Un’analisi approfondita condotta su due decenni di osservazioni atmosferiche ha permesso di delineare con maggiore precisione la natura delle onde atmosferiche su Marte.
Le onde atmosferiche, simili a quelle che si formano negli oceani terrestri ma presenti anche nei gas che compongono l’atmosfera, sono fondamentali per comprendere i meccanismi che regolano il trasporto di energia e momento verticale nell’atmosfera di un pianeta.
Lo studio, pubblicato da un team dell’Università di Lisbona, ha esaminato 263 pacchetti d’onda osservati grazie allo strumento OMEGA (Observatoire pour la Minéralogie, l’Eau, les Glaces et l’Activité) a bordo della missione Mars Express dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). I ricercatori hanno analizzato in dettaglio 125 di questi sistemi ondosi, rivelando la presenza di tre categorie principali: onde associate al ghiaccio secco (anidride carbonica solida), onde d’acqua e onde di polvere.
L’identificazione delle strutture atmosferiche su Marte è stata resa complessa dalla bassa densità delle nuvole e dalla loro distribuzione non omogenea. Per superare queste difficoltà, le immagini sono state elaborate scegliendo una lunghezza d’onda specifica (0.5 micrometri), in grado di evidenziare i contrasti associati alle perturbazioni atmosferiche. L’obiettivo era determinare non solo la presenza delle onde, ma anche le loro proprietà morfologiche, come la lunghezza d’onda orizzontale e l’orientamento rispetto alla latitudine.

Un’atmosfera sbilanciata: le asimmetrie tra emisferi
Uno dei risultati più rilevanti emersi dallo studio è la forte asimmetria tra l’emisfero nord e quello sud di Marte, in termini di frequenza, estensione e morfologia delle onde atmosferiche osservate. Questo squilibrio non ha un corrispettivo diretto nella dinamica terrestre, dove la presenza degli oceani e la distribuzione della massa continentale tendono a compensare gli effetti climatici tra le due metà del globo.
Su Marte, invece, le differenze topografiche marcate tra nord e sud, insieme alla diversa incidenza stagionale della radiazione solare, sembrano contribuire a un comportamento atmosferico molto meno simmetrico.
Lo studio suggerisce che le onde atmosferiche su Marte siano più persistenti e distribuite in modo irregolare rispetto a quanto si pensava finora. La loro localizzazione tende a variare in base alla stagione, alla latitudine e al tipo di particelle presenti nell’atmosfera (ghiaccio, acqua o polvere). Questo comportamento fornisce indicazioni preziose sui meccanismi che regolano la meteorologia marziana e sulle variazioni climatiche locali, aprendo nuovi interrogativi su come questi fenomeni influenzino, ad esempio, il bilancio energetico globale del pianeta o la circolazione dei venti.

Verso una climatologia marziana più precisa
L’analisi di vent’anni di dati costituisce una base solida per futuri modelli climatici di Marte. I ricercatori intendono ora estendere il lavoro includendo lo studio dei campi di vento, al fine di integrare l’analisi delle onde con una mappa più completa della dinamica atmosferica.
Comprendere in profondità questi fenomeni è un passo fondamentale per le prossime fasi dell’esplorazione marziana, sia automatizzata che umana. Le onde atmosferiche, infatti, influenzano direttamente la distribuzione delle polveri, la formazione delle nubi e il comportamento delle correnti d’aria, tutti elementi critici per la progettazione di missioni future e per la previsione di eventi meteorologici estremi.
Il lavoro realizzato dal team portoghese rappresenta un primo tentativo sistematico di catalogare e interpretare le onde atmosferiche marziane in una scala temporale ampia. Questo tipo di ricerca aiuta a colmare le lacune tra osservazione e modellazione, fornendo un riferimento utile non solo per l’analisi dell’atmosfera marziana, ma anche per il confronto con altri pianeti dotati di atmosfera, come la Terra e Venere.
Lo studio, pubblicato su Journal of Geophysical Research: Planets, è reperibile qui.
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