• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Astrospace Shop
  • ADV
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

Il James Webb ha ottenuto l’immagine diretta di un possibile pianeta simile a Saturno

Mariasole Maglione di Mariasole Maglione
Giugno 27, 2025
in Astronomia e astrofisica, News, Scienza
Immagine dello strumento MIRI del James Webb a cui è stata sottratta la luce della stella TWA 7. In alto a destra, quello che potrebbe essere un pianeta giovane e freddo con una massa simile a quella di Saturno. Credits: ESA/Webb, NASA, CSA, A.M. Lagrange, M. Zamani (ESA/Webb)

Immagine dello strumento MIRI del James Webb a cui è stata sottratta la luce della stella TWA 7. In alto a destra, quello che potrebbe essere un pianeta giovane e freddo con una massa simile a quella di Saturno. Credits: ESA/Webb, NASA, CSA, A.M. Lagrange, M. Zamani (ESA/Webb)

Condividi su FacebookTweet

Per la prima volta, il telescopio spaziale James Webb ha acquisito quella che potrebbe essere l’immagine diretta di un pianeta di massa simile a quella di Saturno, orbitante attorno alla giovane stella TWA 7. Il candidato, identificato come TWA 7b, rappresenterebbe il primo pianeta mai rilevato direttamente dal Webb e anche il più leggero mai osservato con questa tecnica.

La scoperta è stata guidata da un team internazionale coordinato da Anne-Marie Lagrange, ricercatrice del CNRS presso l’Observatoire de Paris-PSL e l’Université Grenoble Alpes. Utilizzando lo strumento MIRI (Mid-Infrared Instrument) di Webb, gli scienziati hanno rilevato una debole sorgente infrarossa all’interno del disco di detriti che circonda la stella. La posizione della sorgente coincide con una regione priva di polvere, suggerendo la presenza di un pianeta che avrebbe modellato la struttura del disco stesso.

TWA 7 (anche nota come CE Antilae) è una stella giovane di tipo M, situata a circa 34 anni luce dalla Terra e con un’età stimata di 6.4 milioni di anni. Il suo disco è osservabile quasi frontalmente, caratteristica che ha reso possibile un’analisi ad alta sensibilità con la tecnica dell’imaging ad alto contrasto. Questa tecnica consiste nel bloccare la luce della stella con un coronografo per rivelare oggetti deboli nelle vicinanze.

Il segnale osservato è compatibile con un pianeta giovane, freddo, con una massa pari a circa 0.3 volte quella di Giove e una temperatura stimata intorno ai 47 °C.

Un pianeta all’origine della struttura del disco

Il segnale individuato si trova in un intervallo tra tre anelli di polvere precedentemente osservati attorno a TWA 7. Le simulazioni teoriche suggerivano da tempo che tali strutture nei dischi di detriti potessero essere causate dalla presenza di pianeti, ma finora nessuno era stato osservato direttamente in queste condizioni.

La posizione del candidato pianeta coincide con una regione in cui si prevede l’azione gravitazionale di un corpo capace di scolpire il disco, confermando le previsioni teoriche.

Immagine dello strumento MIRI del James Webb a cui è stata sottratta la luce della stella TWA 7. In alto a destra, quello che potrebbe essere un pianeta giovane e freddo con una massa simile a quella di Saturno. Credits: ESA/Webb, NASA, CSA, A.M. Lagrange, M. Zamani (ESA/Webb)
Immagine dello strumento MIRI del James Webb a cui è stata sottratta la luce della stella TWA 7. In alto a destra, quello che potrebbe essere un pianeta giovane e freddo con una massa simile a quella di Saturno. Credits: ESA/Webb, NASA, CSA, A.M. Lagrange, M. Zamani (ESA/Webb)

L’immagine è stata ottenuta durante le osservazioni di Webb condotte il 21 giugno 2024. Dopo aver rimosso il bagliore residuo della stella attraverso tecniche di elaborazione delle immagini, i ricercatori hanno confermato che la sorgente infrarossa non può essere attribuita né a galassie di fondo né a oggetti del Sistema Solare. La sua natura è coerente con un pianeta immerso nel disco circumstellare.

JWST e la frontiera dell’imaging diretto

Una delle sfide più complesse nell’osservazione diretta degli esopianeti è rappresentata dal contrasto di luminosità tra il pianeta e la stella ospite. Il James Webb, con la sua sensibilità nell’infrarosso medio e il coronografo di MIRI, sta dimostrando una capacità senza precedenti nel superare questa barriera. Le osservazioni di TWA 7 aprono nuove possibilità per rilevare pianeti di bassa massa in sistemi giovani, dove i dischi di detriti sono ancora visibili e dinamicamente attivi.

Potrebbe interessarti –> Passato, presente e futuro dell’osservazione diretta di pianeti extrasolari

Se confermato, TWA 7b non solo sarebbe il primo pianeta osservato direttamente con Webb, ma anche il primo ad essere inequivocabilmente collegato alla modellazione di un disco circumstellare. Gli astronomi ipotizzano persino che la sua orbita possa ospitare un disco troiano, cioè una nube di polveri che condivide l’orbita del pianeta in punti gravitazionalmente stabili.

