Esplorazione spaziale
| On 11 mesi ago

Nuovi (ma pochi) aggiornamenti su Starship da un nuovo intervento di Musk

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Elon Musk è finalmente riuscito a collegarsi a Twitter Spaces, il servizio di discussione live del social network. Aveva infatti promesso un collegamento per il giorno 22 giugno, ma per problemi personali e poi di collegamento è stato rinviato prima al 23 e poi al 24 giugno. L’incontro del 24 è stato moderato dal giornalista Ashlee Vance, autore in passato della più famosa biografia di Musk. Questo intervento audio era riservato agli abbonati al profilo Twitter di Elon Musk.

Durante lo Spaces, durato molto poco, si è parlato del settore spaziale in generale e di Starship per alcuni minuti. Musk ha inizialmente ricordato come nel 2023 oltre l’80% del carico utile portato in orbita a livello globale sia stato gestito da SpaceX, e ha poi dichiarato che la crescita della new space economy è principalmente dovuta all’abbassamento dei costi di lancio.

Starship

Musk ha dichiarato che si aspetta una percentuale di successo del prossimo volo di Starship maggiore del precedente, per poi stimare che sarà di circa il 60%. Per il primo tentativo di volo di Starship stimò un 50%.

Ha poi detto che i prossimi prototipi che voleranno hanno molte novità rispetto ai precedenti, oltre 1000 cose sono state cambiate. La principale è il sistema di separazione degli stadi. Per il prossimo volo la ship accenderà i motori Raptor mentre quelli del booster sono ancora accesi. Questo aumenterà di circa il 10% il carico utile della Starship, ma comporterà dei cambiamenti nel design della parte finale del booster.

Esso presenterà un rinforzo nella parte che separa il booster dalla Ship e delle prese d’aria sul lato del booster, sempre nella parte alta. Queste prese d’aria potrebbero essere lunghe l’intero diametro del Super Heavy. Musk ha citato i vecchi razzi sovietici e russi, che possedevano una caratteristica simile, tecnicamente chiamata “hot staging“. Il più famoso di questi è l’N1 sovietico. Musk ha definito questa nuova caratteristica dicendo che così Starship “non smetterà mai di spingere durante tutto il volo”.

Musk ha poi detto che la separazione degli stadi sarà l’aspetto più complesso da testare durante il prossimo volo.

Indicate dalle frecce le “prese d’aria” nella parte di separazione degli stadi del razzo N1 sovietico.

La rampa e i motori Raptor

Altre modifiche saranno fatte alla rampa di lancio, che prevederà (come già dichiarato) uno schermo di acciaio e oltre 1000 metri cubi di cemento armato presenti alla base. Continua inoltre anche lo sviluppo del sistema di sopressione ad acqua.

Queste modifiche saranno completate entro due mesi secondo Musk. Ergo, prima di questo periodo non vedremo un nuovo volo orbitale, nonostante quanto stimato da Musk ad aprile, che si aspettava un ritorno alla rampa di lancio entro due mesi.

Musk ha anche aggiunto che diversi miglioramenti sono stati eseguiti al motore Raptor, come agli hot gas manifold. Questi “collettori” avranno anche dei bulloni serrati con coppia maggiore della precedente versione, evitando così diverse perdite avute precedentemente. Su questo aspetto Musk è stato abbastanza sbrigativo.

Le domande scomode di Vance

Vance ha chiesto inoltre a Musk quanti soldi SpaceX abbia speso finora per il progetto Starship. Musk ha dichiarato di non saperlo, ma che almeno 2 miliardi sono stati investiti e diventeranno 3 entro la fine del 2023.

Vance ha poi chiesto se nella testa di Musk il portare l’umanità su Marte rimane una priorità, o se le IA, e i nuovi impegni in Twitter stanno cambiando i suoi interessi. Musk ha risposto in modo informale dicendo che sta lavorando per arrivare su Marte il prima possibile, e dividendo il suo impegno anche in Tesla.

Questo è stato il preambolo di Vance per chiedere informazioni a Musk sulla sua azienda dedicata alle IA, ma Musk ha risposto:

“Questo non è il focus dell’incontro di oggi. Ti restano due minuti”.

Vance ha leggermente insistito e poco dopo Musk ha riattaccato improvvisamente.