Il 9 aprile Jared Isaacman è stato ascoltato al Senato americano in merito alla sua nomina come amministratore della NASA. Solo con il voto favorevole, in maggioranza semplice, del Senato americano, Isaacman potrà essere confermato alla guida della NASA.
Durante la sua audizione, un tema è stato centrale: tornare sulla Luna prima della Cina. Questo è stato chiesto da diversi senatori, in particolare da Ted Cruz, presidente della Commissione per il Commercio, la Scienza e i Trasporti del Senato, che ha mostrato un poster con astronauti cinesi e astronauti americani sulla Luna, chiedendo a Jared Isaacman da che parte starebbe.
Isaacman nel suo discorso introduttivo, ha rimarcato che le sue tre priorità come futuro amministratore della NASA, saranno:
- Leadership americana nell’esplorazione spaziale.
Dare priorità all’invio di astronauti su Marte, con capacità che permetteranno anche un ritorno sostenibile sulla Luna. Investiremo nello sviluppo di tecnologie come la propulsione nucleare, necessaria per esplorazioni interstellari. - Sviluppo dell’economia spaziale in orbita bassa.
In collaborazione con partner internazionali e privati, potremo liberare il vero potenziale economico dello spazio e forse rendere la NASA un’agenzia autosufficiente finanziariamente. - NASA come moltiplicatore scientifico.
Espandere il ruolo della NASA nel supportare scoperte rivoluzionarie, lanciando più telescopi, sonde e rover, e approfondendo la conoscenza della Terra e dell’universo. Collaboreremo con menti brillanti e concentreremo le risorse su obiettivi che nessun’altra istituzione può raggiungere.
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Marte o la Luna?
Jared Isaacman ha più volte ripetuto che il suo obbiettivo come amministratore sarà evitare che astronauti cinesi arrivino sulla Luna prima di quelli americani, ma allo stesso tempo ha dichiarato che come la NASA ha affrontato l’esplorazione spaziale negli anni precedenti non è corretto.
Quando interpellato su quale, Luna o Marte, sarà il principale obbiettivo, e se la prima sarà messa da parte a favore del secondo o se sarà possibile portare avanti due diversi programmi esplorativi così impegnativi, Isaacman ha sostenuto che ritiene la NASA sia assolutamente in grado di perseguire entrambi gli obbiettivi (arrivare sulla Luna prima della Cina, e portare l’uomo su Marte) lavorandoci di pari passo.
Tuttavia, l’obbiettivo di lungo termine non sarà per lui la Luna. Essa diventerà un obbiettivo intermedio, o addirittura secondario.
A Jared Isaacman è stato anche chiesto se l’attuale architettura Artemis, che prevede l’utilizzo dello Space Launch System (SLS) e della capsula Orion, è secondo lui la migliore, la più veloce e la meno costosa per raggiungere l’obbiettivo di arrivare sulla Luna prima della Cina.
A questa domanda, Isaacman ha risposto che lui intende perseguire quello che è il piano attuale per le prossime missioni, perché al momento resta appunto il migliore, il più veloce e il meno costoso. A tal proposito, ha comunque ribadito (come già fatto in almeno altre due occasioni) che il progetto SLS resta molto costoso e fortemente in ritardo, per la gestione che c’è stata finora. Ha anche ribadito la necessità di portare l’equipaggio di Artemis II intorno alla Luna il prima possibile. L’equipaggio era presente nella stanza.
Ha inoltre sottolineato che sarà necessario valutare se l’architettura complessa prevista per le future missioni lunari sarà realmente attuabile, o se nel frattempo verranno apportate modifiche più sensate a quei piani.
Rispondendo a una domanda del senatore Gary Peters, Isaacman ha dichiarato che non ha avuto contatti con Elon Musk in merito alla gestione della NASA finora.
Attualmente la commissione si ritroverà il 28 aprile. Dopo questa data, ci saranno altre consultazioni e successivamente la votazione.