• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Astrospace Shop
  • ADV
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Dalla foto del buco nero al primo black-hole movie!

L'anno scorso, il 10 aprile 2019 è stata realizzata la prima immagine di un buco nero. Questo incredibile risultato è stato possibile grazie ad una collaborazione internazionale e ad una tecnica particolare.

Simone Iovenitti di Simone Iovenitti
Maggio 25, 2020
in Astronomia e astrofisica, Esplorazione spaziale, News, Scienza
Galleria di modelli. Per risalire ai parametri delle sorgenti astronomiche osservate, le immagini vengono comparate con dei modelli come questo, simulati precedentemente al computer. (Credit: EHT)

Galleria di modelli. Per risalire ai parametri delle sorgenti astronomiche osservate, le immagini vengono comparate con dei modelli come questo, simulati precedentemente al computer. (Credit: EHT)

Condividi su FacebookTweet

L’hanno chiamata “la foto del secolo” quella del 10 aprile 2019, in cui si distingue l’ombra scura che avvolge i dintorni di un buco nero. Mai nessuno aveva osservato qualcosa di simile e quest’anno, il 7 aprile, è stata pubblicata un’osservazione ancora più sorprendente. Un’immagine della regione in cui un buco nero produce il suo getto. Qual è la tecnica che ha permesso di ottenere queste fotografie? Che cambiamenti hanno introdotto nell’astrofisica? Cosa possiamo aspettarci per il futuro?

Event Horizon Telescope (EHT) è il nome della collaborazione di radiotelescopi che hanno osservato i buchi neri come non era mai stato fatto prima. La tecnica utilizzata è un vecchio trucco che risale addirittura al 1971, si chiama Very Long Baseline Interferometry (VLBI).  Consiste nel processare i dati acquisiti contemporaneamente da telescopi molto distanti tra loro. La luce di una singola sorgente impiega tempi leggermente diversi a raggiungere i vari telescopi e ciascuno di essi registra dunque un segnale con un piccolo anticipo o ritardo rispetto agli altri.

Queste variazioni producono fenomeni di interferenza quando si procede all’analisi dei dati acquisiti, considerando i telescopi come le diverse parti di un unico grande strumento. Dall’analisi di queste interferenze si può ricostruire la posizione della sorgente con grandissima precisione. Più i telescopi sono lontani tra loro e più si riesce a distinguere i dettagli della sorgente, riducendo quella che si chiama risoluzione angolare dello strumento, ovvero l’angolo minimo apprezzabile. Nel caso di EHT, la massima distanza tra i telescopi equivale al diametro del pianeta Terra e la risoluzione angolare corrispondente è di 9 miliardesimi di grado, circa la dimensione di una mela posta sulla Luna e osservata da Terra.

La tecnologia VLBI funziona nella banda elettromagnetica delle onde radio, alla lunghezza d’onda di circa un millimetro. Nell’universo vi è una vasta gamma di oggetti che emettono a queste frequenze, tra cui la materia nelle immediate vicinanze di un buco nero super massiccio.

galassia della Vergine (M87)
La galassia della Vergine (M87). L’enorme getto che si propaga in linea retta per oltre 5 mila anni luce viene prodotto dal buco nero centrale di circa 6,5 miliardi di masse solari. (Credits: NASA/HUBBLE )

Fin dal 1916 gli astrofisici studiano le proprietà teoriche dei buchi neri, oggi EHT ha finalmente fornito una prova diretta e inconfutabile della loro esistenza. Per decenni gli astronomi avevamo raccolto diverse informazioni sulle loro caratteristiche, soprattutto sulla loro capacità di sprigionare energia proveniente dalla materia in caduta verso di loro. Il disco di accrescimento nei dintorni di un buco nero trasforma in energia fino al 50% della materia di cui è composto (la fissione nucleare, per confronto, arriva appena allo 0,7%). Questo meccanismo giustifica la luminosità di alcune sorgenti incredibilmente brillanti, ma i dettagli dei processi di emissione rimangono avvolti dal mistero.

In particolare, sappiamo che dal buco nero può formarsi un getto di materia e radiazione, perpendicolarmente al disco, che può estendersi per migliaia di anni luce, come nel caso della galassia M87. In questi fasci collimati, le particelle sono milioni di volte più veloci di quelle del CERN e grazie ad EHT siamo riusciti a spiare la regione in cui vengono accelerate. L’immagine pubblicata quest’anno infatti, inquadra la regione in cui il buco nero del quasar 3C 279 produce il suo getto relativistico.

quasar 3C 297
Il quasar 3C 297. In alto si osserva il disco di accrescimento, mentre in basso si distingue il potentissimo getto che viene generato ed accelerato dal buco nero. (Credit: EHT)

