Il 16 luglio 2025, un Falcon 9 di SpaceX ha trasportato con successo nello spazio 24 satelliti della costellazione Kuiper di Amazon. La partenza è avvenuta alle 8:30 italiane (le 2:30 locali) dal complesso di lancio numero 40 di Cape Canaveral.
Per questa missione, SpaceX non ha riutilizzato un primo stadio che aveva già volato in precedenza, ma ha sfruttato un booster nuovo, il B1096. Le uniche componenti riutilizzate del Falcon 9 erano le due metà che formano l’ogiva del vettore, necessarie a proteggere il carico durante la prima fase di volo.
Su richiesta di Amazon, SpaceX ha interrotto la diretta dopo l’atterraggio del primo stadio sulla chiatta A Shortfall Of Gravitas. Amazon infatti, come avvenuto durante i precedenti lanci, non vuole che vengano mostrati i satelliti né il momento del loro rilascio.
Da aprile, sono arrivati finora in orbita 78 Kuiper. La costellazione, una volta completata, sarà composta da circa 3200 satelliti. Questi saranno utilizzati per portare la connessione a internet in tutto il mondo, offrendo un servizio concorrenziale a Starlink.
Non è la prima volta che SpaceX trasporta in orbita satelliti che offrono servizi simili a quelli di Starlink, come accaduto per OneWeb o Globalstar. In questi casi, SpaceX e Starlink sono da considerare come due aziende ben distinte: la prima offre servizi di lancio, mentre la seconda fornisce connessione satellitare a internet.
Prestazioni a confronto
La missione portata a termine da SpaceX è classificata come KF-01 (Kuiper Falcon 9 – 01) ed è la prima di tre lanci acquistati da Amazon per la sua costellazione. L’azienda di Jeff Bezos ha selezionato diversi vettori per il trasporto nello spazio dei satelliti Kuiper. Questa strategia permette di mantenere un ritmo costante di lanci, nell’eventualità che emergano problemi con uno dei vettori.
Il Falcon 9 è stato l’ultimo selezionato da Amazon, dopo diverse contestazioni portate avanti da un gruppo di azionisti. Nell’agosto 2023, un azionista di Amazon ha citato in giudizio Jeff Bezos, il CEO Andy Jassy e l’intero consiglio di amministrazione, contestando la mancata considerazione del Falcon 9 come “scelta ovvia e conveniente“. Inizialmente Amazon ha definito le accuse infondate, ma a dicembre dello stesso anno ha stretto un accordo con SpaceX per effettuare tre missioni con il Falcon 9.
Questo vettore si aggiunge quindi all’Atlas V e al Vulcan di ULA, all’Ariane 6 di Arianespace e al New Glenn di Blue Origin, come lanciatori scelti per portare in orbita i satelliti Kuiper.
Falcon 9’s first stage has landed on the A Shortfall of Gravitas droneship pic.twitter.com/paR1pYhTyW
— SpaceX (@SpaceX) July 16, 2025
La varietà di vettori che saranno utilizzati per trasportare i medesimi satelliti in orbita permetterà di effettuare anche dei confronti a livello di prestazioni. I precedenti due Atlas V, nella configurazione con cinque booster a propellente solido, sono riusciti a trasportare ognuno 27 Kuiper.
Il Falcon 9, quindi, ha trasportato tre satelliti in meno, ma li ha rilasciati su un’orbita a una quota maggiore. I Kuiper, infatti, si sono separati dal secondo stadio a circa 465 km di altezza, mentre il rilascio con l’Atlas V avviene a 450 km. In entrambi i casi, i satelliti raggiungono la loro orbita operativa, a 630 km di altezza, utilizzando il proprio sistema propulsivo.
Il Falcon 9, inoltre, era nella configurazione riutilizzabile. Quindi, parte delle prestazioni sono state dedicate al rientro del primo stadio sulla Terra.









