, il 20 ottobre 2020 abbiamo assistito alla prima accensione di tutti e tre i motori Raptor durante il primo Static Fire Test di Starship SN8. In questo video il momento dell’accensione dei tre raptor ripreso da NasaSpaceFlight.
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