La China National Space Administration (CNSA) ha aggiornato la propria roadmap di esplorazione del Sistema Solare, confermando una serie di missioni già note e introducendo nuovi dettagli, in particolare sulla costruzione di una stazione di ricerca robotica su Marte, prevista per il 2038.
Si tratterà di un avamposto senza equipaggio umano, progettato per operazioni scientifiche e per l’utilizzo in situ delle risorse marziane (ISRU, In Situ Resource Utilization), in linea con quanto già pianificato con l’ILRS (International Lunar Research Station) sulla superficie lunare.
Un avamposto marziano robotico
Secondo le nuove informazioni divulgate dalla Deep Space Exploration Lab (DSEL), centro di ricerca affiliato alla CNSA, la stazione di ricerca marziana sarà un’infrastruttura permanente, operata da remoto, destinata a svolgere esperimenti scientifici avanzati e testare tecnologie per la sopravvivenza e l’autosufficienza su Marte. Non è prevista, almeno in questa fase, una componente abitata.
La costruzione della “base” rappresenta il culmine di una sequenza di missioni interplanetarie che si estenderanno nei prossimi quindici anni. Tra gli obiettivi principali della stazione figura la sperimentazione di sistemi di produzione locale di acqua, ossigeno e propellente, tecnologie considerate fondamentali per future missioni con equipaggio.
Nonostante infatti la Cina non abbia dato indicazioni per missioni con equipaggio verso questa base, appare chiaro (anche dall’unico render mostrato, nella slide poco sotto) che la base sarà pensata per future missioni con equipaggio.
La roadmap fino al 2050
La nuova tabella di marcia della Cina verso l’esplorazione del Sistema Solare si svilupperà così:
- 2028: lancio della missione Tianwen-3, destinata al recupero di campioni dalla superficie marziana. La missione sarà articolata in due fasi: un lander che raccoglierà i campioni e un orbiter per il ritorno sulla Terra.
- 2029: Tianwen-4, missione diretta verso il sistema di Giove, con particolare attenzione alla luna Callisto, candidata ad avere un oceano sotterraneo.
- 2030: installazione di una grande piattaforma scientifica per esperimenti orbitali.
- 2033: missione verso Venere con l’obiettivo di prelevare e portare a Terra campioni atmosferici.
- 2038: costruzione della stazione robotica su Marte.
- 2039: lancio di una missione verso Nettuno e la sua luna Tritone.
- 2046: secondo le slide mostrate all’evento, è previsto l’arrivo di Tianwen-4 nel sistema di Urano, completando così il tour del Sistema Solare esterno.
Navigazione autonoma e sfide tecnologiche
Uno degli aspetti più evidenziati durante la presentazione è la necessità di sviluppare sistemi di navigazione autonoma per missioni a lunga durata e grandi distanze, come quella verso Nettuno. In particolare, sono in fase di studio tecnologie basate sull’osservazione di pulsar a raggi X e sulla parallasse stellare per garantire un controllo preciso della traiettoria anche a 30 unità astronomiche dalla Terra.
Questa tecnologia sarà fondamentale anche per l’operatività della futura base marziana, che dovrà essere in grado di operare per lunghi periodi senza assistenza da Terra.
Con questo aggiornamento, la Cina conferma l’intenzione di costruire un programma interplanetario indipendente e strutturato, che toccherà progressivamente tutti i principali pianeti del Sistema Solare. Il progetto della stazione robotica su Marte si inserisce in una visione di lungo termine che mira a trasformare il Pianeta Rosso da semplice obiettivo di esplorazione ad ambiente operativo permanente.