Il 12 gennaio 2025 Marte ha raggiunto il punto più vicino alla Terra dal 2022, e il 16 gennaio raggiungerà l’opposizione. L’opposizione rappresenta un allineamento particolare e al tempo stesso un momento ideale per osservare i pianeti: in questa posizione, infatti, risultano più grandi e luminosi e rimangono visibili per tutta la notte.
Durante l’opposizione, Marte (per come noi lo vediamo dalla Terra) riceve il pieno bagliore del Sole. Ciò rende le caratteristiche della superficie del Pianeta Rosso più facilmente osservabili da astronomi amatoriali e astrofotografi, così come dagli scienziati che utilizzano grandi osservatori a Terra e telescopi spaziali.
Oltre a consentire di vedere il 100% del disco di Marte illuminato dal Sole di notte, l’opposizione offre la possibilità di osservare Marte sorgere a est al tramonto e tramontare a ovest all’alba, rendendo questi momenti di gran lunga i più adatti per osservare il Pianeta Rosso, sia attraverso i telescopi che a occhio nudo.
Marte in opposizione: cosa significa?
Ogni 789 giorni, Marte, la Terra e il Sole si allineano, una condizione che gli astronomi chiamano opposizione. Le opposizioni planetarie per Giove, Saturno, Urano e Nettuno si verificano quasi annualmente, poiché l’orbita più veloce della Terra le consente di passare tra ciascuno di questi pianeti e il Sole quasi una volta all’anno, ma Marte è un po’ diverso.
Marte e la Terra, infatti, sono relativamente vicini. L’orbita della Terra attorno al Sole, di circa 365 giorni, è molto più corta dell’orbita di Marte, di 687 giorni terrestri. Di conseguenza, la Terra passa tra Marte e il Sole ogni 789 giorni, poco più di due anni terrestri, momento in cui Marte e la Terra sono più vicini.
Le caratteristiche della superficie marziana sono meglio apprezzabili osservando il pianeta utilizzando un telescopio rifrattore con una lunga lunghezza focale, e con oculari che offrono un ingrandimento di 200x.
Quando è meglio osservare l’opposizione di Marte
In queste sere, anche ad occhio nudo Marte appare già come un punto rosso molto luminoso, dominante nel cielo notturno insieme a Giove e Venere, nella costellazione del Cancro, sotto le brillanti stelle Castore e Polluce dei Gemelli.

Ieri, domenica 12 gennaio, alle 14:38 italiane Marte ha raggiunto la distanza più vicina alla Terra dal 2022, a 96 milioni di km, mentre si trovava ancora nella costellazione del Cancro. Domani, 14 gennaio, Marte apparirà in congiunzione con la Luna Piena (Luna del Lupo), che si troverà a soli 0°13′ dal Pianeta Rosso nei Gemelli. Gli osservatori del Nord America e dell’Africa, invece, assisteranno a una occultazione.
La notte di giovedì 16, mentre si troverà nella costellazione dei Gemelli, il Pianeta Rosso raggiungerà l’opposizione. Sarà grande (quasi 2.5 volte rispetto all’agosto 2024) e luminoso più di Sirio, una delle stelle più luminose del cielo d’inverno.
Domenica 9 febbraio invece Marte sarà in congiunzione con la Luna in fase Gibbosa Crescente. Rimarrà poi prominente per la maggior parte dell’anno. Infine, si perderà nel bagliore del Sole a fine novembre 2025. La successiva opposizione di Marte si verificherà il 19 febbraio 2027.
In attesa dell’opposizione perielica
Questa opposizione di Marte in realtà non sarà particolarmente degna di nota. Infatti quella del 2025 non è un'”opposizione perielica”, ovvero un momento in cui Marte si avvicina di più alla Terra mentre è vicino al suo punto più vicino al Sole, sulla sua orbita leggermente ellittica.

Durante un’opposizione perielica, il disco di Marte può apparire grande fino a 24 secondi d’arco e il pianeta può brillare a una magnitudine di -2.6. Nel 2025 sarà molto più piccolo, 14.6 secondi d’arco (2.6 secondi d’arco più piccolo rispetto allo stesso periodo del 2022) e brillerà a una magnitudine più debole, pari a -1.4.
Le opposizioni perieliche si verificano solo una volta ogni 15/17 anni; l’ultima è stata nel 2018 e la prossima sarà nel 2033.