Il Lunar GNSS Receiver Experiment (LuGRE), esperimento frutto della collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e la NASA, ha stabilito un nuovo primato nell’acquisizione di segnali GNSS. Dopo aver captato segnali a oltre 200mila km dalla Terra il 15 gennaio, LuGRE ha ora registrato con successo segnali da 5 satelliti (3 GPS e 2 Galileo) a una distanza di 331 mila km, circa 53 raggi terrestri. Questo risultato avvicina significativamente l’obiettivo di utilizzare le costellazioni GNSS terrestri per la navigazione spaziale fino all’orbita lunare, situata a circa 59 raggi terrestri.
Il precedente traguardo di LuGRE, raggiunto poche ore dopo il lancio a bordo del lander lunare Blue Ghost di Firefly Aerospace il 15 gennaio 2025, aveva visto l’acquisizione di segnali GNSS a oltre 200mila km dalla Terra, stabilendo un record senza precedenti. Il precedente record era della NASA, stabilito nel 2019.
L’attuale successo nell’acquisizione di segnali a 331mila km non solo supera il precedente record, ma dimostra anche la capacità del sistema di operare efficacemente a distanze prossime a quelle lunari. Questo progresso è fondamentale per future missioni spaziali, poiché l’utilizzo combinato delle costellazioni GPS e Galileo potrebbe fornire dati di posizionamento accurati e affidabili per veicoli spaziali in orbita lunare.
Un progetto italiano!
Il progetto LuGRE è stato realizzato in Italia dalla società Qascom per conto dell’ASI, con la collaborazione scientifica del Politecnico di Torino. Il ricevitore è posizionato sul lander Blue Ghost, sviluppato negli Stati Uniti dalla società Firefly Aerospace e finanziato dal programma CLPS (Commercial Lunar Payload Services) della NASA. Le operazioni di controllo e analisi dei dati sono coordinate tra il Goddard Space Flight Center della NASA, la sede di Qascom a Bassano del Grappa e il Politecnico di Torino.
Il successo di LuGRE nell’acquisizione di segnali GNSS a distanze così elevate apre nuove prospettive per la navigazione spaziale. La capacità di utilizzare segnali GNSS terrestri per la navigazione fino all’orbita lunare potrebbe semplificare le operazioni di missioni future, riducendo la dipendenza da sistemi di navigazione autonomi complessi e costosi.
Questo approccio permetterà di semplificare e rendere più convenienti le comunicazioni e la navigazione verso la Luna, in attesa che delle apposite costellazioni lunari siano pronte. A queste ultime stanno lavorando sia gli USA, che l’Europa e la Cina.