Da questa immagine sensazionale si riconosce che il getto non è visibile fino all’orizzonte del buco, ma solo ad una certa distanza. Sembra inoltre che il fascio sia inizialmente perturbato ed attorcigliato dalla presenza del buco nero, prima di riuscire definitivamente a propagarsi in linea retta. Le velocità che abbiamo registrato, associate a questo getto, superano di circa venti volte quella della luce: un fenomeno fisicamente impossibile!  Questa è un’illusione relativistica che prende il nome di “beaming” e ci aspettavamo in effetti di registrarla, era già presente nei nostri calcoli. In un certo senso, ci eravamo portati avanti: avevamo generato delle librerie di scenari possibili, simulati al computer (nella foto di copertina di questo articolo). Ciò che mancava, era un’osservazione diretta, da confrontare con i modelli sviluppati.

La prima campagna osservativa è stata condotta nel 2017 coinvolgendo 8 radiotelescopi, sparsi in tutto il mondo. L’analisi di questi dati ha portato all’immagine del buco nero M87*, al centro della galassia della Vergine.

Negli anni seguenti le osservazioni sono state ripetute. E’ stato fatto sempre nel mese di marzo poiché è l’unico periodo dell’anno in cui si verifica un allineamento favorevole con le sorgenti che sono state selezionate. Quest’anno, a causa dell’epidemia, le osservazioni sono state annullate ed è proseguita l’analisi dei dati archiviati. L’anno prossimo si tornerà però ad acquisire segnali con una schiera di telescopi estesa a ben 11 unità.

Ci sono molte sorgenti ancora da osservare e molte domande a cui cercare risposta. In particolare, riuscire ad immortalare l’evoluzione temporale del getto e del disco sarebbe un successo di inestimabile valore. Date le enormi velocità in gioco, si possono rilevare spostamenti considerevoli già con pochi giorni di distanza tra un’osservazione e la seguente. Questi dati sarebbero fondamentali per comprendere definitivamente la dinamica di questi oggetti estremi, oltre a costituire un vero e proprio video: il video più lontano dalla Terra che sia mai stato girato. In effetti, sarà un video da studiare, ma anche da vedere e rivedere, sarà un video che renderà orgogliosi tutti gli uomini per queste scoperte.
Teniamoci pronti allora, in attesa di avere sui nostri schermi un vero black-hole movie!

 

Tags: AstrofisicaBlack Holebuco neroEHTFoto del secolo

Potrebbe interessarti anche questo:

Un montaggio dei radiotelescopi che formano la rete Event Horizon Telescope (EHT), utilizzati per fotografare il buco nero centrale della Via Lattea, Sagittarius A*. Credits: ESO/M. Kornmesser

Sperimentata una nuova tecnica per rendere ancora più sensibile l’Event Horizon Telescope

Maggio 22, 2025
La missione Compton Spectrometer and Imager (COSI), selezionata nel 2021 per un lancio nel 2027, parte del programma SMall EXplorer (SMEX) della NASA. Credits: Jim Willis, Northrop Grumman Corporation, ESO

La NASA ha rinviato la prossima call per missioni astrofisiche del programma Small Explorer

Maggio 2, 2025
Il radiotelescopio ALMA in Cile, parte dell'Event Horizon Telescope, osserva la Via Lattea e la posizione del Sagittarius A*, il buco nero supermassiccio al centro della nostra Galassia. Credits: ESO, José Francisco Salgado, EHT Collaboration

Il futuro dell’Event Horizon Telescope raccontato da Mariafelicia De Laurentis, nuova Project Scientist EHT

Marzo 10, 2025
Immagine del telescopio spaziale Hubble della galassia M87, che mostra il getto lungo 3000 anni luce che fuoriesce dal buco nero centrale. Credits: NASA, ESA, A. Lessing (Stanford University), E. Baltz (Stanford University), M. Shara (AMNH), J. DePasquale (STScI)

Osservato un brillamento di luce gamma nel getto del buco nero supermassiccio M87*

Dicembre 17, 2024
Illustrazione artistica di una galassia nana rossa dell'Universo primordiale che ospita al suo centro un buco nero che si alimenta molto rapidamente. Credits: NOIRLab/NSF/AURA/J. da Silva/M. Zamani

Scoperto nell’Universo primordiale un buco nero che consuma materia troppo velocemente

Novembre 5, 2024
Il prototipo Engineering Development Unit Telescope dei sei telescopi che la NASA fornirà all'ESA per la missione LISA. Credits: NASA/Dennis Henry

La NASA ha mostrato il prototipo dei telescopi che fornirà per la missione LISA dell’ESA

Ottobre 25, 2024
Attualmente in riproduzione

Abbiamo visto da vicino HALO: il primo modulo del Lunar Gateway

Abbiamo visto da vicino HALO: il primo modulo del Lunar Gateway

00:18:34

Yuri Gagarin, il semi Dio che ha sfidato lo spazio – La vera storia di Vostok 1

00:11:41

La storia completa del lander che ha portato l'ITALIA sulla Luna

00:22:58

SpaceX può arrivare su Marte nel 2026? Aggiornamenti da Starship e Starbase

00:11:08

Euclid inizia la creazione del più grande Atlante cosmico della storia - Le nuove immagini spiegate

00:11:18

Diretta allunaggio Blue Ghost e LuGRE

03:00:24

Diretta ottavo volo di test di Starship - Lancio rinviato!

