Secondo uno scoop pubblicato da Bloomberg, il Governo Italiano sarebbe in fase avanzata di negoziazioni con SpaceX per stipulare un accordo di fornitura di telecomunicazioni sicure. Secondo le fonti di Bloomberg, l’accordo avrà un valore di 1.5 miliardi di Euro e una durata quinquennale. Si tratterebbe del più grande contratto governativo per l’uso di Starlink mai firmato da SpaceX fuori dagli Stati Uniti.
La presidenza del Consiglio ha pubblicato una nota il 6 gennaio, smentendo che siano stati firmati contratti, come alcuni giornali italiani hanno erroneamente riportato. Non hanno smentito, ma anzi confermato, le discussioni con SpaceX per l’uso di Starlink. Non c’è ancora nessun accordo certo, come ha riportato la fonte originale di Bloomberg, ma è stato confermato che ci sono discussioni in corso. La Presidenza del Consiglio ha anche smentito che siano state fatte discussioni su questo accordo con Trump durante la recente visita del Presidente del Consiglio.
L’accordo sarebbe stato già approvato dal Ministero della Difesa Italiano, ma non ancora concluso. Il progetto prevede la fornitura di servizi di comunicazione criptati per le telecomunicazioni governative, comprese quelle utilizzate per scopi militari nel Mediterraneo. Inoltre, include l’implementazione di tecnologie satellitari “direct-to-cell”, pensate per garantire connettività in situazioni di emergenza come attacchi terroristici o disastri naturali. Questa tecnologia permetterebbe alle reti mobili di connettersi direttamente ai satelliti, bypassando le infrastrutture terrestri, spesso vulnerabili in situazioni critiche.
Le discussioni, iniziate a metà del 2023, hanno subito rallentamenti fino a poco tempo fa. Recentemente però, i negoziati sembrano aver avuto un’accelerazione in seguito alla visita del Primo Ministro italiano Giorgia Meloni in Florida, dove ha incontrato il Presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump. Durante l’incontro, si è discusso anche di collaborazioni commerciali tra i due Paesi. Secondo il Governo non si è discusso esplicitamente di questo accordo.
Le alternative europee ci sono?
Questo accordo con SpaceX è molto discusso in Italia, in particolare per la necessità di supportare il mercato satellitare europeo e italiano. Attualmente infatti, alternative nazionali o europee a questa fornitura di servizi di SpaceX non sono presenti, e la loro costruzione è previsto che costerebbe oltre 10 miliardi di dollari.
Le alternative sono l’affidarsi alla rete europea IRIS2, recentemente approvata e che dovrebbe diventare attiva entro il 2030. La seconda alternativa è la costruzione di un progetto nazionale. Sul piatto ci sono anche implicazioni politiche, data la crescente partecipazione di Musk alle attività governative USA e la vicinanza dell’attuale Governo Italiano a quello di Trump.
Per l’Italia, un accordo con SpaceX rappresenterebbe un passo avanti significativo nell’assicurare la sicurezza delle telecomunicazioni governative, considerate un’infrastruttura strategica in un momento molto particolare e delicato degli equilibri geopolitici globali. Il governo detiene già partecipazioni in aziende come Telecom Italia e Open Fiber.
In Italia si sta anche costruendo una nuova costellazione satellitare per l’osservazione della Terra, ed è ampia la partecipazione ai programmi Copernicus (sempre usato per l’osservazione della Terra) e Galileo, per le navigazioni satellitari. Quest’ultimo fornisce ai Paesi membri anche accesso a tracciamenti e collegamenti sicuri per la navigazione, ma non per le telecomunicazioni.
Articolo aggiornato il 6 gennaio alle ore 12:40 riportando la nota della Presidenza del Consiglio.