La Cina sta gestendo dal 2021 la seconda stazione spaziale abitata in orbita terrestre, chiamata Tiangong. Essa ha una forma a T, creata con tre diversi moduli, che permette il mantenimento di 3 astronauti per missioni di lunga durata di circa sei mesi. Secondo alcune dichiarazioni di un dirigente della CASC, l’azienda statale che costruisce il razzo utilizzato per trasportare questi moduli, la Cina sta già lavorando per portarne in orbita altri ed espandere la stazione.
L’espansione della Tiangong è una prospettiva di cui si è parlato molto negli anni. Già dal 2021 si sapeva che la Cina aveva sviluppato dei moduli di backup di quelli attualmente in orbita. Essi servivano come riserva nel caso il lancio di quelli ufficiali fosse andato male, ma anche come possibili elementi di espansione della stazione.
I tre lanci spaziali necessari a costruire la Tiangong sono tutti andati come previsto, e quindi la Cina dispone di moduli aggiuntivi. Non è chiaro però se saranno questi quelli lanciati per primi per espandere la stazione. Il 30 aprile Wang Jue, della China Aerospace Science and Technology Corporation (CASC), ha dichiarato in una intervista alla televisione di stato CCTV che il prossimo modulo si attaccherà al primo, il modulo Tianhe, e avrà sei diverse porte di attracco.
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Non sono state annunciate date per il lancio di questo nuovo modulo, ma probabilmente si parla della seconda metà del 2026 o addirittura del 2027. Attualmente è ancora previsto che per la seconda metà del 2026 parta per la Tiangong anche il telescopio spaziale Xuntian, a lungo rimandato. Questo telescopio, simile all’Hubble per caratteristiche, dovrebbe essere in grado di attraccare alla stazione per eseguire le operazioni di manutenzione e aggiornamento.

Il trasporto di astronauti e l’apertura commerciale
L’espansione della stazione spaziale Tiangong sembra sia necessaria per andare incontro alla crescente richiesta di esperimenti e di opportunità di testare nello spazio, secondo quanto dichiarato alla CCTV. Inoltre, la Cina prevede di aprire la stazione sia ai mezzi commerciali, sia agli astronauti internazionali.
Già entro la fine del 2025 è previsto il primo lancio di due diversi mezzi commerciali cargo, cioè pensati per trasportare rifornimenti alla stazione spaziale. Inoltre, all’inizio dell’anno la Cina ha confermato che sta addestrano astronauti del Pakistan per la prima missione internazionale a bordo della stazione.
Wang Jue inoltre ha dichiarato che stanno lavorando per migliorare la sicurezza dei lanci del Lunga Marcia 5B, il razzo usato per trasportare i moduli della stazione. Questo razzo, una versione con un singolo stadio del LM5, è tristemente famosa perché proprio il core centrale entra in orbita invece di mantenere una traiettoria suborbitale, e poi esegue un rientro incontrollato in atmosfera pochi giorni dopo. Essendo lo stadio particolarmente grande, in passato il suo rientro incontrollato ha sempre provocato diversi problemi e preoccupazione.
La Cina sta anche lavorando a un nuovo vettore pesante, chiamato Lunga Marcia 10, che lancerà una nuova capsula per il trasporto di astronauti. Quest’ultima sarà progettata sia per il viaggio verso l’orbita terrestre, che per quello verso la Luna.