02:21:37

Il 2025 di Starship. Cosa aspettarci fra lanci, test e progressi a Starbase

00:14:32

BE-4 o Raptor? Ecco come funzionano i due motori di Blue Origin e SpaceX

00:15:12

La storia di Europa Clipper: alla ricerca di vita aliena intorno a Giove

00:21:59

I sette telescopi spaziali e terrestri più attesi nei prossimi dieci anni

00:20:14

Com'è andato il settimo volo (ed esplosione) di Starship? Un'analisi preliminare

00:08:43

Verso la Luna, e oltre - I progressi di Starship

00:10:37

La nuova analisi ambientale di Starbase e il settimo volo di Starship

00:08:56

La storia del Dream Chaser, il nuovo spazioplano americano pronto al lancio

00:20:05

Speciale elezioni americane - Questa settimana nello spazio 39

01:37:52

La storia di Ariane 6, il nuovo razzo pesante europeo. Sarà l'ultimo?

00:21:44

Polaris Dawn: la storia della più incredibile missione spaziale privata di sempre.

00:17:51

Sesto lancio di test Starship - Diretta

04:33:33

Che fine hanno fatto i lanciatori europei? Analisi di una crisi in corso

00:17:14

Come è andato il quarto volo di Starship? Una dettagliata analisi.

00:11:34

La storia di Starliner: l'ultima capsula spaziale che costruirà Boeing?

00:23:54

La Cina può veramente portare un astronauta sulla Luna prima del programma Artemis?

00:13:00

Come funziona un razzo a propulsione termica nucleare?

00:19:16

Manned Venus Flyby: la storia di quella volta che la NASA voleva mandare tre astronauti su Venere

00:15:21

Il terzo volo di test di Starship (IFT-3) è stato un successo o un (parziale) fallimento?

00:12:12

Perché si costruiscono ancora stazioni spaziali?

00:13:52

La missione IM-1 di Nova-C Odysseus è stata un successo o un fallimento?

00:10:11

Quanto costa il turismo spaziale? Confronto fra mezzi, orbite e opportunità

00:17:16

Cosa sono e a cosa servono gli Accordi Artemis?

00:15:40

Perché è ancora così difficile atterrare sulla Luna?

00:23:27

Starship: successo o fallimento?

00:19:30

Speciale Artemis 1 - Ecco la prima missione del nuovo Programma di esplorazione lunare Artemis

00:30:05

DART e LICIACube: la prima missione di difesa planetaria. Cosa succederà prima e dopo lo schianto?

00:39:10

La prima foto del "nostro" buco nero Sgr A*

01:07:58

La guida completa alla scelta di un telescopio - Live speciale

01:24:54

I cancelli del cielo - Geopolitica ed economia dello spazio

01:03:56

Com'è andato il quinto volo di Starship?

00:09:21

Il test del Raptor nello spazio, l'ultimo prima di portare la Starship in orbita

00:09:40

Dopo HALO e il Lunar Gateway: il futuro lunare spiegato da chi ci lavora

00:17:39

Cosa succederà durante il nono volo di Starship?

00:11:16

I più letti

  • Test del prototipo riutilizzabile di Space Epoch

    L’azienda cinese Space Epoch ha testato uno stadio riutilizzabile in acciaio con rientro in mare

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • SpaceX propone 76 lanci annuali di Starship dalla rampa SLC-37 (ora il totale è 145)

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Marte, un sogno ancora lontano? I progressi di Starship

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Redwire supera la revisione di Mason, un sistema per costruire infrastrutture su Luna e Marte

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

Eventi in programma

Non ci sono eventi previsti.

Gli ultimi approfondimenti

35 anni dal lancio di Hubble, che si avvicina alla fine della sua missione

Aprile 24, 2025
Eclissi parziale di Sole. Credits: Reuters

È in arrivo un’eclissi parziale di Sole, visibile anche dall’Italia. Ecco quando e come osservarla

Marzo 28, 2025

Present and future of space debris management. Interview with Tim Flohrer, head of the ESA Space Debris Office

Marzo 26, 2025


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Astrospace ADV
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter
  • Shop
Privacy Policy Cookie Policy

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2023 Astrospace

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Orbit
Shop

© 2024 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162