Il vettore Falcon 9 di Space X potrebbe essere utilizzato per il lancio di alcuni satelliti della costellazione Galileo, il sistema europeo di posizionamento e navigazione satellitare civile. Secondo un report che prevederà l’accettazione degli Stati Membri, la Commissione Europea sta cercando i permessi per negoziare un accordo per usare un lanciatore americano.
La necessità di guardare oltre oceano per eseguire questa operazione è dovuta al fatto che Ariane 6 non è ancora pronto a fare il suo lancio inaugurale. Non potrà portare i Galileo nello spazio ancora per parecchi mesi. La costellazione Galileo ha la necessità di essere ulteriormente rafforzata, aumentandone la solidità per poter fornire un livello più elevato di garanzie e di servizio, ma in Europa non ci sono vettori velocemente disponibili.
Attualmente la costellazione Galileo è completamente operativa, ma necessità di altri quattro satelliti per completare la prima generazione. Nella seconda metà di questo decennio dovrebbe inoltre iniziare ad essere lanciata la seconda generazione, che migliorerà e amplierà ancora il servizio. Galileo recentemente ha già raggiunto una precisione di navigazione di 20 cm, diventando il sistema di navigazione più preciso al mondo, e servendo oltre 3 miliardi di persone.
Ariane 5, lanciatore sviluppato da ArianeGroup sotto l’autorità dell’ESA già stato utilizzato tre volte per questo tipo di missioni, ma verrà ritirato dal servizio nei prossimi mesi. Ariane 6, che dovrebbe sostituirlo e dovrebbe rappresentare un’alternativa valida e competitiva ai prodotti di Space X, a causa di vari ritardi dovuti anche alla pandemia, si stima che sarà lanciato non prima della seconda metà del 2024.

Nuova possibilità per lanci “extra-europei”
Le alternative alla serie Ariane sarebbero state i Soyuz, i cui lanci sono stati cancellati dopo l’invasione dell’Ucraina dalla Russia. Attualmente ci sono 28 satelliti Galileo in orbita, costellazione che doveva già essere allargata con altri due esemplari nel secondo trimestre del 2022.
La sovrapposizione dei suddetti eventi ha spinto la commissione europea a cercare accordi con compagnie private, nello specifico americane. Adesso sarà compito dei 22 stati dell’Unione Europea partecipanti al programma, di approvare le negoziazioni per un agreement. Questo prevederà anche scambi di informazioni classificate e quindi contratti ad-hoc per gestirle, visto che i precedenti lanci di Galileo erano tutti stati eseguiti dalla base europea di Kourou.
Il Falcon 9 di Space X sembra essere il candidato migliore a lanciare i prossimi satelliti Galileo in orbita. Esso può godere di un ottimo portfolio di lanci, nonché di un grande livello di affidabilità. Comunque, anche il Vulcan Centaur di United Launch Alliance (ULA) potrebbe avere i connotati giusti per missioni di questo genere ed il suo volo inaugurale è previsto nei prossimi mesi.
Questo sottolinea quanto il ritardo di Ariane 6 rappresenti un problema per l’Europa, nonché una grande perdita di denaro. Ci sono già diversi voli prenotati per questo nuovo vettore, che dovranno slittare. Un esempio sono i satelliti del progetto Kuiper da parte di Amazon, nel cui contratto da 83 lanci è presente appunto anche ULA con 38 lanci proprio per il Vulcan Centaur.
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