L’Agenzia Spaziale Europea ha annunciato oggi, 30 giugno 2025, che lo scorso 11 giugno, presso gli stabilimenti di OHB in Germania, è stato completato un importante passaggio nella realizzazione della missione PLATO. I tecnici hanno unito i due elementi principali del satellite: il modulo di carico utile (payload) e il modulo di servizio (service module).
La delicata operazione è stata eseguita con l’ausilio di una gru, che ha sollevato il modulo di carico utile contenente i 26 telescopi della missione e lo ha allineato con precisione millimetrica sopra il modulo di servizio. Quest’ultimo ospita tutti i sottosistemi necessari al funzionamento del satellite, tra cui quelli per la generazione e gestione dell’energia, la propulsione e le comunicazioni con la Terra.
La missione Plato (PLAnetary Transits and Oscillations of stars) ha l’obiettivo di individuare esopianeti simili alla Terra orbitanti attorno a stelle simili al Sole, misurando con altissima precisione la variazione di luminosità causata dal transito dei pianeti. Rispetto ad altre missioni ESA, come CHEOPS, focalizzata su osservazioni mirate di singoli esopianeti noti, PLATO punta a un’indagine sistematica su ampie regioni di cielo per scoprire nuovi sistemi planetari.
Un passo avanti verso il lancio di PLATO
Il completamento dell’assemblaggio arriva circa un mese dopo l’installazione dei 26 telescopi, un’operazione svolta a maggio e che ha rappresentato uno dei momenti più complessi della preparazione del payload. I telescopi, che compongono l’intero sistema ottico di Plato, sono progettati per lavorare insieme in modo sinergico, garantendo un’elevata precisione fotometrica nell’osservazione di stelle lontane.
Una volta posizionato correttamente il payload sul modulo di servizio, il team ha verificato il corretto funzionamento delle connessioni elettriche. La chiusura del pannello di interfaccia tra i due moduli ha completato l’assemblaggio meccanico ed elettronico. Questo pannello, montato su cerniere, integra anche l’elettronica per l’elaborazione dei dati provenienti dalle camere.
Nei prossimi mesi, il satellite sarà sottoposto a una serie di test per verificare l’integrità e il funzionamento di tutti i suoi sottosistemi, in particolare delle camere e dei moduli di elaborazione dati. Successivamente, PLATO sarà trasferito presso l’ESTEC (European Space Research and Technology Centre) nei Paesi Bassi, dove riceverà l’ultimo elemento: un modulo combinato che funge da scudo termico e pannello solare.
Una volta completati tutti i test e l’integrazione finale, PLATO sarà spedito al centro spaziale di Kourou, nella Guyana Francese, per il lancio con un razzo Ariane 6, attualmente previsto per dicembre 2026.