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| On 3 mesi ago

A febbraio il Prime Focus Spectrograph sul Subaru Telescope inizierà le operazioni scientifiche

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Sul Subaru Telescope a Maunakea, nelle isole Hawaii, è stato installato e testato il Prime Focus Spectrograph (PFS). Si tratta di uno strumento costituito da circa 2400 prismi che attraverso la tecnica spettrografica permetterà al telescopio di osservare simultaneamente migliaia di oggetti celesti.

Tra i telescopi di classe 8 metri, il Subaru Telescope è il più competitivo. Per questo il suo ampio campo visivo e la grande potenza di raccolta della luce saranno sfruttati per la nuova versione, il Subaru Telescope 2.0, per la quale il PFS sarà uno degli strumenti di punta.

Questo spettrografo permetterà di raccogliere la luce nell’intera gamma del visibile e in parte anche nel vicino infrarosso, ottenendo simultaneamente migliaia di spettri. Una capacità senza pari, che aiuterà i ricercatori a comprendere con precisione la formazione e l’evoluzione delle galassie e dell’Universo. L’inizio delle operazioni scientifiche è previsto per febbraio 2025.

Uno strumento senza precedenti

La progettazione e costruzione del Prime Focus Spectrograph costituiscono un lavoro durato quasi 15 anni, con il sostegno di partner industriali di tutto il mondo, guidato da una collaborazione internazionale di oltre 20 istituti di ricerca.

Si tratta di uno spettrografo multi-oggetto ad ampio campo. Proprio come gli occhi composti degli insetti, ogni sfaccettatura (fibra) delle 2400 che compongono il PFS si concentra in una direzione diversa, così da coprire un’ampia area e percepire i colori della luce da diverse direzioni simultaneamente.

Esempio di osservazioni del PFS di oggetti nella galassia di Andromeda. A sinistra, le posizioni delle fibre PFS configurate per osservare i singoli oggetti celesti sono contrassegnate da cerchi su un’immagine della galassia di Andromeda scattata con HSC (Hyper Suprime-Cam). A destra, viene mostrata un’immagine ingrandita dell’oggetto celeste osservato, insieme agli spettri ottenuti da PFS. Credits: PFS Project/Kavli IPMU/NAOJ

Questo strumento molto ambizioso migliorerà quindi notevolmente l’efficienza di osservazione spettroscopica del Subaru Telescope.

Il team del PFS ha in programma di effettuare un programma di osservazione del cielo di grandi dimensioni nei prossimi cinque anni, utilizzando un totale di 360 notti di tempo al telescopio. Questa indagine prenderà in esame gli spettri di milioni di galassie lontane, oltre a centinaia di migliaia di stelle della Via Lattea e della vicina galassia di Andromeda.

Un’altra milestone per il Subaru Telescope 2.0

Il Subaru Telescope ha un enorme vantaggio nell’osservare un ampio campo visivo con un’alta risoluzione spaziale in luce visibile. Per questo nell’anno fiscale 2022 è stato dato il via al Subaru Telescope 2.0, che prevede l’installazione di quattro diversi strumenti scientifici all’avanguardia per quattro diversi obbiettivi scientifici:

  1. Sondare la natura della materia oscura e dell’energia oscura e determinare la massa del neutrino.
  2. Comprendere la formazione della struttura nell’Universo e il processo fisico della formazione e dell’evoluzione delle galassie.
  3. Contribuire all’astronomia multi-messaggera.
  4. Identificare i candidati agli esopianeti simili alla Terra.

La Hyper Suprime-Cam (HSC), già installata sulla messa a fuoco principale nella parte superiore del telescopio, offre un campo ultra-ampio al telescopio. Ora è stato aggiunto il Prime Focus Spectrograph sul focus principale, che appunto a febbraio comincerà le attività scientifiche. Successivamente sarà installato ULTIMATE-Subaru, uno strumento a infrarossi ad ampio campo ad alta risoluzione, e l’InfraRed Doppler (IRD), che sarà utilizzato nella ricerca di pianeti simili alla Terra.

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