Il 24 dicembre 2024 la sonda Parker Solar Probe della NASA si avvicinerà a soli 6.1 milioni di km dalla superficie del Sole. Viaggerà alla velocità di 690mila km/h (191 km/s), lo 0.064% della velocità della luce. Batterà così i propri record di velocità e di massimo avvicinamento alla nostra stella.
La sonda ha completato il suo ultimo sorvolo di Venere il mese scorso, avviandosi verso un percorso che la porterà più vicina al Sole di quanto qualsiasi altro oggetto artificiale abbia mai fatto prima.
Il 24 dicembre, la Parker Solar Probe dovrebbe attraversare pennacchi di plasma ancora connessi alla superficie solare, entrando persino in una regione interessata da un’eruzione solare. A ottobre, il Sole ha raggiunto il massimo di attività del suo ciclo di 11 anni, quindi quest’occasione offre l’opportunità per la sonda di osservare da vicino brillamenti solari altamente energetici e altre turbolenze sulla superficie solare.
I dati raccolti consentiranno agli scienziati di approfondire la comprensione dei processi caotici che regolano il comportamento della nostra stella.
Tutto procede bene per il massimo avvicinamento
Il 20 dicembre 2024 alle 13:20 italiane, gli operatori di missione presso il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (APL) di Laurel, nel Maryland, hanno ricevuto una trasmissione radio dalla Parker Solar Probe, tramite lo Deep Space Network della NASA in Australia, che riportava il corretto funzionamento di tutti i sistemi della sonda.
La Parker Solar Probe è quindi pronta per il massimo avvicinamento al Sole, o perielio, che raggiungerà alle 0:53 italiane del 24 dicembre. Durante il perielio, si prevede che la parte anteriore dello scudo termico raggiunga 982° Celsius, ma il team della missione è fiducioso che la navicella e i suoi strumenti possano sopportare temperature fino a 1371° Celsius.
Nel corso del massimo avvicinamento, gli operatori non saranno in contatto con la sonda. Prevedono di ricevere un segnale venerdì 27 dicembre come conferma del corretto avvenimento della manovra, e nota sullo stato di salute della Parker Solar Probe dopo il sorvolo.
“Nessun oggetto creato dall’uomo è mai passato così vicino a una stella, quindi Parker restituirà davvero dati da un territorio inesplorato” ha affermato Nick Pinkine, responsabile delle operazioni della missione presso APL. “Siamo emozionati di ricevere notizie dalla sonda spaziale quando tornerà a girare attorno al Sole”.