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| On 5 anni ago

Primo volo in New Mexico per Virgin Galactic

Ha completato il suo primo volo nella nuova base in New Mexico la SpaceShipTwo di Virgin Galactic, planando da 15000 metri d'altitudine.

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SpaceShipTwo (nome ufficiale VSS Unity), il velivolo idoneo al viaggio sub-orbitale di Virgin Galactic, ha portato a termine giovedì primo maggio 2020 il suo primo volo dopo il trasferimento nella nuova base in New Mexico. E’ un successo fondamentale e necessario per l’avvio dei piani commerciali della compagnia di Richard Branson.

Nello specifico si è trattato di volo planato, senza accensione dei propulsori, dopo essere stato portato alla quota di circa 50.000 piedi (15.000 metri) dal WhiteKnightTwo (nome ufficiale VMS EVE). Quest’ultimo è un secondo velivolo creato appositamente per funzionare in simbiosi con SpaceShipTwo/Unity trasportandolo alla quota richiesta per l’accensione dei motori.

Il progetto

Il test eseguito era finalizzato a verificare tutta la fase iniziale di decollo e successivo distacco dei due velivoli ma ricapitoliamo insieme tutti gli step:

1- SpaceShipTwo è portato a quota 15.000 metri  da WhiteKnightTwo;
2- SpaceShipTwo si separa e accende i motori raggiungendo quasi Mach 4;
3- SpaceShipTwo spegne i motori e oltrepassa così i 100.000 metri, oltre questa altitudine si è considerati astronauti;
4- SpaceShipTwo raggiunge quota massima di 110.000 metri;
5- SpaceShipTwo rientra nell’atmosfera, decellerando e preparandosi per l’atterraggio;
6- SpaceShipTwo atterra come un normale aeroplano

Il test fatto in New Mexico non è nuovo, in passato già se ne erano effettuati di simili. L’importanza di quest’ultimo però è nettamente superiore perché si tratta del primo dopo il trasferimento dei velivoli dalla California e con delle versioni degli stessi pressoché definitive. Si è trattato dunque di uno degli ultimi step prima di poter avviare i primi veri voli commerciali cioè prima di cominciare a mettere passeggeri privati e paganti sulla Unity.

SpaceShipTwo fotografata dal WhiteKnightTwo subito dopo il distacco del volo del 1 maggio. Credits: Virgin Galactic.

I piloti a bordo della Unity hanno potuto e dovuto familiarizzare con il nuovo spazio aereo, portando  SpaceShipTwo a velocità 0.7 Mach, verificando tutte le procedure e le strutture di quello che sarà il primo terminal spaziale commerciale di Virgin Galactic, già rinominato Spaceport America.

Come accennato sopra già nel Dicembre del 2018 e ancora nel Febbraio del 2019 erano stati compiuti test analoghi ma, è il caso di ribadirlo, quello di questo 2020 acquisisce un’importanza maggiore per la sua definitività: non si era più in ambiente di test, non si era più alla ricerca di eventuali problemi e spendere altro tempo per studiare come risolverli sarebbe stato inaccettabile.
L’1/05/2020 doveva andare tutto alla perfezione e così è stato.

Il futuro

Mancano ovviamente ancora altri test, ma i vertici di Virgin Galactic si sono detti ottimisti e hanno addirittura ipotizzato una finestra di lancio (per i voli commerciali) probabilmente già per fine 2020, questo nonostante i rallentamenti dovuti alle misure per garantire la sicurezza degli addetti ai lavori in questo periodo di pandemia. Nel tweet seguente il video dedicato a questo volo rilasciato da Virgin Galactic.

E’ evidente che in Virgin sono davvero fiduciosi circa la bontà del progetto SpaceShip, velivolo che sulla carta ha davvero il potenziale di rivoluzionare i voli di linea terrestri e il settore del turismo spaziale.