Il 24 dicembre 2024, la sonda Parker Solar Probe della NASA ha raggiunto un nuovo traguardo nella sua missione di studio del Sole, arrivando a soli 6.1 milioni di km dalla superficie solare. Questo è il punto più vicino mai raggiunto da un veicolo spaziale rispetto alla nostra stella.
Il team operativo della missione, presso il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (APL) di Laurel, Maryland, ha ricevuto la notte tra il 26 e il 27 dicembre un segnale dalla Parker a indicare che tutto era andato correttamente.
Al momento del perielio la sonda aveva una velocità di circa 692mila km/h, lo 0.064% della velocità della luce, la più alta mai raggiunta da un veicolo artificiale. Questo segna un momento cruciale per la raccolta di dati unici e ad alta risoluzione. Strumenti come FIELDS, per lo studio dei campi elettrici e magnetici, e SWEAP, per l’analisi delle particelle solari, hanno lavorato al massimo delle loro capacità durante il perielio. I dati raccolti durante il flyby saranno fondamentali per affrontare interrogativi aperti sulla fisica solare, come l’origine del vento solare supersonico e il riscaldamento anomalo della corona.
La NASA ha comunicato che il prossimo 1 gennaio 2025 la sonda dovrebbe inviare a Terra maggiori dettagli sul suo stato di salute, oltre che i dati raccolti nel corso del perielio del 24 dicembre.
Parker Solar Probe has phoned home!
After passing just 3.8 million miles from the solar surface on Dec. 24 — the closest solar flyby in history — we have received Parker Solar Probe’s beacon tone confirming the spacecraft is safe. https://t.co/zbWT7iDVtP
— NASA Sun & Space (@NASASun) December 27, 2024
Il 22esimo perielio della Parker Solar Probe
L’obiettivo principale della missione Parker Solar Probe è comprendere meglio i processi che alimentano il vento solare, le espulsioni di massa coronale e il comportamento della corona solare, la regione più esterna dell’atmosfera del Sole, che raggiunge temperature di milioni di gradi Kelvin.
Per farlo, la sonda sta eseguendo una serie di orbite intorno al Sole, sempre più strette, aiutata da ripetuti assist gravitazionali di Venere per correggere la sua traiettoria. L’ultimo aiuto gravitazionale con Venere si è verificato il 6 novembre. Dopo questa manovra, la sonda ha eseguito una serie di controlli critici, tra cui una trasmissione il 20 dicembre, che ha confermato il suo stato operativo normale prima del massimo avvicinamento.
Il perielio, il punto più vicino al Sole, è stato raggiunto alle 12:53 italiane del 24 dicembre, ma la navicella era fuori contatto in quel momento, come previsto. La trasmissione del 27 dicembre ha confermato il successo del passaggio e il normale funzionamento degli strumenti.
La Parker Solar Probe si trova ora nella sua orbita finale, completamente all’interno dell’orbita di Venere. Non sono previsti ulteriori incontri con il pianeta, ma la sonda continuerà a raccogliere dati finché i suoi propulsori avranno carburante per mantenere l’assetto e i trasmettitori allineati verso la Terra. Nel 2025 sono previsti due perieli ancora a 6.1 milioni di km dalla superficie solare.
Quando il carburante sarà esaurito, la missione entrerà nella sua fase conclusiva: la sonda verrà orientata in modo da esporre i suoi strumenti direttamente alla piena radiazione solare, che li danneggerà irreparabilmente. Lo scudo termico, tuttavia, si prevede rimarrà intatto e continuerà a orbitare attorno al Sole.
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