Questo risultato preliminare segna un passo fondamentale nella comprensione dei meccanismi di formazione planetaria e nell’evoluzione dei dischi di detriti. Osservazioni future, sia con JWST che con altri strumenti a terra e nello spazio, saranno cruciali per confermare la natura del candidato e approfondire la conoscenza di questo sistema planetario in formazione.

Lo studio che riporta la scoperta, pubblicato su Nature, è reperibile qui.

Capitol Building

Ti piace questo articolo? C’è molto di più!

Su ORBIT avrai accesso ad approfondimenti, rubriche, report e analisi, live, interviste e alla nostra community, oltre che a rubriche dedicate anche al mondo dell’astronomia. Ti piacerà!



© 2025 Astrospace.it Tutti i diritti riservati. Questo articolo può essere riprodotto o distribuito integralmente solo con l’autorizzazione scritta di Astrospace.it o parzialmente con l’obbligo di citare la fonte.
Tags: esopianetaimagingJames WebbJames Webb Space Telescopepianeti extrasolari

Potrebbe interessarti anche questo:

Capotauro (CEERS U-100588), un oggetto astronomico trovato dal James Webb all'interno del programma di osservazione CEERS. Potrebbe essere la galassia più distante mai scoperta. Credits: Giuseppe Capriotti & Giovanni Gandolfi/NASA/ESA/CSA/JWST/CEERS

Scoperto con il James Webb “Capotauro”: forse è la galassia più distante mai rilevata

Ottobre 23, 2025
Render artistico di Cha 1107-7626, un pianeta errante distante 620 anni luce che sta accumulando materia da un disco circumplanetario a un ritmo record di sei miliardi di tonnellate al secondo. Credits: ESO/L. Calçada/M. Kornmesser

Un pianeta errante ha mostrato il più intenso episodio di accrescimento mai osservato

Ottobre 2, 2025
Rappresentazione artistica di un disco di polvere e gas che circonda il giovane esopianeta CT Cha b, a 625 anni luce dalla Terra. I dati spettroscopici del James Webb suggeriscono che il disco contiene le materie prime per la formazione di una luna. Credits: NASA, ESA, CSA, STScI, G. Cugno (University of Zürich, NCCR PlanetS), S. Grant (Carnegie Institution for Science), J, Olmsted (STScI), L. Hustak (STScI)

Il James Webb ha trovato un disco che potrebbe formare lune attorno a un giovane esopianeta

Settembre 29, 2025
Render artistico della varietà di esopianeti scoperti nella nostra Galassia. Credits: NASA’s Goddard Space Flight Center

Il numero di pianeti extrasolari finora confermati dalla NASA ha superato i 6000

Settembre 19, 2025
Render artistico della stella TRAPPIST 1 e dei quattro pianeti rocciosi più vicini. Credits: NASA, ESA, CSA, STScI, Joseph Olmsted (STScI)

Le prime osservazioni di TRAPPIST-1 e del James Webb escludono la presenza di un’atmosfera primaria

Settembre 8, 2025
WISPIT 2b, un esopianeta all’interno di un disco protoplanetario multianello, osservato con lo strumento SPHERE del VLT. Credits: ESO/R. F. van Capelleveen et al.

Osservato il primo esopianeta in un disco con più anelli, intorno a una stella simile al Sole

Settembre 2, 2025
Attualmente in riproduzione

Tutte le missioni lunari a cui sta lavorando l'Italia

Tutte le missioni lunari a cui sta lavorando l'Italia

00:26:20

La nuova manovra DYNAMIC BANKING di Starship spiegata!

00:16:52

Cosa sta succedendo alla NASA e ad Artemis? Chi avrà il primo allunaggio?

00:15:38

Dopo HALO e il Lunar Gateway: il futuro lunare spiegato da chi ci lavora

00:17:39

Il James Webb sta veramente rivoluzionando l’astrofisica?

00:17:09

Perché non siamo più tornati sulla Luna dopo Apollo 11?

00:15:39

Ecco come le onde gravitazionali stanno cambiando l'astrofisica!

00:15:55

Cosa sono e da dove provengono gli OGGETTI INTERSTELLARI come 3I/Atlas?

00:16:39

Un mese da record per Rocket Lab. La Cina affronta una crisi dei lanci spaziali - Launchpad

00:09:33

L'esplosione di Starship S36 cambia tutto?

00:11:19

Abbiamo visto da vicino HALO: il primo modulo del Lunar Gateway

00:18:34

Yuri Gagarin, il semi Dio che ha sfidato lo spazio – La vera storia di Vostok 1

00:11:41

La storia completa del lander che ha portato l'ITALIA sulla Luna

00:22:58

SpaceX può arrivare su Marte nel 2026? Aggiornamenti da Starship e Starbase

00:11:08

Euclid inizia la creazione del più grande Atlante cosmico della storia - Le nuove immagini spiegate

00:11:18

Diretta allunaggio Blue Ghost e LuGRE

03:00:24

Diretta ottavo volo di test di Starship - Lancio rinviato!

