Il 21 gennaio 2025, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha annunciato la selezione di quattro aziende, che guideranno quattro consorzi industriali, per studiare una proposta per un Mars tug, nell’ambito del programma LightShip verso Marte. Le aziende sono Argotec, Deimos Space, il Politecnico di Milano in collaborazione con SITAEL, e Redwire.
LightShip è un progetto ESA attualmente in fase di studio di fattibilità che riguarda lo sviluppo di un Mars tug, un modulo di servizio interplanetario in grado di trasportare satelliti in orbita marziana a costi ridotti. Una volta completato il rilascio dei suoi payload, il modulo potrà essere riconvertito in un sistema di trasmissione dati poiché ospita la Mars Communication and Navigation Infrastructure (MARCONI), facilitando le comunicazioni tra Marte e la Terra.
I quattro consorzi selezionati dall’ESA avranno il compito di progettare piattaforme satellitari piccole e a basso costo, capaci di adattarsi a diverse applicazioni e senza focalizzarsi su un carico utile specifico, che possano fungere da “passeggeri” per LightShip.
Con questa iniziativa, l’ESA punta a rendere l’accesso a Marte più economico e versatile, ampliando le opportunità per missioni scientifiche e tecnologiche.
Innovazione europea per la prossima generazione di missioni marziane
Gli studi condotti dai consorzi selezionati sono finanziati nell’ambito del programma Discovery and Preparation dell’ESA, che si concentra sulla preparazione di missioni future a medio e lungo termine.
Questi studi non analizzeranno missioni complete, ma esclusivamente le piattaforme satellitari che potrebbero essere utilizzate in molteplici scenari. Secondo Claire Parfitt, a capo del Mars Exploration Study Team dell’ESA, l’obiettivo è comprendere le capacità delle piattaforme europee e come possano essere adattate alle condizioni estreme di Marte.
LightShip è attualmente nella fase di definizione e fattibilità (Fase A/B1), un passaggio essenziale per valutare le potenzialità tecniche del progetto. Le piattaforme satellitari sviluppate attraverso questi studi potrebbero servire sia per missioni scientifiche autonome, sia come supporto per futuri insediamenti robotici o con equipaggio.
La decisione finale sulla realizzazione completa di LightShip sarà presa durante il Consiglio Ministeriale dell’ESA previsto per il 2025. Se approvato, il primo lancio è previsto per il 2032.
Nel frattempo, le informazioni raccolte in questa fase contribuiranno a definire anche concetti di missione più ambiziosi a partire dal 2026. Infatti, con il programma LightShip l’ESA non solo si propone di ridurre i costi delle missioni verso Marte, ma anche di sviluppare tecnologie che potrebbero essere applicate a missioni verso altri corpi celesti.
L’iniziativa fa parte della prospettiva ESA chiamata Explore 2040, una visione di dove l’Agenzia può arrivare nell’esplorazione dello spazio entro il 2040 (qui il pdf completo).