Il 7 ottobre 2025, Thales Alenia Space (joint venture fra Thales (67 %) e Leonardo (33 %)) ha inaugurato a Roma, presso il Tecnopolo Tiburtino, la Space Smart Factory, uno degli impianti digitali e riconfigurabili più grandi d’Europa per l’assemblaggio e integrazione di satelliti.
La cerimonia si è svolta con la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso, e delle massime autorità di Leonardo, Thales e dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
La struttura costituisce uno dei più importanti poli manifatturieri spaziali europei e nasce grazie a un investimento superiore a 100 milioni di Euro, co‑finanziato con fondi del PNRR e apporti diretti di Leonardo e Thales. I lavori partiranno a regime entro la fine dell’anno con l’avvio delle attività sul satellite Sicral 3, destinato al Ministero della Difesa italiano.

Un impianto flessibile e ad alta capacità
La Space Smart Factory è progettata secondo criteri di modularità e digitalizzazione avanzata. Ogni area interna può essere riconfigurata per rispondere alle diverse esigenze produttive, supportando la serializzazione delle attività. L’impianto è pensato per produrre oltre 100 satelliti all’anno nella classe fino a 300 kg, l’equivalente di circa due satelliti a settimana, con margini di ulteriore scalabilità in funzione della domanda del mercato.
Il focus è su micro e piccoli satelliti, costellazioni future, piattaforme modulari e sistemi per applicazioni istituzionali e commerciali. La struttura integra tecnologie digitali come digital twin, realtà virtuale e aumentata, simulazione integrata con la supply chain e automazione robotica/cobotica, con l’obiettivo di ridurre i tempi di sviluppo e contenere i costi operativi.
La fabbrica fa parte di una rete nazionale di impianti spaziali collegati tra loro e ha l’obiettivo di collaborare con le piccole e medie imprese del territorio. La struttura includerà anche clean room modulari, ambienti integrati per test e collaudo, e sarà in grado di supportare l’integrazione di satelliti per osservazione terrestre, navigazione, telecomunicazioni e dimostratori per servizi in orbita.
“L’inaugurazione di questo impianto allo stato dell’arte corona anni di impegno intenso da parte dell’Agenzia Spaziale Italiana e completa la rete di facility operanti sul territorio nazionale per l’assemblaggio, integrazione e test di satelliti” ha dichiarato Teodoro Valente, Presidente dell’ Agenzia Spaziale Italiana.

Un ruolo strategico per la space economy italiana
La scelta del Tecnopolo Tiburtino come sede non è casuale: è un centro tecnologico integrato con l’ecosistema cittadino e ospita circa 150 imprese, nella maggior parte PMI. L’apertura dell’impianto punta a consolidare la catena spaziale nazionale, offrendo servizi anche ad attori esterni che potranno accedere alla fabbrica come utenti.
All’inaugurazione, il Ministro Urso ha evidenziato come il progetto rappresenti un esempio concreto della collaborazione tra settore pubblico e privato e dell’uso strategico delle risorse del PNRR per rafforzare la sovranità tecnologica italiana. Il Presidente ASI Teodoro Valente ha affermato:
Grazie alle funzionalità e le capacità produttive di questo impianto, l’Italia si pone come punto di riferimento per la realizzazione di grandi infrastrutture satellitari nell’ambito dell’Osservazione della Terra, delle Telecomunicazione e della Navigazione.
Tra i programmi già indicati come destinatari dell’impianto vi sono, oltre a Sicral 3, i futuri satelliti della seconda generazione di Galileo e piattaforme per il programma Copernicus (inclusi ROSE‑L e CIMR), che beneficeranno della maggiore capacità produttiva nazionale. La fabbrica sarà inoltre dotata dello Space Joint Lab, un laboratorio collaborativo sostenuto da ASI tramite PNRR e destinato alla formazione di nuove figure tecniche e all’innovazione congiunta con università (come il Politecnico di Milano, La Sapienza di Roma) e partner come Accenture.
L’edificio è inoltre progettato secondo principi di sostenibilità: certificazione LEED, pannelli fotovoltaici che coprono circa il 10 % del fabbisogno energetico, sistemi per il recupero delle acque piovane e un sistema energetico con potenza installata di 4.5 MW con continuità operativa garantita. Il progetto è stato realizzato da eos s.r.l. con la supervisione edilizia di CBRE | Hitrac e la direzione immobiliare curata da Leonardo Global Solutions.
Con l’avvio della produzione previsto entro fine anno, la Space Smart Factory amplierà le capacità produttive italiane nel settore spaziale, contribuendo all’assemblaggio di satelliti di nuova generazione in un contesto sempre più competitivo a livello europeo.