02:21:37

Il 2025 di Starship. Cosa aspettarci fra lanci, test e progressi a Starbase

00:14:32

BE-4 o Raptor? Ecco come funzionano i due motori di Blue Origin e SpaceX

00:15:12

La storia di Europa Clipper: alla ricerca di vita aliena intorno a Giove

00:21:59

I sette telescopi spaziali e terrestri più attesi nei prossimi dieci anni

00:20:14

Com'è andato il settimo volo (ed esplosione) di Starship? Un'analisi preliminare

00:08:43

Verso la Luna, e oltre - I progressi di Starship

00:10:37

La nuova analisi ambientale di Starbase e il settimo volo di Starship

00:08:56

La storia del Dream Chaser, il nuovo spazioplano americano pronto al lancio

00:20:05

Speciale elezioni americane - Questa settimana nello spazio 39

01:37:52

La storia di Ariane 6, il nuovo razzo pesante europeo. Sarà l'ultimo?

00:21:44

Polaris Dawn: la storia della più incredibile missione spaziale privata di sempre.

00:17:51

Sesto lancio di test Starship - Diretta

04:33:33

Che fine hanno fatto i lanciatori europei? Analisi di una crisi in corso

00:17:14

Come è andato il quarto volo di Starship? Una dettagliata analisi.

00:11:34

La storia di Starliner: l'ultima capsula spaziale che costruirà Boeing?

00:23:54

La Cina può veramente portare un astronauta sulla Luna prima del programma Artemis?

00:13:00

Come funziona un razzo a propulsione termica nucleare?

00:19:16

Manned Venus Flyby: la storia di quella volta che la NASA voleva mandare tre astronauti su Venere

00:15:21

Il terzo volo di test di Starship (IFT-3) è stato un successo o un (parziale) fallimento?

00:12:12

Perché si costruiscono ancora stazioni spaziali?

00:13:52

La missione IM-1 di Nova-C Odysseus è stata un successo o un fallimento?

00:10:11

Quanto costa il turismo spaziale? Confronto fra mezzi, orbite e opportunità

00:17:16

Cosa sono e a cosa servono gli Accordi Artemis?

00:15:40

Perché è ancora così difficile atterrare sulla Luna?

00:23:27

Starship: successo o fallimento?

00:19:30

Speciale Artemis 1 - Ecco la prima missione del nuovo Programma di esplorazione lunare Artemis

00:30:05

DART e LICIACube: la prima missione di difesa planetaria. Cosa succederà prima e dopo lo schianto?

00:39:10

La prima foto del "nostro" buco nero Sgr A*

01:07:58

La guida completa alla scelta di un telescopio - Live speciale

01:24:54

I cancelli del cielo - Geopolitica ed economia dello spazio

01:03:56

Com'è andato il quinto volo di Starship?

00:09:21

Il test del Raptor nello spazio, l'ultimo prima di portare la Starship in orbita

00:09:40

Cosa succederà durante il nono volo di Starship?

00:11:16

Lo Zhuque-3 cinese è pronto al lancio. Ecco tutto quello che sappiamo

00:22:23

I più letti

  • Render di una base lunare del futuro. Credits: ESA/Foster + Partners

    L’ESA avvia lo studio del progetto pilota HOBI-WAN, per la produzione autonoma di proteine in microgravità

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • La cometa interstellare 3I/ATLAS emette un getto verso il Sole, come le comete del Sistema Solare

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Nuovi aggiornamenti da SpaceX sulla Starship HLS, il lander lunare di Artemis III

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Il James Webb potrebbe aver osservato la prima popolazione di stelle dopo il Big Bang

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

Eventi in programma

Notice
Non ci sono eventi previsti.

Gli ultimi approfondimenti

La "Harvest Moon" del 29 settembre 2023, l'ultima Superluna dell'anno 2023, fotografata con il telescopio Takahashi TSA 102 aperto a f/8 presso l'Osservatorio Astronomico "G. Beltrame", gestito dal Gruppo Astrofili Vicentini. Credits: Mariasole Maglione

In arrivo la Superluna più grande e luminosa del 2025. Ecco quando, come e perché osservarla

Novembre 4, 2025
A sinistra, la cometa C/2025 R2 (SWAN). A destra, la cometa C/2025 A6 (Lemmon). Credits: Team Ciel Austral; Ryan101 via Reddit

Ci sono due comete vicine al perigeo. Ecco come e quando osservarle

Ottobre 20, 2025

Perché Starship è importante? – Lo spazio secondo me, di Paolo Ferri

Ottobre 15, 2025


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Astrospace ADV
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter
  • Shop
Privacy Policy Cookie Policy

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2023 Astrospace

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Orbit
Shop

© 2024 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162