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La Regione Sardegna stanzia altri 20 milioni di Euro per il progetto Einstein Telescope

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​La Regione Sardegna ha stanziato ulteriori 20 milioni di Euro per potenziare le infrastrutture del sito di Sos Enattos, situato nel comune di Lula, candidato a ospitare l’Einstein Telescope. Questo finanziamento, approvato il 7 aprile 2025 dalla Giunta regionale su proposta della presidente Alessandra Todde, è destinato a interventi mirati a migliorare l’accessibilità, la sicurezza e l’efficienza operativa dell’area.

Gli interventi principali riguardano la ristrutturazione della Diga Minghetti e l’adeguamento delle vie di accesso al sito. La copertura finanziaria per questi interventi sarà garantita dalla riprogrammazione delle economie del Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) 2000-2020 della Regione Sardegna. Inoltre, è già prevista una compartecipazione regionale di 350 milioni di euro per la realizzazione dell’Einstein Telescope, somma che troverà copertura nell’ambito delle risorse ancora non programmate dell’Accordo tra il Governo e la Regione Autonoma della Sardegna in materia di finanza pubblica.

La delibera approvata prevede anche che l’Unità di progetto predisponga un piano di comunicazione e animazione territoriale per rafforzare il coinvolgimento delle comunità locali e sostenere la candidatura del sito. ​

Gli interventi al sito di Sos Enattos in Sardegna

Per la Diga Minghetti, i lavori prevedono la creazione di una nuova viabilità di accesso, inclusa la costruzione di un ponte per l’attraversamento del rio Burra, la realizzazione di una duplice condotta per il collegamento con il sito dell’Einstein Telescope, la manutenzione straordinaria della diga, il ripristino dello scarico di fondo, la rimozione dei sedimenti nel serbatoio e la messa in sicurezza della casa di guardia e degli impianti. La progettazione e l’avvio dei lavori sono previsti entro la fine del 2026, con completamento stimato per il 2027. ​

Per quanto riguarda l’adeguamento delle strade di accesso, gli interventi includono la sistemazione dell’intersezione con la rotatoria sulla strada provinciale 73, la discesa verso il Vertice 1, la realizzazione di una bretella di collegamento all’ingresso della Rampa Tupeddu, la connessione al secondo vertice e all’area ex Ri.Mi.Sa., nonché il collegamento alla strada di accesso alla Diga Minghetti. Anche in questo caso, la progettazione e l’avvio dei lavori sono previsti entro la fine del 2026, con completamento entro il 2028. ​

Sito minerario di Sos Enattos a Lula, in Sardegna, candidato a ospitare l’Einstein Telescope.

La presidente Alessandra Todde ha dichiarato: “Grazie a questi interventi rafforziamo la candidatura di Sos Enattos, dotando il sito minerario di nuove infrastrutture e recuperando l’esistente, il tutto con il minimo impatto ambientale possibile. Opere necessarie per convincere i decisori che il nostro è il migliore sito possibile per accogliere l’Einstein Telescope e che, comunque, rappresentano un investimento importante per lo sviluppo del territorio”. ​

La candidatura italiana per Einstein Telescope

L’Italia infatti è attualmente uno dei principali Paesi in corsa per ospitare l’Einstein Telescope, il futuro osservatorio europeo di onde gravitazionali di terza generazione. La zona di Sos Enattos è stata selezionata grazie a caratteristiche geologiche e ambientali estremamente favorevoli: in particolare, la bassa sismicità naturale e il ridotto rumore antropico la rendono ideale per rilevazioni estremamente sensibili come quelle previste dal progetto.

L’Einstein Telescope sarà un interferometro sotterraneo lungo 10 km, progettato per superare le prestazioni degli attuali osservatori LIGO e Virgo, e per rilevare onde gravitazionali provenienti da eventi cosmici ancora più lontani e deboli.

La candidatura italiana è sostenuta da un consorzio scientifico e istituzionale, guidato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), con il supporto della Regione Sardegna, del Governo italiano e di numerose università e centri di ricerca. L’obiettivo è ottenere entro il 2026 l’assegnazione ufficiale del progetto da parte dell’Unione Europea, in competizione con un’altra proposta localizzata nei Paesi Bassi, nella regione transfrontaliera del Limburgo.

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