SpaceX ha annunciato una prima importante novità per il nono volo di Starship: il primo riutilizzo di un Super Heavy. Si tratta del Booster 14, recuperato a gennaio durante il settimo lancio. Questo permetterà a SpaceX di compiere un ulteriore passo avanti nello sviluppo dell’intero progetto. Nel mese di marzo, a Starbase, hanno effettuato i primi collaudi sulla Ship 35, la terza Starship Block 2, con cui SpaceX punta a eseguire i test non completati durante i voli precedenti.
Attualmente non è stata ancora annunciata la data del prossimo lancio; inoltre, la FAA non ha ancora concluso le indagini sull’incidente avvenuto durante l’ultimo volo. Inoltre, a Starbase, SpaceX ha anche iniziato a smantellare una High Bay per fare posto a un nuovo edificio, molto più grande.
Queste, e molte altre, sono le principali novità emerse nell’ultimo mese, e ne parliamo in un nuovo articolo della rubrica “I progressi di Starship”.
Il Booster 14 torna in azione
Il 3 aprile, verso le 16:45 italiane, SpaceX ha condotto uno static fire test con il Booster 14, catturato al volo da Mechazilla il 16 gennaio durante il settimo lancio di Starship. Per la prima volta, quindi, SpaceX si sta preparando a riutilizzare un Super Heavy. Questo avverrà proprio durante il nono volo di Starship, che potrebbe avvenire entro i prossimi due mesi, osservando quanto accaduto in passato. Oltre a confermare l’esecuzione del test di accensione, SpaceX ha anche dichiarato che 29 dei 33 Raptor sono riutilizzati.
Non è però noto se i 29 motori appartenessero tutti al Booster 14 o se li abbiano recuperati anche dagli altri due Super Heavy catturati al volo. SpaceX ha infatti a disposizione anche il Booster 12, il primo con cui è riuscita a eseguire la manovra di recupero durante il volo numero 5, e il Booster 15, usato durante il volo numero 8. Entrambi questi prototipi si trovano attualmente al Rocket Garden, l’area di “parcheggio” di Starbase.
Static fire of the Super Heavy preparing to launch Starship’s ninth flight test. This booster previously launched and returned on Flight 7 and 29 of its 33 Raptor engines are flight proven pic.twitter.com/XBOvoZezvJ
— SpaceX (@SpaceX) April 3, 2025
SpaceX ha impiegato solamente 2 mesi e 18 giorni dal recupero del Booster 14 allo static fire test per il nono volo di Starship. Questo indica come SpaceX abbia iniziato a sviluppare il Super Heavy ottimizzandolo fin da subito per la riutilizzabilità. L’esperienza acquisita con i voli del Falcon 9 potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questi traguardi. Per riutilizzare per la prima volta un primo stadio del Falcon 9, SpaceX impiegò circa un anno per effettuare tutti i controlli necessari e prepararlo nuovamente al volo. Questo avvenne tra aprile 2016 e marzo 2017.
L’obiettivo finale di SpaceX è riuscire a migliorare il Super Heavy al punto che, dopo una cattura, possa essere ricollocato sul pad senza passare dal sito di costruzione, pronto per un nuovo lancio. Siamo ancora lontani da questa situazione, ma quello è l’obbiettivo. Ora il Booster 14 appena testato, farà ritorno al sito di costruzione per le dovute ispezioni e per verificare che possa effettivamente gestire un nuovo lancio.
Preparativi anche per la Ship 35
Il Booster 14 avrà il compito di trasportare nello spazio la Ship 35, il terzo prototipo di Starship Block 2. Tra l’11 e il 12 marzo, al sito di Massey, SpaceX ha effettuato due prove di pressurizzazione a temperatura criogenica dei serbatoi della Ship 35. Questi test sono avvenuti solamente quattro giorni dopo l’ottavo volo di Starship, che si è concluso pochi minuti dopo la partenza con l’esplosione della Ship 34. Attualmente non si conoscono ancora dettagli precisi sull’accaduto, ma l’incidente sembrerebbe molto simile a quello avvenuto a gennaio.
Pochi minuti dopo la separazione dal Super Heavy, un’esplosione ha portato alla perdita di uno dei Raptor ottimizzati per il vuoto. Questo evento ha causato danni anche ai motori vicini, con conseguente perdita di controllo della Ship 34. Le indagini su quanto accaduto sono ancora in corso. È possibile che nelle prossime settimane SpaceX pubblichi nuove informazioni legate a questo evento, probabilmente in concomitanza con lo static fire test della Ship 35.
La FAA ha inoltre annunciato di aver concluso due importanti indagini: quella sul mancato rientro del primo stadio del razzo New Glenn di Blue Origin, e quella sul volo numero 7 di Starship. Questi due lanci avvennero a gennaio, a distanza di poche ore, il giorno numero 16. Il fatto che l’indagine sul volo numero 7 si sia conclusa ben dopo il volo 8, ci fa supporre che anche il volo 9 potrebbe avvenire prima della conclusione delle indagini sull’ultimo lancio.
