Un vettore Atlas V 551 di ULA ha portato in orbita con successo il primo carico di satelliti Kuiper di Amazon. La partenza è avvenuta alle 01:01 italiane del 29 aprile, dal complesso di lancio numero 41 di Cape Canaveral. La missione è classificata come “KA-01” (Kuiper Atlas 1), in quanto gestita proprio da un Atlas V. Amazon ha stretto accordi anche per l’utilizzo di altri lanciatori, con l’obiettivo di mantenere un ritmo elevato di lanci.
Project Kuiper sarà un servizio simile a Starlink, in quanto offrirà una connessione a Internet tramite una costellazione satellitare. Sarà quindi necessario acquistare una parabola per accedere a questa infrastruttura e potersi connettere a Internet.
Amazon, oltre a dover affrontare numerose sfide tecnologiche, deve fare i conti anche con i ritardi rispetto ad altri progetti. Oltre a Starlink, che conta oltre 6400 satelliti operativi, vi è anche la costellazione OneWeb, gestita dall’azienda francese Eutelsat, che conta oltre 600 satelliti.
A ottobre 2023, Amazon ha lanciato due satelliti, chiamati KuiperSat-1 e KuiperSat-2, per effettuare i primi test nello spazio. I satelliti hanno poi iniziato le operazioni di rientro a maggio dello scorso anno, terminando così le prime operazioni di collaudo.
Il primo di 80 lanci
Amazon ha ottenuto dalla Federal Communications Commission (FCC) il permesso di operare in orbita bassa 3.236 satelliti. Questi saranno distribuiti su 98 piani orbitali in tre livelli a 590, 610 e 630 km. Per completare la costellazione, Amazon prevede di effettuare circa 80 lanci, sfruttando diversi vettori. Oltre all’Atlas V, che può trasportare 27 Kuiper, Amazon ha infatti stretto accordi anche con Blue Origin per l’utilizzo del New Glenn, con Arianespace per l’Ariane 6 e con SpaceX per il suo Falcon 9.
Amazon non ha rivelato molte informazioni riguardo ai satelliti Kuiper ma, secondo un’analisi di Quilty Analytics, comparata con le capacità dei vettori, si stima che la massa dei satelliti sia di circa 500 kg. Gli attuali Starlink V2 Mini hanno una massa che si aggira sui 700 kg, mentre i satelliti di OneWeb arrivano a circa 150 kg.
Il secondo stadio dell’Atlas V, dopo un’accensione del motore durata circa 14 minuti, ha rilasciato i 27 Kuiper a 450 km di quota. Raggiungeranno la loro orbita di destinazione, a 630 km, grazie al loro sistema propulsivo che sfrutta l’effetto Hall. Prima di questa operazione, i tecnici di terra effettueranno diversi controlli per stabilire che tutti i sistemi dei satelliti funzionino correttamente.
Così come gli Starlink, anche i Kuiper sono dotati di dispositivi che permettono la comunicazione laser tra satelliti. Questi apparati li rendono meno dipendenti dalle stazioni di terra, potendo quindi portare la connessione a Internet ovunque.