Nell’ultimo anno, SpaceX ha affrontato diversi problemi con i Falcon 9, e ora è arrivata a sospendere alcuni lanci. Diverse missioni stanno subendo ritardi e, a causa del fitto calendario di SpaceX, ciò si ripercuote a cascata anche su tutti gli altri lanci.
Questo è dovuto al fatto che, oltre a effettuare le dovute indagini sui recenti incidenti, i tecnici hanno dovuto revisionare anche i Falcon 9 destinati alle prossime missioni. Nel 2025, SpaceX ha finora effettuato 26 lanci utilizzando Falcon 9, ma di questi, ben 19 sono serviti per lanciare i satelliti Starlink. I lanci commerciali sono quindi “solo” 6.
SpaceX ha quindi mantenuto una media di tre missioni a settimana, mentre nella settimana dal 3 al 9 marzo è partito un solo Falcon 9. Inoltre, durante questo lancio, l’azienda ha perso il primo stadio a causa di un incendio avvenuto sulla chiatta su cui era atterrato il booster.
La perdita di controllo
L’8 febbraio, dopo aver rilasciato correttamente in orbita il carico di satelliti a seguito della missione Starlink-12.9, il secondo stadio del Falcon 9 ha avuto un malfunzionamento. Questo ha portato a una perdita di controllo, impedendo un rientro controllato in atmosfera. Il secondo stadio ha così vagato per diversi giorni nello spazio come detrito, per poi rientrare nella notte del 19 febbraio.
Nei pressi della città di Poznań, in Polonia, alcuni detriti, tra cui un serbatoio COPV, sono giunti fino a terra. Quest’ultimo ha danneggiato un piccolo magazzino, fortunatamente senza ferire nessuno.
Durante la conferenza tenuta in vista della partenza dei quattro astronauti della missione Crew-10, Bill Gerstenmaier, vicepresidente del Build and Flight Reliability presso SpaceX, ha spiegato la causa dell’incidente. Una piccola perdita di ossigeno nel secondo stadio ha congelato una linea del thrust vector control (TVC), ovvero il sistema che permette di direzionare la spinta del motore.
Il secondo stadio, quindi, non era più in grado di effettuare correttamente la manovra di rientro, rimanendo così in orbita. Tuttavia, trovandosi a una quota molto bassa, con un apogeo a circa 281 km, è rimasto nello spazio solo per pochi giorni.
L’incendio che ha distrutto un primo stadio
Un altro incidente è avvenuto il 3 marzo e ha comportato la perdita del primo stadio del Falcon 9. Anche in questo caso si trattava di un lancio per la costellazione di SpaceX, la missione Starlink-12.20. Dopo aver trasportato nello spazio il secondo stadio con a bordo i satelliti Starlink, il booster, in questo caso il B1086, è atterrato sulla chiatta Just Read The Instructions.
Circa 48 secondi dopo l’atterraggio, si è sviluppato un incendio che ha danneggiato una delle gambe del Falcon 9. Ciò ha portato il B1086 a ribaltarsi e a distruggersi. Gerstenmaier ha affermato che, circa 85 secondi dopo la partenza, si è verificata una perdita di propellente che, finendo sulle parti calde dei motori, si è vaporizzato rimanendo intrappolato all’interno della struttura. Questo ha creato un ambiente infiammabile.
Human for scale! Up-close views of the remains of Falcon 9 B1086 after an unexpected fire caused the booster to tip over after landing.
Reporting for @SuperclusterHQ pic.twitter.com/sgYa3fWWQB
— Jenny Hautmann (@JennyHPhoto) March 5, 2025
Trovandosi però nella parte alta dell’atmosfera, la mancanza di ossigeno ha impedito al carburante di prendere fuoco. Tuttavia, dopo l’atterraggio, il carburante rimasto intrappolato all’interno delle componenti del Falcon 9 ha preso fuoco, generando un incendio “piuttosto esteso”, come è stato definito da Gerstenmaier. Il B1086 era solamente al suo quinto volo.
SpaceX non ha dichiarato come abbia risolto i problemi riscontrati in queste due missioni.
Ora l’azienda si sta preparando per il lancio dei quattro astronauti della missione Crew-10 ed è emerso un problema anche con il Falcon 9 che porterà la Dragon in orbita. Steve Stich, manager del Commercial Crew Program della NASA, ha affermato che SpaceX ha dovuto sostituire gli attuatori di tre motori Merlin del Falcon 9. Stich ha sottolineato come ci siano state carenze nei controlli qualità di alcune componenti del Falcon 9, problema che ha portato all’interruzione dei lanci per effettuare i dovuti controlli.
Questi ritardi oltre a ridurre il numero il lanci Starlink stanno rinviando di molto anche i lanci commerciali. Uno in particolare, quello dei telescopi spaziali Punch e SphereX della NASA, sta venendo rinviato da fine settembre, ancora senza delle spiegazioni chiare.