The breakup of @SpaceX‘s #Starship on Flight 8. Reconstructed from as many available views as possible. pic.twitter.com/oL2ik8ybNE
— TheSpaceEngineer (@mcrs987) March 9, 2025
Il 1° aprile sono stati avvistati degli operai trasportare dei motori Raptor all’interno dell’edificio in cui si trova la Ship 35, probabilmente per la loro installazione. Se così fosse, sarebbe una conferma del fatto che questa Starship non monterà i Raptor 3, ovvero la nuova versione dei motori. SpaceX ha dichiarato che presto inizierà a utilizzare questi nuovi Raptor, ma non ha fornito dettagli riguardo il primo prototipo che li monterà, e quindi era emersa la possibilità che potessero anche esserci nella Ship 35.
Secondo i piani iniziali di SpaceX, con la Ship 35 avrebbero dovuto effettuare il primo tentativo di cattura al volo tramite la nuova Mechazilla. Questo perché la Ship 35 è la prima dotata di perni strutturali realizzati in modo da sorreggere il peso della Starship mentre questa si appoggia sui bracci della torre. Sebbene non ci siano ancora conferme ufficiali, è probabile che SpaceX riproponga, per la terza volta, il profilo di volo dei precedenti lanci.
Altri “pezzi di Starship” – Brevi novità e aggiornamenti
-
Al sito di lancio di Starbase continuano i lavori per la realizzazione del secondo pad. Nei mesi scorsi gli operai di SpaceX si sono concentrati sull’ultimare la seconda Mechazilla, che poteva essere necessaria per tentare la prima cattura al volo di una Starship. La principale novità della nuova torre riguarda la minore lunghezza dei bracci, che consentono movimenti più veloci e precisi. SpaceX ha già effettuato diversi test questa nuova Mechazilla, facendo compiere ai suoi bracci diversi movimenti. Procedono anche i lavori di realizzazione del flame trench, ovvero la base che servirà a deviare i gas di scarico dei 33 motori Raptor del Super Heavy. A marzo gli operai hanno realizzato delle colate di cemento, per rinforzare la base di questa struttura.
The new shorter chopsticks on Pad B’s Tower have been raised to max height. Their first catch is expected to be Ship on an upcoming flight.
Pics via Gage (@RoughRidersShow).https://t.co/e3xbqPo4OD pic.twitter.com/VqjcP33bUM
— NSF – NASASpaceflight.com (@NASASpaceflight) March 23, 2025
- A inizio marzo, SpaceX ha condotto delle prove strutturali con azoto liquido anche sul Booster 16. Inizialmente, infatti, sarebbe dovuto essere questo il Super Heavy ad accompagnare la Ship 35. SpaceX ha poi deciso di procedere con il riutilizzo del Booster 14, tenendo il numero 16 come riserva. Per la prima volta, quindi, non sappiamo a quale missione sarà assegnato il Booster 16, poiché non è più valida la progressione seguita in passato. SpaceX potrebbe utilizzarlo per il decimo lancio di Starship, ma per quel volo è anche possibile che venga riutilizzato il Booster 15, catturato da Mechazilla il 7 marzo.
- Nella seconda metà del mese scorso, gli operai hanno iniziato a smantellare la High Bay, uno degli edifici in cui venivano assemblati i prototipi di Starship e Super Heavy. SpaceX si sta preparando per la futura costruzione della Gigabay, un edificio che sarà alto circa 116 metri e al cui interno ci sarà spazio per 24 postazioni di lavoro.
- Il 28 marzo è stata annunciata una modifica al NASA Launch Services (NLS) II con SpaceX. L’agenzia spaziale americana ha infatti dichiarato che includerà Starship tra le opzioni di lancio, insieme al Falcon 9 e al Falcon Heavy. Tale decisione permetterà alla NASA di sviluppare una più ampia varietà di missioni scientifiche ed esplorative, grazie alle prestazioni offerte da Starship. Gli ordini per il NLS saranno validi fino al 2030.
- Tramite un post su X, Elon Musk ha dichiarato che SpaceX sta lavorando al perfezionamento del design della Starship V3 (o Block 3). Nonostante i problemi con l’attuale versione, SpaceX sta già portando avanti i piani per le future Starship. L’azienda ha già dichiarato in diverse occasioni di essere a conoscenza dei problemi che hanno afflitto le prime Block 2 e che in parte questi saranno risolti con l’adozione dei Raptor 3. Secondo le ultime informazioni ufficiali, la Block 3 raggiungerà un’altezza di 70 metri e sarà dotata di sei Raptor ottimizzati per il vuoto e tre per il volo in atmosfera.