Axiom Space ha annunciato una revisione nella sequenza di assemblaggio dei moduli della Axiom Station, la sua stazione spaziale commerciale. Grazie a queste modifiche, la stazione potrebbe operare in modo indipendente già nel 2028, anticipando di circa due anni il programma originale.
La decisione nasce dalla necessità di soddisfare le esigenze operative di alcuni clienti di Axiom Space e di rispondere alle richieste della NASA. In particolare per il fatto che nel 2029 è previsto l’arrivo alla ISS del veicolo di deorbito costruito da SpaceX.
“Quando la NASA ci ha chiesto di rivedere il nostro piano di sviluppo, eravamo pronti a rispondere,” ha dichiarato Mark Greeley, Chief Operating Officer di Axiom Space. Il primi moduli della Axiom Space Station è previsto infatti che attracchino sulla ISS, per poi separarsi e diventare una stazione indipendente.
Il nuovo approccio di Axiom Space arriva due giorni dopo che la NASA ha annunciato una nuova linea di condotta per gestire la permanenza in orbita terrestre bassa. L’approccio, finora definito come “una permanenza continua” dopo la ISS, ora è descritto come “un battito cardiaco”, che quindi accetta la possibilità che ci potrebbero essere dei periodi senza astronauti americani nello spazio dopo il deorbito della ISS.
La nuova sequenza di assemblaggio della Axiom Space Station
La sequenza iniziale di assemblaggio prevedeva il collegamento del modulo Habitat 1 (AxH1) come primo componente della Axiom Station. Tuttavia, il nuovo piano prevede invece di iniziare con il Payload Power Thermal Module (AxPPTM), che fornirà energia e supporto termico alla stazione. Successivamente, verranno aggiunti AxH1, un modulo di airlock, Habitat 2 (AxH2) e infine il modulo di Ricerca e Manifattura (AxRMF).

Grazie a questa configurazione, la Axiom Station sarà in grado di separarsi dalla ISS essenzialmente dopo l’installazione di AxPPTM, diventando una piattaforma autonoma in orbita. I moduli aggiuntivi potranno essere integrati successivamente. Solamente il primo modulo quindi, attraccherà alla ISS. Non è stato comunicato quando verrà lanciato il modulo AxH1, il primo che garantirà spazio per gli astronauti.
Il nuovo modulo AxPPTM, è stato affidato a Thales Alenia Space a Torino, che fornirà la struttura primaria utilizzando componenti già in produzione per AxH1 e AxH2. Questi elementi verranno successivamente assemblati e integrati presso le strutture di Axiom Space a Houston a partire dall’autunno 2025.
Walter Cugno, Vicepresidente per l’Esplorazione e la Scienza di Thales Alenia Space, ha sottolineato l’impegno dell’azienda nell’abilitare le ambizioni esplorative dell’Umanità: “Accogliamo con orgoglio la sfida di fornire un nuovo modulo pressurizzato, consolidando il nostro ruolo chiave nell’esplorazione spaziale.”