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La storia dell’asteroide 2024 BX1, avvistato tre ore prima dell’impatto con la Terra

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Gennaio 28, 2024
in Approfondimento, News, Scienza, Sistema solare
Palla di fuoco fotografata sopra Glashütte durante l'ingresso in atmosfera dell'asteroide 2024BX1, il 21 gennaio 2024 alle 1:32 CEST sopra la Germania nordorientale, a ovest di Berlino. Credits: Tobias Felber

Palla di fuoco fotografata sopra Glashütte durante l'ingresso in atmosfera dell'asteroide 2024BX1, il 21 gennaio 2024 alle 1:32 CEST sopra la Germania nordorientale, a ovest di Berlino. Credits: Tobias Felber

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Nella tarda serata di sabato 20 gennaio 2024, l’astronomo Krisztián Sárneczky, famoso cacciatore di asteroidi, ha rilevato un asteroide in imminente collisione con la Terra. Si trattava di un corpo di piccole dimensioni, non pericoloso per il pianeta.

Poche ore dopo, questo piccolo asteroide ha colpito l’atmosfera 50 km a ovest di Berlino, producendo una straordinaria “palla di fuoco” che ha illuminato i cieli europei.

Definito 2024 BX1, questo è solo l’ottavo asteroide che l’umanità ha individuato prima dell’imminente impatto, anche se a una distanza di neppure tre ore. Di questi, è il terzo scoperto da Sárneczky.

La scoperta di 2024 BX1, in rotta di collisione con la Terra

Erano le 22:48 italiane di sabato 20 gennaio e Sárneczky stava osservando il cielo utilizzando il telescopio Schmidt da 60 cm presso la stazione montana di Piszkéstető, parte dell’Osservatorio Konkoly in Ungheria. Nel corso dell’osservazione, ha scoperto un piccolo asteroide grande circa 1 metro, che ha immediatamente segnalato al Minor Planet Center, inviandone i dati sulla traiettoria.

Purtroppo con solo tre osservazioni iniziali era impossibile stabilire con certezza se fosse in rotta di collisione con la Terra. Sárneczky però ha continuato a seguire l’oggetto, con il nome provvisorio Sar2736. Pochi minuti dopo, ha condiviso con il Minor Planet Center i dati di altre quattro osservazioni, che indicavano chiaramente una probabilità del 100% di un impatto imminente.

I sistemi automatici di monitoraggio degli impatti in tutto il mondo, incluso Meerkat dell’ESA, hanno immediatamente risposto e sono entrati in azione, lanciando un allarme generale agli astronomi e agli esperti di asteroidi.

Sárneczky ha continuato le sue osservazioni, condividendo i risultati ottenuti, presto aiutato da altri astronomi di tutta l’Europa. Più di una dozzina di osservatori hanno rivolto gli occhi dei telescopi verso l’oggetto in arrivo. Insieme, è stato possibile determinare che il piccolo asteroide avrebbe colpito l’atmosfera della Terra in meno di due ore, a circa 50 km a ovest di Berlino, in Germania.

Luogo e ora dell'impatto previsti calcolati dal sistema di allarme dell'imminente impatto Meerkat dell'ESA, in seguito alle prime 14 osservazioni dell'oggetto Sar2736 (in seguito designato asteroide 2024 BX1). Credits: ESA
Luogo e ora dell’impatto previsti calcolati dal sistema di allarme dell’imminente impatto Meerkat dell’ESA, in seguito alle prime 14 osservazioni dell’oggetto Sar2736 (in seguito designato asteroide 2024 BX1). Credits: ESA

L’impatto con l’atmosfera terrestre

Minuto dopo minuto, gli astronomi hanno continuato a seguire l’asteroide. Alle 01:25 italiane è entrato nell’ombra della Terra, ed è scomparso alla vista degli osservatori. Pochi minuti dopo, alle 01:32, l’asteroide ha impattato l’atmosfera terrestre, bruciando e sgretolandosi e regalando lo straordinario spettacolo di una potente esplosione color verde nel cielo notturno, seguita da una lunga scia.

Grazie alla rapida risposta alla segnalazione di Sárneczky e alla condivisione delle informazioni, molte persone nell’area di Berlino e in tutta l’Europa centrale hanno potuto assistere alla palla di fuoco che scendeva. Una manciata di persone e sistemi di telecamere automatizzati sono anche riusciti a registrare lo spettacolo dell’entrata in atmosfera, nonostante le poche ore di preavviso e l’orario nel cuore della notte.

Durante le tre ore trascorse tra il rilevamento e l’impatto, circa 180 osservazioni sono state inviate al Minor Planet Center. Tra esse, quelle del Near-Earth Object Coordination Centre dell’ESA, riprese da Tenerife in Spagna. L’asteroide è stato rinominato 2024 BX1. Il video seguente è stato catturato dalla rete AllSky7. Credits: ALLSKY7/Sirko Molau/AMS16 Ketzuer

Salgono a (solo) 8 gli asteroidi rilevati prima dell’impatto

Asteroidi di queste dimensioni colpiscono la Terra in media ogni due settimane. Non rappresentano un pericolo significativo, e la maggior parte non viene mai rilevata. Tuttavia, rivelarli può aiutarci a capire quanti di questi piccoli corpi rocciosi ci sono là fuori, pronti a impattare contro l’atmosfera. Inoltre, prevedendo il loro arrivo possiamo registrare e studiare le palle di fuoco che producono, per determinarne la composizione.

Per fortuna, i grandi asteroidi con un diametro di molti km sono molto più facili da individuare, e relativamente rari. La maggior parte degli asteroidi vicini alla Terra che causerebbero danni devastanti se dovessero colpire il nostro pianeta sono già stati avvistati. Tra questi, non ne conosciamo nessuno con probabilità di impatto con il nostro pianeta almeno per i prossimi cento anni.

Attualmente, sono solamente 8 i piccoli asteroidi in rotta di collisione con la Terra rilevati prima dell’impatto con l’atmosfera. Nel conteggio è già compreso 2024 BX1. La prima di queste scoperte è avvenuta nel 2008, mentre quattro di esse risalgono agli ultimi due anni. Con il miglioramento costante della nostra capacità di rilevare oggetti spaziali molto piccoli, si ritiene comunque che questo numero possa aumentare in modo esponenziale nei prossimi anni.

Tags: Asteroidemeteorite

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