SpaceX, il 15 maggio, ha completato l’acquisizione di Akoustis Technologies, un produttore specializzato in filtri RF (Radio Frequency) ad alta frequenza, per circa 30.2 milioni di dollari. La transazione, approvata dal tribunale fallimentare del Delaware, arriva dopo che Akoustis aveva dichiarato bancarotta a fine 2024 a seguito di una causa per violazione di brevetti. L’acquisto è avvenuto tramite Tune Holdings, una sussidiaria interamente controllata da SpaceX.
Si tratta della terza acquisizione effettuata da SpaceX, dopo quella di Pioneer Aerospace, avvenuta nel 2023 per 2.2 milioni di dollari, e quella di Swarm Technologies nel 2021, per 524 milioni di dollari. Come per Akoustis, SpaceX aveva acquisito Pioneer dopo il fallimento, garantendosi così la fornitura di paracadute per le capsule Dragon.
Swarm, invece, produceva dispositivi per IoT e ha fornito a SpaceX le tecnologie necessarie per lo sviluppo dei satelliti Starlink. Anche la tecnologia di Akoustis permetterà il continuo sviluppo della mega costellazione. Secondo quanto riportato da Payload, Akoustis era già fornitore di SpaceX.
I filtri di Akoustis
L’acquisizione di Akoustis rappresenta una mossa coerente con la filosofia SpaceX di internalizzare tecnologie chiave. I filtri RF a onda acustica di volume (BAW) prodotti da Akoustis sono fondamentali per garantire che i segnali radio dei satelliti Starlink restino entro le bande di frequenza autorizzate, evitando interferenze. Questi componenti sono vitali anche nelle comunicazioni militari, dove Akoustis era coinvolta in un programma DARPA, in partecipazione con un’altra azienda, probabilmente la stessa SpaceX.
Fondata nel 2014, Akoustis ha affrontato una pesante disputa legale con Qorvo, ex datore di lavoro di alcuni fondatori. Nel 2021, una sentenza ha condannato l’azienda a 60 milioni di dollari di risarcimento, spingendola alla bancarotta. Ora, con l’acquisizione completata, SpaceX non solo salva un potenziale fornitore critico, ma si assicura anche competenze e strutture pronte all’uso. Akoustis, infatti, gestiva un complesso produttivo di circa 11 500 metri quadrati.
La tecnologia RF è essenziale per le comunicazioni satellitari, rendendo l’acquisizione particolarmente significativa per il programma Starlink e per le future espansioni nel campo delle comunicazioni dirette da satellite a dispositivo.