Con il volo numero 11 di Starship, partito alle 01:23 del 14 ottobre da Starbase, si chiude l’era della Block 2. Questa versione, a causa dei numerosi problemi emersi durante i lanci, ha causato importanti ritardi nello sviluppo del progetto. SpaceX ha dovuto rinviare di un anno l’arrivo in orbita e, con esso, i primi test per il rifornimento orbitale.
La Block 2, tuttavia, grazie a questi ultimi due lanci, ha permesso a SpaceX di ottenere dati preziosi sulla struttura di Starship e sul suo comportamento. Queste informazioni sono essenziali per lo sviluppo e il miglioramento della Block 3. Nonostante le difficoltà iniziali, anche l’ultimo volo della seconda generazione di Starship si è concluso con successo, portando a termine tutti gli obiettivi previsti.
Con quest’ultima Starship Block 2, SpaceX ha voluto eseguire test fondamentali in vista del debutto della prossima generazione. Le prove riguardavano principalmente le manovre di rientro del Booster 15 e della Ship 38, migliorate per rendere il rientro, e le future catture al volo, più precise e affidabili.
Addio Block 2
Per la seconda volta, SpaceX è riuscita a riutilizzare con successo un Super Heavy, poiché il Booster 15 aveva già volato a marzo. Il suo compito, oltre a dimostrare nuovamente la capacità di riutilizzo del primo stadio, era quello di collaudare una nuova configurazione per la manovra di rientro. SpaceX, infatti, ha modificato il numero di motori che il Super Heavy mantiene accesi durante l’ultima fase del rientro.
La fase iniziale di rallentamento della discesa avviene con i 13 Raptor centrali, come in passato, ma successivamente il Booster 15 ha corretto l’assetto e si è diretto verso il punto di ammaraggio prestabilito, utilizzando 5 motori anziché 3. I due motori aggiuntivi rendono la manovra di rientro più resiliente in caso di problemi con uno dei Raptor. Il Booster 15, infine, si è posizionato sopra il punto previsto utilizzando solo i tre motori più centrali. Il Super Heavy ha poi spento i Raptor, precipitando e schiantandosi in mare, concludendo la sua seconda missione con un’esplosione. Il volo è stato quasi perfetto, se non fosse che uno dei dieci motori dell’anello intermedio, dopo la manovra di hot staging, non si è avviato.
Splashdown confirmed! Congratulations to the entire SpaceX team on an exciting eleventh flight test of Starship! pic.twitter.com/llcIvNZFfg
— SpaceX (@SpaceX) October 14, 2025
Anche la Ship 38 è riuscita a portare a termine tutti i suoi obiettivi. Per la seconda volta, SpaceX è riuscita a rilasciare nello spazio otto finti satelliti Starlink, rientrati anch’essi poiché si trovavano sulla stessa traiettoria suborbitale della Starship. Con la Ship 38, inoltre, SpaceX è riuscita per la terza volta ad avviare un motore Raptor nello spazio.
La Starship ha infine concluso il suo volo ammarando con successo nel punto prestabilito nell’Oceano Indiano. Il rientro è avvenuto, ancora una volta, con l’obiettivo di stressare la struttura del veicolo. Inoltre, la Ship 38 ha avuto il compito di collaudare alcune manovre e i sistemi di guida necessari per le future catture al volo.










