In una lettera inviata alla Federal Communications Commission (FCC) il 13 maggio 2025, SpaceX ha affermato che la sua costellazione di satelliti Starlink è già pronta per offrire servizi di Posizionamento, Navigazione e Temporizzazione (PNT). Si tratta di un approccio per affiancare o addirittura sostituire il GPS, attualmente gestito dal Dipartimento della Difesa statunitense.
L’annuncio arriva a seguito di un’indagine della FCC per sviluppare soluzioni più diversificate e resilienti per la geolocalizzazione. SpaceX sottolinea come i suoi satelliti in orbita bassa, possano già fornire connettività a banda larga, bassa latenza e, ora, anche funzionalità PNT. Il servizio è integrato nella versione beta di Starlink Direct to Cell, in collaborazione con T-Mobile, che sarà disponibile commercialmente da luglio 2025. I test sono in corso anche in Giappone, grazie a una partnership con l’operatore KDDI.
Necessità di un’alternativa al GPS
Il sistema GPS è indispensabile per la navigazione e le comunicazioni globali, ma presenta vulnerabilità ben note. Può essere oggetto di disturbi (jamming) o manomissioni (spoofing), e la sua gestione centralizzata lo rende fragile in contesti di conflitto o attacchi informatici. Per questo motivo, il presidente della FCC, Brendan Carr, a marzo ha annunciato l’intenzione di avviare un’inchiesta formale sul tema. “Dipendere da un solo sistema ci espone a rischi crescenti”, ha dichiarato.
L’idea di creare alternative al GPS non è nuova. Già nel 2018, il Congresso degli Stati Uniti aveva approvato il National Timing Resilience and Security Act per incentivare sistemi di backup. Più recentemente, il Dipartimento dei Trasporti ha assegnato 7 milioni di dollari a nove aziende per testare tecnologie PNT complementari. Tuttavia, i progressi sono stati lenti e disomogenei.
Gli Starlink, invece, sono già in grado di funzionare senza GPS, e trasmettono segnali su frequenze diverse, aumentando l’affidabilità del servizio. Studi del 2022 hanno già dimostrato che i segnali radio della costellazione possono essere ingegnerizzati per replicare alcune funzioni del GPS. Elon Musk aveva commentato, nel 2022, che Starlink, con un numero di satelliti fino a 1000 volte superiore al GPS, potrebbe offrire un sistema di posizionamento molto più robusto.
Nella lettera, SpaceX non ha ancora chiarito come il servizio PNT sarà reso disponibile al pubblico. Tuttavia, ha ribadito l’impegno a contribuire a un ecosistema di navigazione più resiliente. L’azienda ha anche criticato EchoStar, controllante di HughesNet, per non sfruttare adeguatamente lo spettro a 2 GHz assegnato ai servizi satellitari mobili. Altri operatori, come Globalstar, hanno presentato proposte simili alla FCC, rivendicando tecnologie più resistenti a interferenze e manomissioni.
SpaceX sta quindi cercando di proporre Starlink non solo come servizio per la connettività globale ma ora anche per la geolocalizzazione avanzata.