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Il primo stadio di RFA è esploso in Scozia durante i test di preparazione al primo lancio

Stefano Piccin di Stefano Piccin
Agosto 20, 2024
in Agenzie Spaziali, Esplorazione spaziale, News, Space economy
Esplosione del primo stadio del razzo RFA One.
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Il 19 agosto 2024 la startup tedesca Rocket Factory Augsburg (RFA) ha annunciato un incidente avvenuto durante uno static fire test al primo stadio del suo razzo RFA ONE. Lo stadio è stato danneggiato durante il test al SaxaVord Spaceport, nelle Isole Shetland, in Scozia. Qui il razzo dovrebbe anche effettuare il suo primo lancio, che prima dell’incidente era previsto per la fine del 2024 o inizio 2025.

RFA ha confermato l’accaduto attraverso un comunicato stampa, specificando che l’incidente non ha provocato feriti tra il personale dell’azienda o del sito di lancio. Il test, come mostrato in un video della BBC, ha rivelato un’esplosione, probabilmente dovuta a uno dei motori Helix del primo stadio, che ha innescato un incendio che ha avvolto l’intera struttura, causando infine la distruzione dello stadio.

pic.twitter.com/5l9HM8iIAx

— Rocket Factory Augsburg (@rfa_space) August 19, 2024

Lo static fire rappresentava un momento fondamentale della preparazione al primo lancio. Nel mese di maggio, RFA aveva completato con successo un altro static fire test con quattro dei nove motori Helix che saranno installati sul primo stadio. La fase successiva prevedeva l’accensione di tutti e nove i motori, ma RFA non ha confermato se fossero tutti attivi al momento dell’incidente.

L’ulteriore difficoltà per RFA è che l’hardware utilizzato non era solo di prova, bensì già hardware previsto per il primo volo. RFA ha sottolineato che lo sviluppo iterativo con un’enfasi sui test reali fa parte della loro filosofia, e che sono consapevoli dei rischi associati a questo approccio. Nonostante l’incidente, l’azienda ha dichiarato l’intenzione di tornare alle operazioni regolari il prima possibile, lavorando a stretto contatto con le autorità e il SaxaVord Spaceport per raccogliere dati e determinare le cause dell’evento.

Le conseguenze

Marco Fuchs, amministratore delegato di OHB, società tedesca che detiene quasi il 65% di RFA, aveva espresso ottimismo riguardo al lancio, dichiarando che il tentativo di lancio era “questione di settimane”. Ora, con il danno subito dal primo stadio, è probabile che i piani di lancio subiscano un ritardo significativo, quasi sicuramente al 2025.

La corsa allo spazio europeo è ancora una volta difficoltosa. Nel 2024, con il lancio inaugurale di Ariane 6 l’Europa ha nuovamente a disposizione un vettore pesante, ma le necessità del settore sono decisamente più ampie. Sono diverse le startup che anche in Europa stanno lavorando a nuovi vettori orbitali, e RFA era quella più attesa e probabilmente la prima che poteva raggiungere l’orbita.

Altre due compagnie tedesche, HyImpulse e Isar Aerospace, stanno sviluppando razzi orbitali, sebbene non abbiano ancora fissato date precise per i loro lanci. Isar Aerospace aveva precedentemente indicato che puntava a un lancio entro la fine del 2024, ma a ora non ci sono ancora conferme.

Nel frattempo, la startup spagnola PLD Space e l’azienda britannica Orbex stanno anch’esse avanzando nei loro rispettivi programmi, con i primi lanci previsti per il 2025. L’incidente del 19 agosto rappresenta un duro colpo per Rocket Factory Augsburg, che dovrà ora affrontare le conseguenze di un test fallito proprio quando sembrava essere a un passo dal primo volo.

© 2024 Astrospace.it Tutti i diritti riservati. Questo articolo può essere riprodotto o distribuito integralmente solo con l’autorizzazione scritta di Astrospace.it o parzialmente con l’obbligo di citare la fonte.
Tags: GermaniaRFARFA OneSaxaVord SpaceportScozia

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